NRL VIII e NRC XVIII - Cosmopolis

mercoledì, maggio 23, 2012

Questa è una nuova rubrica condivisa e in fieri. Sto leggendo Cosmopolis di Don DeLillo, in attesa del nuovo film di Cronenberg in concorso a Cannes e in uscita nelle sale dopodomani, di cui si parla come di un vero capolavoro. (Secondo me, se è vero, tutti quelli che dicono che A Dangerous Method è un capolavoro potranno finalmente liberarsi e dire che sì, in fondo era un film minore di Cronenberg). (Ipotizzo, eh). Insomma questo Cosmopolis, al punto in cui sono (circa metà), è come una lunga carrellata in automobile nella contemporaneità, una contemporaneità continuamente dichiarata come obsoleta, anche se mai guardata in faccia. Ci si sente precisamente come su un tapis roulant, con questo protagonista che guarda il mondo stando fermo e attraverso la mediazione dei suoi schermi, come in 4:44 Last Day on Earth di Abel Ferrara. Una sorta di lungo monologo interiore che potrebbe quasi essere tutto un lungo carrello (laterale, se non fosse chiaro che invece dev'essere frontale), e davvero sono curioso di capire come Cronenberg trasformerà questa storia. Vediamo. Probabilmente aggiorno questo post, tanto va così di moda. Ciao ciao.

Notizie da una campagna elettorale seguita distrattamente (ma che potrebbe cambiare le sorti di Palermo)

venerdì, maggio 18, 2012

Domenica a Palermo ci sarà il ballottaggio: un ballottaggio inaspettato, tutto interno al centrosinistra, con Leoluca Orlando (47% al primo turno) che sfiderà Fabrizio Ferrandelli (17% al primo turno) per la poltrona di Palazzo delle Aquile. Un ballottaggio tutto a sinistra e tuttavia ben poco da festeggiare, chiunque vinca, a causa delle dinamiche che hanno caratterizzato questa campagna elettorale, ben poco politica e molto personalistica. Ciò detto, dopo 10 anni di disastro della giunta Cammarata questi signori dovranno affrontare un compito molto duro e molto importante: risanare un bilancio in condizioni disastrose e ridare dignità a una città che non sa più riconoscersi.
Ma io volevo parlare di altro.
Volevo fare due considerazioni sui manifesti di questa campagna elettorale. Mi è sembrato che ce ne fossero molti meno, e che ci fosse in genere molto meno abusivismo, almeno nel centro storico di Palermo. Niente del genere, per dire. Non so come mai, ma così mi pare. Un mese prima delle elezioni è scattata la regola che negli spazi commerciali non potessero esserci manifesti elettorali, né facce sui manifesti, e quindi tutta la cosa (anche perché fino a poco tempo fa manco si sapeva che Orlando si candidasse, per dire, né le liste erano così avanzate, evidentemente) è stata molto contenuta. All'inizio è comparso qualche manifesto con faccione di gente che manco scriveva il partito ("io intanto mi candido, e poi si vede"). Poi quasi basta, forse perché comunque i partiti di centrodestra non avevano alcun interesse a vincere queste amministrative ("ora la patata bollente ve la prendete voi").

Ma la cosa più interessante sono i manifesti di questi ultimi 15 giorni, quelli del ballottaggio. A Palermo sono comparsi dei manifesti bianchi, senza simboli o nomi, in cui c'è scritto solamente: "I palermitani che non stanno a guardare. Dal 21 maggio". Evidente a tutti che si tratti di manifesti di Orlando, ma di un'evidenza tutta in sottrazione, e che dà l'idea dello strapotere di questo personaggio a Palermo. Non ho neanche bisogno di mettere il mio nome: lo sapete già. E non mettendo il nome, ma invadendo la città - e dunque anche gli spazi commerciali, che in questo modo posso utilizzare -, sono ovunque. E lo sai che devi votare me, perché io voglio il bene di Palermo, e so fare il sindaco, e tu ti devi fidare dell'auctoritas. Diabolicamente efficace, quasi da far paura.

Dall'altra il povero Ferrandelli, che naturalmente deve invece farsi conoscere ai più, e propone allora il suo faccione in tutti gli spazi utilizzabili, con scritto: "la forza del cambiamento". Ma sembra di vedere una Cinquecento che rincorre una Ferrari.

Niente, questo. Se trovo delle foto dei manifesti poi le metto, ché mi sembrano veramente eloquenti.

AGGIORNAMENTO: abbiamo preso un granchio: era effettivamente una pubblicità, di Live Sicilia. Saremo stati gli unici a fare quest'errore, o la testata avrà fatto un favore involontario a quello che verosimilmente sarà il futuro sindaco di Palermo? Il manifesto di cui parlavamo è questo.

Happy si laurea

mercoledì, maggio 09, 2012

Signore e signori, come chiamare questa se non RESISTENZA? Un signore di nome Happy, proveniente dalla provincia piemontese, vincitore di un concorso alla Scuola Normale Superiore nel 2001 ha (nell'ordine): mandato a puttane una carriera calcistica di sicuro successo; deciso di fare il bacchettone; preparato esami di Orlando senza sottolineare i libri (ancora non me ne capacito); mandato a puttane una carriera accademica di sicuro successo; ca'ato un figliolo; conquistato Milano; mandato a puttane la mondadori per sbancare nel mondo della finanza quella cattiva; continuato a studiare; sostenuto la campagna elettorale di un oscuro candidato sindaco dell'hinterland milanese (che adesso ci dirà se ha vinto o meno); e adesso s'è pure laureato, con tanto di lode e menzione (e qui NW ci farà un resoconto adeguato), mandando a puttane tutti quelli che pensavano che avesse mandato a puttane tutto questo. Io vorrei un tributo pubblico per questo EROE dei nostri tempi, altro che Vita Agra! 

VIVA HAPPY!

Douce Hollande...

domenica, maggio 06, 2012

La France forte, ça marche pas..

Doucement, doucement,
changer d'avis,
changer le pays
ou de pays?

Surtout, ne contredites jamais
Charles Trenet!                                                                                               charlie



[Ma quindi da domani Carla Bruni torna di sinistra?]