Quaestio I. De sgualcitione librorum

giovedì, febbraio 28, 2008

In Viarigattieri tira aria di reazione. Lo si vede dalla disputa che nasce dalle critiche che spesso gli alti ranghi rivolgono ai giovani esuberanti e un po' maldestri. Non si rovinano i libri. Non si sgualciscono, non si spiegazzano. Attenzione ad aprirli, che se si esagera poi si sgualciscono; meglio aprirli appena, e cercare di intuire quello che c'è scritto dentro. Non si sottolineano con l'evidenziatore, né con la penna, né con l'uniposca, né con cinghiale (il grande pennello). Non si fanno, MIODDIO!, le orecchie alle pagine. Non si usano per sollevare il computer, e neanche per sostenere il materasso. "No che non te lo presto, il mio libro: tu sei un maiale" minacciano e rimproverano i capi retrogradi, e i vari ciccì al seguito fanno sì con la testa. I libri, dice il decano dei radicalscìk, devono restare al loro posto, da contemplare, al massimo da sottolineare con una matita 6H e con un righello. Al limite ci si può scrivere (sempre a matita) nome e anno (giusto per semplificare il lavoro ai posteri quando apriranno il Nachlass e ordineranno le letture dei trapassati) a pagina 3, quella delle dediche.




Ecco. Qui i subissati giovani esuberanti esigono la loro rivincita. Neanche a farlo apposta viene fuori un libro dimenticato, saggiamente sottolineato (a penna, savandir), nelle righe che riportiamo.




"Leggo solo libri usati (...). Leggo gli usati perché le pagine molto sfogliate e unte dalle dita pesano di più negli occhi, perché ogni copia di un libro può appartenere a molte vite e i libri dovrebbero stare incustoditi nei posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti che se li portano dietro per un poco e dovrebbero morire come loro, consumati dai malanni, infetti, affogati giù da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d'inverno, strappati dai bambini per farne barchette, insomma, ovunque dovrebbero morire tranne che di noia e proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale". (Erri de Luca, Tre cavalli).

Tiè.


LA FAMIGLIA

lunedì, febbraio 25, 2008

Gianfranco Micciché, ex viceministro del secondo governo Berlusconi, ex presidente dell'ARS, uomo di punta di Forza Italia sicula e nazionale, è un appassionato di internet: non solo si batte perché la Sicilia sia all'avanguardia (...) per ciò che concerne il mondo della rete, ma ha anche un blog nel quale racconta quotidianamente della sua vita personale e politica.
Nelle ultime settimane Micciché ha intessuto un lacerante braccio di ferro all'interno della sua coalizione, perchè voleva a tutti i costi candidarsi come presidente della regione Sicilia: col piccolo problema che Totò Cuffaro, su di lui, aveva imposto un veto insuperabile. Micciché non si è tirato indietro: ha minacciato strappi sensazionali, diceva che sarebbe andato avanti a tutti i costi, checché ne avesse detto Berlusconi, e così via e così via.
Tutto questo io lo so perchè lo raccontava sul suo blog - visitatissimo, peraltro, anche da me.
Noi ci speravamo. Noi elettori siculi di centrosinistra ci auguravamo che non facesse marcia indietro, e che si andasse alle elezioni con 2 candidati per il centro-destra, e solo uno per il centro-sinistra. Purtroppo Gianfranco Micciché ha fatto marcia indietro.
E lo ha spiegato ai suoi fedeli - e dunque anche a noi. Lo ha spiegato sul suo blog. E ha intitolato il suo post: "In prima linea, salite?"

Il post è un capolavoro. Lo riporto quasi integralmente: sottolineandone alcune parti in grassetto, e rosseggiando qualche commento mio, spero di non alterare il senso del post.

