disdetta, tremenda disdetta

domenica, agosto 17, 2008

è inutile continuare a far finta di niente. abbiamo un annuncio importante da fare. ne va di noi, delle nostre vite, del nostro futuro (forse anche di voi). questa è una lettera di qualche settimana fa.





ebbene sì, ora lo sapete. viarigattieri ha resistito, sto(r)icamente, per 4 anni. ma neanche lo
sprint, quella sostanza marroncina che mettevamo da piccoli nel latte (chi, povero, non aveva il nesquik; quelli delle merendine DAIS, per capirci) aveva una scadenza più lunga: più di 4 anni non si poteva. purtroppamente.




viarigattieri scade. non ve l'aspettavate. neanche noi. epperò le cose gravi succedono e bisogna affrontarle e soprattutto saperle affrontare. saperle affrontarle, insomma.




abbiamo una scadenza, abbiamo una data (forse un giorno avremo anche un film decostruzionista su viarigattieri; un film che, tra le altre cose, documenterà anche il momento in cui tale decisione è stata presa, in cui la disdetta avrà avuto inizio: come a dire che esiste un luogo, esiste un momento, nel quale tutto è cominciato).

è il momento delle decisioni. sin da quando esiste, viarigattieri è luogo insieme fisico e virtuale; oggi è di fatto qualcosa di più, una realtà conclamata, se ne parla su internet, nei libri, nelle tesi di laurea, nell'accademia, tra la gente. il fatto non può intaccare il diritto, insomma.



siamo davanti a una scelta di importanza capitale, com'è evidente ai più. la scelta è, come sempre, tra reazione e rivoluzione. tra chi, per il fatto che un contratto è in scadenza, dei muri verranno a cadere, della polvere verrà eliminata, si sente di dover sacrificare anche questo luogo virtuale, si sente di porre la parola fine a questa storia. Potremmo chiamarli, così, per dare un nome casuale, quelli della Mozione 1: attaccati alla tradizione, pensano che in fondo sia meglio rimanere fedeli ai vecchi simboli, alle vecchie tradizioni; alla stantìa equazione una casa = un blog, allo slogan "ad ogni casa il suo blog" (e dunque: no casa, no blog - vi rendete conto che già ad enunciarlo ha il suono della banalità... *il narratore non è della mozione 2, se ne aveste l'impressione sappiate che vi sbagliate e siete dei fasci*).

Poi ci sono i rivoluzionari, quelli che hanno in mente un blog aperto, una viarigattieri sensibile alle nuove esigenze della gente, attenta al mondo in cui viviamo (quanti di voi, dite la verità, frequentano queste pagine pur non mettendo piede da tempo in casa nostra? quanti non l'hanno mai fatto?) e dunque conscia del fatto che può rappresentare le vite di una moltitudine sparsa per il mondo, tra l'america e le indie, l'europa e l'africa. In maniera corrispondente, e dunque altrettanto casualmente, potremmo chiamarli quelli della mozione 2: il lato allegro di questa storia, che guarda al futuro senza rimpianti, ma col sorriso diretto all'avvenire. Un sorriso che chiede responsabilità e partecipazione ai suoi lettori, oggi più che mai: per una viarigattieri colorata e multiculturale, che si faccia eco delle vite di tutti, in qualunque posto risiedano, quale che sia il tempo che ci divide, chiunque ha condiviso e intende condividere il suo futuro con noi troverà qui il suo spazio (e non faccio i nomi persona per persona, ma vi sapete, sto parlando di te e di te e di te). Questo è il progetto della mozione 2.

Si tratta di prendere una decisione; la vita del blog dipende anche da te.

Il comitato in difesa del blog Viarigattieri

listo

mercoledì, agosto 13, 2008