Una questione morale

giovedì, ottobre 05, 2006

C'è una questione morale. Ma si sa, le questioni morali non contano più niente. Avrei dovuto tenerlo a mente quando ho salvato quello stracietto maculato che il nostro ex-coinquilino chiama giraffina dagli occhi dolci, regalo erasmus a cui tengo molto.
Avrei dovuto tenerlo a mente più volte e insistere nei miei tentativi, sempre troppo clementi, di uccidere e martoriare quell'ammasso di peli sintetici goffo e sgraziato che il nostro ex chiamava orso-orsetto non so con quale nomignolo, non so da chi regalato. Quando cercavo di strappargli lel braccia a morsi, quando l'ho impiccato vicino allo scaccia pensieri con spirito cristiano, per alleviare, o meglio dare un senso musicale, agli ultimi istanti della sua inutile esistenza.

Le questioni morali non contano. Le questioni morali non esistono nell'animo di uno che è mistico. Di questo ne avevamno un sospetto, fondato, ma pur sempre un sospetto. Ora ne abbiamo la certezza assoluta. L'ultima mossa del nostro ex è stata "genni"ale nella sua freddezza. Spietata nel suo cinismo e orribile nel suo moto di distruzione. Pensavamo che ingoiare chili di marmellata con il mestolo fosse un atto indegno. Pensavamo che arrivare a godere del lavoro culinario degli altri senza muovere un dito, che trovarsi sempre nel momento giusto al posto giusto fossero cose ignobili. Ma mai avremmo potuto spingerci a tanto, anche concentrandoci con tutti i nostri pensieri negativi. Mai, neanche un intero consiglio di strege stregoni e Wanne Marchi avrebbero mai architettato una trama così mortale.

Spedirsi un pacco sapendo di non poterlo pagare dalla terra d'oltralpe e farlo così pagare agli ingenui coinquilini che adesso sono sul tutti lasrico e non possono fare la spesa perché tu abbia potuto avrere le tue cianfrusaglie inutili. Questa mio caro AMBASCIATORE è un'azione terribile. Tu dormi su milioni di euro e noi rosicchiamo le scorze del parmiggiano cinese, tu vai a feste e ricevimenti imperiali e noi ci guardiamo negli occhi al suono stridente dei nosri stomaci che reclamano il minimo per la sussistenza...
Tu leggi librei e gestisci situazioni importanti, ma avevi bisogno dei tuoi "fidduri", noi stiamo svendendo tutto: libri, calcolatori, mobili e persino qualche organo del capo.

Sorridi pure compiacendoti della nostra disperazione, ma non pensare a tornare... non pensarci neanche. Sarai divorato - fisicamente intendo - dalla nostra ira selvaggia. Le tue ossa rosicchiate saranno donate a Fosca in segno di pace e allora, almeno una volta nella tua vita, avrai servito la Comunità.

Per ora, nella dolce attesa, mangiamo la tua giraffa
Ti aspettiamo a bocche aperte

Comments

9 Responses to “Una questione morale”
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Anonimo ha detto...

MERAVIGLIOSO RITORNO AL BLOG DEL VICESINDACO!!!

05/10/06, 12:28
Anonimo ha detto...

vI manca proprio il giusto punto di vista. Io qui pqtisco la fame e non solo perché non c'è nessuno che cucina per me, ma perché in realtà non ho più un soldo e lo stipendio arriverà solo fra una ventina di giorni... nel frattempo tornerò in italia, a pisa, il 12 il 15 ripartirò...per cui devo fare dieta...
Ancora non ci siamo, il punto di vista non è messoa fuoco.
Io non inculato voi, ma è BARTOLINI (e qui lo dico e lo grido....stonzi-express) che ha inculato me, e vi dirò che è solo la più recente di tremila truffe che si stanno verificando a mio danno, come la scheda internazionale pagata 15€ che non funziona affatto (loro parlano di beneficienza e non truffa!), l'adattatore del computer che dicevano che non esistesse; ma che invece esiste e costa pure caro (ma di questo vi dirò in un post a tempo debito (dove tempo debito significa "quando avrò lo spirito per farlo")e molte altr piccole cose ancora....come se sti galli arrivando il galletto si fossero messi d'accordo per spremerselo a turno!

Al di là di questo, vorrei cortesemente sapere dove sono finite le mie cose.il pacco, cioè. Grazie.

05/10/06, 13:27
Anonimo ha detto...

...povera giraffa...

07/10/06, 17:31
Anonimo ha detto...

sono divisa in due, come il MarRosso di biblica memoria:
IL PACCO
letteralmente: chi lo ha spedito e chi lo ha ricevuto......
metaforicamente: chi lo sta subendo da chi, chi lo sta infliggendo a chi...
ma possiamo veramente parlare di "pacco"??
in fondo, una cosa può esistere o non esistere; ed esistendo, può essere vera o falsa.
A questo punto, l'aspetto più difficile da trattare mi pare quello di determinare, con relativa sicurezza, quando l'esistenza di un cosiddetto "pacco" può essere considerata vera o falsa.
La verità o la falsità dell'esistenza di un "pacco" può essere rapportata unicamente al grado di "paccosità" ch'esso può (o è in grado di) esprimere.
E' dunque assolutamente necessario comprendere tale grado per determinare l'effettiva esistenza del "pacco" e poter procedere oltre nella dialettica

08/10/06, 12:23
Anonimo ha detto...

I'm coming back

11/10/06, 15:51
Anonimo ha detto...

a prenderti il pacco???

11/10/06, 18:12
Anonimo ha detto...

i'm coming back sembra il sequel di un film splatter su mostri alieni..a parte questo libiaaaaaaaaaaaaaaam al tuo ritorno...ma moi è la mia amica o un Io generico?
bah

11/10/06, 19:54
Anonimo ha detto...

beh...dipende da chi sei tu...
ipotizzo una giusy taddeus nascosta fra le righe...
azzeccai?

11/10/06, 23:54
Anonimo ha detto...

ma un post in onore della laureanda/ta no?
azzeccasti? chissà...
il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprààààààààà

13/10/06, 11:24