"Sono qua, un deluso che ha trovato comunque una strada, insieme al Presidente Berlusconi, per rendere utile alla Sicilia un progetto che sembrerebbe fallito. Partiamo dalla conclusione poi racconto quello che successo [sic]. Sino all’altro ieri ho lottato perchè si capisse che non era così necessario il collegamento con Lombardo colpevole [chiedo scusa una volta per tutte per l'uso criminoso che Micciché fa delle virgole], a mio avviso, di trascinarsi dietro colui che mi aveva minacciato di non farmi candidare [e cioè Totò Cuffaro](e, purtroppo, c’è riuscito) . Quando ho capito che la mia candidatura non sarebbe mai andata in porto con il PdL ho provato insieme a Stefania Prestigiacomo (che ha dimostrato di essere per me come una sorella) [familiare numero 1: la sorella] di lanciare la sua candidatura.
Insieme però, alla fine, abbiamo trovato un muro da non potere abbattere. Mi ha richiamato per l’ennesima volta il Presidente [Silvio Berlusconi: lo si riconosce dal fatto che parla di sé in terza persona] che mi detto una cosa che mi ha convinto: “guarda Gianfranco, io sono convinto che sui numeri hai ragione tu ma siamo arrivati ad un punto in cui, se noi lasciassimo l’MpA, si creerebbe nel Paese la convinzione che Berlusconi perde pezzi e che adesso può perdere le elezioni [qui il Micciché non chiude le virgolette ma sono convinto che avrebbe dovuto]. Io sono uomo di marketing, prima che politico, ed ho capito che era vero [do per scontato che sia Micciché "l'uomo di marketing prima che politico", ma ci ho dovuto pensare un attimo]. Gli ho ribattuto che non potevo permettere comunque di darla vinta a chi mi aveva intimidito e che rappresentava quel metodo clientelare che io volevo abbattere [e cioè Totò Cuffaro]! Mi ha detto che senza il mio OK non avrebbe chiuso ma che a quel punto era già deciso il suo ok a Lombardo [meravigliosa logica berlusconiana: farti pensare che il tuo pensiero abbia un qualche peso pur dichiarandoti che non ne ha. Micciché ci casca perfettamente]. Pensate quanto vale oggi la pressione dei media e dell’opinione pubblica! ma era così [apprezzabile l'afflato favolistico che assume qui la narrazione]. Ormai, non avendo più la speranza di realizzare un sogno, mi sono chiuso con i miei amici più stretti e ho cominciato a pensare cosa fare [gli amici: quelli più stretti sono quasi familiari, in fondo]. Avevo lasciato il Presidente dicendogli che lui doveva chiudere con Lombardo [politichese che anche ai ritaexpressini d'annata richiamerà molte cose, pur nella variante "chiudere con": non significa "farla finita", "tagliare i ponti", bensì "decidersi in maniera definitiva", "concludere per", non ha cioè valenza negativa bensì assolutamente positiva], se riteneva questo inevitabile, ma che io mi sarei sentito libero di fare quello che volevo [eccheccazzo, è o no la casa, pardon, il popolo della libertà?]. Mentre ragionavo sul nostro futuro mi ha ancora richiamato il Presidente ed io ho ancora resistito [bravo Micciché! Forza!]. Poi il Presidente ha chiamato Marcello dell’Utri (che ancora una volta è stato per me come un secondo padre [familiare numero 2: il secondo padre) pregandolo di convincermi a trovare una soluzione positiva. Ci siamo incontrati anche con Stefania [cioè la sorella] e gli altri ragazzi che sono stati quasi un mese con me a Roma, Pippo, Mario, Gaspare, Michele [familiare numero 3? i cugini?], ed abbiamo cominciato a ragionare su cosa fare. Fino a quel momento avevamo rifiutato qualsiasi offerta [bravo Micciché!]