dedicato a G. e a M.
L'ombra di un piccione svolazza sul lastricato grigio lava di via Rigatteri. Poco dopo una vecchia piccola e magra, curva su se stessa, valica il limite del cono d'ombra. Appena passa alla luce assume un'altra fisionomia, quasi prova a rifiorire, quasi abbandona il suo bastone, ma sa che poi cadrebbe, inesorabilmente cadrebbe, e si riattacca al legno pesante.
Stamane via rigattieri è generosa, come una signora di gran classe, dispensa pezzi d'oro. Ma sappiamo bene che tra un'ora si riprenderà tutto, e tutto sarà un po' più buio. Se siamo fortunati, continuerà la brezza del lungarno a rinfrescare anche la nostra casa. Voi direte è la vita che continua, ma l'aria oggi ha un sapore strano.
Venerdì è arrivato lo stagista e tutto ha assunto un aurea particolare. Lo sappiamo, lui è gioviale, gentile, ha sempre un sorriso per tutti... poi ha due nuovi lavori, importanti, carichi di responsabilità... si sa, le cose cambiano, ma quanto, quanto le cose cambiano è difficile immaginarlo. C'è in lui qualcosa di strano, una stana luce negli occhi, uno strano entusiasmo, una stana eccitazione... Non riuscivo a capire che cosa stesse succendo...
Ieri, sabato, siamo usciti e siamo andati a studiare nella solita biblioteca. Ci siamo arrampicati fino al sesto piano, studiavamo nella stanza del seminario di filosofia. Io non studiavo, volevo andare via, ma lo stagista mi diceva di aspettare, aspettare perché avrebbe dovuto darmi qualcosa. Io non capivo, ero anche nervoso, per i miei soliti nervosismi. Decido di andarmene, ma lo stagista si incupisce, mi trattiene: «almeno aspettaci all'uscita, tra un quarto d'ora scendiamo anche noi». La cosa mi infastidì, ma mi colse impreparato. Non seppi oppormi, uscii e aspettai il resto della truppa nella piazza antistante.
La città aveva un aspetto strano oggi. Le nuvole da una parte, il cielo sereno dall'altra. La cosa mi ha innervosito dicevo, mi siedo ad aspettare; io e un cane randagio ascoltiamo le farneticazioni del cantante con la barba che si dice combattente. Raccontava di come è stato estromesso dai circuiti artistici perché aveva dichiarato pubblicamente che la mafia era controllata dalla massoneria e aveva anche fatto i nomi di alcuni personaggi illustri. come risultato, ormai da venti anni, fa il cantante per la strada. Il discorso mi interessava relativamente, qualunque cosa per fuggire l'irritazione della biblioteca. All'improvviso, escono dalla porta principale, nell'ordine: il capo, con il suo solito sorriso, P. il tunisino, che dall'alto scruta il mondo e, in fondo lo stagista, che adesso mi pareva addirittura tremare. Mi fissai sul suo volto e ancora non capivo.
Lo stagista ci prende quasi di peso, ci porta in un angolo della piazza scelto accuratamente. Io ancora non capivo, il tunisino non capiva, il capo qualcosa cominciava a intuire.
Lo stagista, allarga le braccia, vuole abbracciare il mondo? vuole tenersene lontano?
Lo stagista apre la bocca, lo stagista esita, lo stagista ci da la grande notizia... C'è silenzio, io e le tunisin ci abbracciamo per la gioia ma anche perché ancora non ci crediamo. Il capo è sconvolto, un fiume l'ha travolto in pieno...
Ancora la scena mi si attorciglia nella mente e ancora quando il treno per Roma arriva al binario 4, il mio sguardo è piantato sul viso dell'ambasciatore, che è sempre stato il più mistico tra noi. Lo guardavo e non capivo, come succede che delle cose che un po' prevedi e che forse addirittura ti aspetti, arrivino senza che tu te ne accorga? L'ambasciatore è uno che scava i misteri, che conosce i cunicoli delle verità presunte, eppure anche lui aveva esitato, quasi perso l'equilibrio al momento dell'annuncio.
Come si fa a lasciare la città dopo un fine settimana così? Il capo, che per motivi urgenti ci aveva lasciato qualche ora prima, ancora balbettava la solita frase: «ma avete capito, quello... quello... apetta un figlio.. avete capito?.». Un uomo così sicuro che vacillava, che non riusciva, per una volta forse, ad afferrare la realtà, lui che come un vero paladino, aveva sempre difeso la razionalità di tutte le cose. Lui vacillava davvero. E davvero tutti noi aspettiamo ansiosi e con gioia l'arrivo di una nuova vita...