. Mi ha richiamato il Presidente [potremmo identificarlo come una sorta di suocero, e dunque familiare numero 4? no è una domanda..], era quasi mezzanotte, e mi ha detto: “se vai da solo farai certo una bella battaglia ideale ma, alla fine, non porterai a casa nessun risultato per la tua Sicilia. Ti chiedo invece di essere, per me, il garante di quel processo di cambiamento e di rafforzamento delle infrastrutture di legalità di cui tu parli sempre. Solo stando insieme a me [attenzione: sembrerebbe un ricatto, ma non lo è, non fraintendete, e soprattutto non scambiate i discorsi di uno statista per chiacchere da caffè] avrai la possibilità di influire realmente sui nomi che costituiranno la prossima giunta di Governo Regionale, potrai garantire un futuro ai tuoi uomini ed offrire un futuro ad una nuova classe dirigente che inizi quel ricambio generazionale che ti sta a cuore!”
Sapevo che accettando avrei deluso tanti di voi e me per primo, ma mi hanno insegnato che quando si ha davanti la certezza di una sconfitta bisogna sapere trasformare i problemi in opportunità [realpolitik, così ci piaci].
Sognavo salire di salire in un altro autobus, accetto di salire su questo ma con il fastidioso ruolo di controllore [ma manco shakespeare! questa è poesia! fine metafora politica!].
[...] Lo so che tanti di voi penseranno che mi sono venduto per una poltrona (qualcuno ha anche guadagnato scommettendo [scommettendo che si vendesse per una poltrona?]) ma voglio dimostrarvi che il mio progetto di rinnovamento e rafforzamento della legalità è vero [Miccimicci! ma noi ti vogliamo bene! stai tranquillo, su..]. Ho detto al Presidente Berlusconi che io oggi sono fortemente condizionato dal mio blog che ha raggiunto livelli di interesse fenomenali [cioè praticamente, miccimicci, se mi metto in contatto col tuo blog mi tieni in considerazione pure a me? grazie micci! ma io ti contatto subito!].
Ho comunicato che presenterò una lista elettorale che rappresenti la tanta gente di centro destra che vuole cambiare il vecchio metodo di una politica fallimentare e vuole gridare la propria voglia di cambiamento [al grido di: "mai più barattare le idee per le poltrone!", I suppose]. Bene, io voglio continuare a stare con voi ed è per questo che vi invito tutti a partecipare a questa lista [io ci sto miccimicci, non ti scordar di me]. Voglio essere sicuro che tanti di voi sono interessati realmente al futuro della nostra Sicilia e allora vi invito alla sfida! voglio una lista che nasca dal blog e si formi nel blog [sì!]! voglio che vi facciate avanti, voglio che alcuni di voi diventino deputati regionali [SI!!miccimicci, SI!!!]. Io ci metterò le risorse per fare conoscere la nostra lista (che non ha ancora un nome e si accettano suggerimenti) [se tipo facciamo che noi siamo quelli che ti seguono, i fedeli del tuo blog, potremmo dire tipo che siamo i tuoi figli putativi (familiare numero 5) ... perchè non chiamiamo la lista GRANDE FAMIGLIA?]. Voglio vedere di che pasta siete fatti. Voglio ricevere centinaia di curricula per iniziare subito le selezioni e voglio con voi iniziare una battaglia che ormai è diventata realtà [ma che è a tipo cococò? ma poi finisce che pigliano i raccomandati! dai micci, conosciamoci di persona!]. Anche dopo la delusione iniziale. Speravamo di iniziare ed avere subito successo. Il successo è rimandato ma la nostra creatura è nata [NOSTRO FIGLIO!!!!NOSTRO E TUO!!! NON SARA' MICA UN INCESTO?(familiare numero 6?)]. Dobbiamo portarla avanti! Al nostro futuro dobbiamo pensarci noi, tutti insieme. E’ difficile ma aiutiamoci a vincere. YES WE CAN [giuro, non è sarcasmo mio, miccimicci chiude con YES WE CAN, lo slogan di Obama, lo slogan di Uòlter!! E facciamola questa grande famiglia, su!!]"

Gianfranco Micciché


A NOME DEI RIGATTIERI, GRAZIE GIANFRANCO.

una storica giornata, o l'inizio della fine?

martedì, febbraio 19, 2008

skype

sabato, febbraio 16, 2008

giusi: ciao.
capo: ciao.
g.: stamani mi sono operata alla gamba.
c.: ma che dici! ma sei a pisa?
g.: si.
c. ma vero? e perchè ti sei operata?
g.: perchè mi faceva male.
c.: e allora ti sei operata.
g.: mA NULLA DI GRAVE.
c.: ti sei operata per sport
     tanto per
     per non saper né leggere né scrivere
g.: si, io ogni 2 anni, per sicurezza, mi opero al menisco destro.
c.: ma sul serio?
g.: essì. vatti a fidare, con la sanità che c'è oggi. poi ormai fanno tutto in giornata.
c.: eh già. e allora tanto vale operarsi periodicamente, giusto.
g.: pensa che per giugno ho già prenotato il gomito, e a settembre faccio carpo e metacarpo, insieme!
c.: azz! io per ora c'ho solo la rotula a luglio..ma dici che se gli dico che sono amico tuo me lo trovano un buco per dare una controllatina all'alluce? in day hospital, s'intende.
g.: massì, penso di sì. anche perchè ho sentito che per ottobre c'è magra, giusto i soliti tedeschi ma per il resto la gente rimane a casa..
c.: ah, meno male, allora ora telefono.
g.: senti, oggi pomeriggio mi accompagni in sedia a rotelle al sittin contro la 194? m'hanno detto che c'è tutta la gente in.
c.: volentieri, ma guarda che è a favore della 194, che la vogliono togliere. forse.
g.: la vogliono togliere? ma che dici! ma se funziona così bene!
c.: e che te devo dì, dice che non è civile, che ci vuole più sofferenza perchè c'è troppa leggerezza.
g.: e se si limitassero a togliere il day hospital?

L'innocente

venerdì, febbraio 15, 2008




17:39 Cesa: "Non ricandideremo Cosimo Mele "
L'Udc non ricandiderà alle prossime elezioni politiche Cosimo Mele, il deputato coinvolto nella vicenda del festino a luci rosse alla fine del luglio scorso all'Hotel Flora di Roma. Lo ha detto, rispondendo a una domanda di un giornalista, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, che oggi a Bari ha aperto la campagna elettorale del suo partito.

Le recensioni desuete

giovedì, febbraio 14, 2008



Probabilmente sarà solo una mia fissazione. Non credo capiti a personaggi così dinamici come i Rigattieri. Però provo lo stesso a parlarvene.
Vi è mai capitato di prendere in mano un libro inattuale (rispetto alle classifiche vigenti), di leggerlo e di trovarvi di fronte al bisogno insopprimibile di farne una recensione?
Intendiamoci, una recensione senza alcun destinatario, totalmente priva di finalità pratiche.
Capita, forse, con quei libri che ti assediano per alcuni giorni in maniera febbrile.
Ora, tenuto conto che la natura di un blog è l’essenzialità, lancio una proposta: la recensione desueta istantanea.

Comincio:
S. D’Arzo, Casa d’altri (1952): un giallo dell’anima che non può risolversi in alcun modo – un’impasse metafisica.
L. Bianciardi, La vita agra (1962): corso pratico di scrittura e di resistenza.
F. Biamonti, Vento largo (1991): grandiosa pittura d’esterno, sulla riviera ligure, con paesaggi rocciosi a picco sul mare e storie di contrabbandieri e donne angeliche.
M. Richler, La versione di Barney (2000): nonostante il divertimento puro, in profondità è la storia del progressivo deragliare di una mente, dalla lucidità allo spegnimento.

Cronistoria di viarigattieri: il supplemento storico...

mercoledì, febbraio 13, 2008





Sono passati ormai molti anni da quando abbiamo creato - io e l'amico lanz - questo spazio di virtuale follia. Io l'ho creato, per gioco, e la persistenza e la tenacia del Capo l'hanno tenuto in vita - questo va detto con grande ammirazione.

Molte cose sono cambiate: i nomi, le persone, le situazioni, ma il posto è rimasto sempre lo stesso: una caverna semibuia, umida e fredda (qualche volta piovosa) che - al di sopra di ogni sospetto - anima l'intero centro della città.

Penso che sia arrivato il momento di «fare una storia universale di viarigattieri», dei suoi personaggi e delle cose più importanti che sono accadute. Da annotare subito che non di un metablog - anche se le cose meta vanno di moda - si tratta. Semplicemente è arrivato il momento della riflessione, del guardarsi indietro.

Su questi schermi - un po' come i supplementi di famiglia cristiana - uscirà a puntate la «Cronistoria di viarigattieri: nomi, persone e cose dall'origine ai giorni nostri». Alla modica cifra di pochi minuti del vostro tempo, un osservatore esterno e imparziale - di cui greg rappresenta lo standard - vi racconterà quello che fu, quello che è e quello che sarà (in fondo quello che sarà lo decide greg)

Non abbiate paura, non di ripetizione o ridondanza si tratta, ma di differenza, di racconto della differenza... e poi di arrchimento, approfondimento.....