Evviva G., M. e il loro piccolo in arrivo....
dal diario di Greg: un fine settimana di marzo...
giovedì, maggio 17, 2007
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Comments
19 Responses to “dal diario di Greg: un fine settimana di marzo...”
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Trovo assolutamente inappropriato provocare il pianto in una donna in condizioni delicate e in più mentre si trova sul posto di lavoro. Proprio un colpo basso!
17/05/07, 18:20Mentre un colpo dal basso viene dal 'mitico' a ringraziare gli zii lontani. Lui se la ride!!!
Un abbraccio a tutti!
M
p.s. abbiamo ritrovato le chiavi della bicicletta questo week end.
Ebbene sì!
17/05/07, 18:30lo Stagista a Milano ha fatto molto di più che trovarsi un posto di lavoro.. diciamo, ecco, che ne ho combinata una grossa, ma grossa parecchio!
comunque, la cosa veramente importante, da festeggiare, è che tutti i Rigattieri, veri e virtuali, vicini e intercontinentali.. tutti voi, insomma: STATE PER DIVENTARE ZII!!
madonna santa, che roba. cose così sugli altri blog, non succedono mica..
un grazie particolare a Greg, perchè ci ha fatto un regalo grande come una casa con questo post
besos a todos
Alegre
ah sì, dimenticavo..
17/05/07, 18:32Greg, ho trovato le chiavi!!
Alegre
non deviate il discorso sulle chiavi....
17/05/07, 18:36rileggo e mi accorgo di qualche errore
chiedo scusa, la fretta e l'incapacità...
Oooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ma piango anche io dalla biblioteca del Polo delle Scienze Sociali!!!
17/05/07, 18:49Che il nuovo arrivato sia sempre sano e Allegro.
Greeeeeeeeeeeeg
17/05/07, 19:55ma non mi sembra completo il post!
Quando si dice "essere ripagati dell'attesa"!
17/05/07, 20:31Grande Greg, grande come sempre!
Oddio! se è vero, è stupendo. Ed io, che oggi con lo stagista ci ho pure parlato al telefono, non sapevo nulla! Sono mezzo ubriaco in un hotel di bari (e proprio grazie a lui) e davvero la notizia mi ha emozionato. E che classe, Greg.
17/05/07, 23:48PS: a questo punto la cena che ti devo la moltiplico per 3, come minimo, no?
Veramente de classe Greg, bravo bravo!
18/05/07, 08:38ma che cosa manca charlie?
18/05/07, 10:09la colonna sonora...mi piaceva molto... per il resto è già bello, ma la colonna sonora era bella, molto bella e azzeccata!
18/05/07, 15:20bravo charlie! sono contento che concordi! la colonna sonora l'avevo preparata io, tempo fa, anche secondo me era azzeccata! ma non interferiamo col post di greg, magari la sua è una scelta deliberata, per non distrarre la lettura...se è così ha il mio appoggio! se invece fu dimenticanza si può sempre aggiungere! bravo greg sempre e comunque!
18/05/07, 16:28emh...scusate....senza nulla togliere alla dolce delicatezza di questo superbo post....
18/05/07, 16:59ma un "bravi" all'alegre&moon non glielo dice nessuno??
in fondo, un po' "del suo" ce l'han messo pure loro....
o no???
ps: spero che il nick al volo appioppatole non sgarbi alla futura mamma...
18/05/07, 17:02nel caso, faccio ammenda...
in realtà non mi ero accroto di alcuna colonna sonora... non so che ho combinato, se volete aggiungete pure
18/05/07, 18:18ciao, mi chiedo se guardate i commenti nuovi ai post vecchi, oppure se siete per la netiquette. magari vi ricorderete (da quando ci siamo visti) che sono di molto sonno e di poche parole. ma, 1, sono papà, quindi il commento a questo post mi spetta di diritto, e, 2, voglio commentare il post su sarko dicendo che secondo me ha fatto un governo più gauche di mortadella e segale messi insieme. e poi da quando l'ho visto in un vecchio filmato di quando era sindaco metre salva dai rapitori un'intera scolaresca mi è sembrato tanto estremo da riuscirmi pure simpatico.
19/05/07, 00:21abbracci
bene bene..ora mi sembra perfetto
19/05/07, 13:36canzone azzeccatissima, cui apportare piccole modifiche...
19/05/07, 20:31you have the cash, you have the style
you have the girl to make you smile
so don't worry be happy!!
L'Algérien semmai,
24/05/07, 13:30Abdel-Pier-Khader
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