A breve la prima uscita: "In origine fu la molvania: il sindaco, il vicesindaco e ehehehe alla scoperta di internet"

Vi preghiamo di guardarvi dentro: ognuno di noi sa quali sono i momenti importanti del blog. Comunicatecelo nei commenti, noi appronteremo grandiosi numeri monotematici del tipo: "i compleanni di viarigattieri", oppure "i battesimi di viarigattieri" e così via....

Il Sorpasso

martedì, febbraio 12, 2008

Il battesimo
la circoncisione
la perdita della verginità
il compimento della maggiore età
la prima carbonara, il voto alle elezioni
la prima lezione di Orlando (con il circuito della comunicazione di Jakobson)

Nella vita esistono vari riti di passaggio.
Traghettano l'individuo da un'età della vita all'altra.
Dall'infanzia, all'adolescenza, all'età adulta.

Uno dei momenti cruciali, però, è senza dubbio l'acquisto della prima macchina.
Eh già, avete capito bene.

Happy è finalmente automunito!

Basta con le attese alla fermata del pullman alle 7.45 del mattino!

Happy adesso può vivere finalmente il suo tempo, il progresso, la performance..



(Renault Clio, anno 2001, usato 27.000 km)

Ora chiediamo un piccolo aiuto a tutto il popolo rigattierico.

Ci serve un nome!

Sapete, è per mantenere la tradizione: così l'Adriana non si sentirà più sola...

bye bye

lunedì, febbraio 11, 2008













ci è o ci fa?

sabato, febbraio 09, 2008

viarigattieri luogo dello SCANDALO

post scompare
post compare
poi scompare di nuovo



quasi un sito situazionista



quasi un frenetico sperimentalismo o forse solo quasi DiSpErAZIONE

o dietro ci è un qualche MISTERO?

piume di qua
piume di là
piume che mai sarà

lamati

giovedì, febbraio 07, 2008


Non sei tu, è una metafa, ma non potresti essere tu, che guardi pensierosa al futuro? O che dal futuro, dalla francia, dall'india, pensi a noi rimasti qua che pensiamo a te che sarai andata via? Ma sarà un allontanamento momentaneo, non è vero? Anzi di più: sarà come se non ci fosse un allontanamento, non è vero? Eh Lamati? Che ne dici? Ce lo prometti? E dai prometticelo... 
Nel frattempo godiamoci queste settimane assieme prima delle vostre Laure, e per oggi non ci resta che augurarti


BUON COMPLEANNO LAMATI!!!

l'ennesimo annuncio

venerdì, febbraio 01, 2008

(la foto dell'ambroggi, omaggio a piumetto, è stata rimossa perchè mal interpretata. non vorremmo trasformare in oggetto di discordia ciò che intendeva essere solo un inno alla gioia)


Ciao
io mi chiamo Piumetto e sono il vostro amico piumato
i rigattieri mi hanno adottato in immagine
potrei addirittura essere una specie di mascotte per loro
almeno putativamente
o almeno questo spero io
no non vi dovete stupire o peggio impressionare
sono solo una specie rara
molto alla moda dalle mie parti
guardate la mia zazzera ad esempio
candido scivolo verso il mio becco
adunco
ma proporzionato
e riflettete su quanto la moda
il savoir faire
le buone maniere
siano connesse non solo all'eleganza
ma anche all'intelligenza
non ho bisogno di pantofole io
mi sono attrezzato di natura
sono previdente io
che cosa sarebbe altrimenti l'intelligenza
tattica strategia abnegazione forza
diceva qualcuno
è tutto questo unito a candore
penso
certo mi posso sbagliare
ma credo che sia così
volevo annunciarvi che è iniziata una nuova era per i rigattieri
per questo mi presentavo a voi
della serie PIUMETTO PRESENTA
i rigattieri e internet
da oggi i nostri eroi hanno portato una connessione in viarigattieri
dunque saranno più presenti
penso
certo forse mi sbaglio
però così dovrebbe essere
almeno sulla carta
bianca
come le mie piume
beh ciao
volevo darvi questa notizia
a presto
ciao
ci sentiamo
ciao