Ferari: l'uomo medio.

venerdì, marzo 28, 2008

A volte internet è portentoso. Talvolta ti capita di leggere una cosa e di pensare, con impeto faustiano: Detente! Eres tan bello!, oppure ti credi per un attimo Susanna e quasi esclami: Sembra fatto inver per me!, a causa dell'esattezza di testi che non sono scritti per noi, ma che sono talmente calzanti che ci emozionano nel vederceli dipinti addosso. E questa adeguazione sembra creare una bellezza quanto meno inusuale. Mi è successo questo oggi, nel rivedere la scena di (quasi) ogni mattina in viarigattieri leggendo la descrizione dell'atteggiamento dell'uomo medio nel fare la doccia. Il testo è un'analisi sociologica sulle differenze tra uomo e donna nell'atto di lavarsi. Due mondi diversi sotto la doccia: "cambia l'atteggiamento, l'umore, l'intento, l'attenzione ai dettagli e all'ordine e pulizia della casa".
Riporto la descrizione, ma vi inviterei a concentrarvi su LUI. Che, per non essere espliciti, è Ferari.

Lei: si toglie i vestiti, li piega e/o li mette nel cesto della biancheria sporca, separando colorati e capi chiari. Infila le ciabatte e l'accapatoio e, passando davanti al marito, se lo lega ben stretto in vita. Va in bagno, si guarda allo specchio, si tira le ruge con la punta delle dita, si solleva il seno con le mani per vedersi diversa, prende mentalmente nota di fare qualche addominale in più per rassodare la pancia. Finalmente si infila sotto la doccia e per diversi minuti fa lo scrub alla pelle del viso con un esfoliante all'albicocca, finché non diventa bella rossa. Riempie la spunga di bagnoschiuma (delicato) e lava accuratamente tutto il corpo. Passa la pietra pomice sotto i talloni e si risciacqua. Per i capelli, uno shampoo naturale con almeno una quarantina di vitamine. Due lavaggi, per esser sicura che siano lucidi e puliti. Balsamo ai frutti vari, profumatissimo. Una bella passata di rasoio (rosa che fa più fine) sotto le ascelle e sulle gambe. Poi esce dalla doccia, facendo attenzione a mettere i piedi sul tappetino per non bagnare in giro, si avvolge i capelli in un asciugamano sproporzionatamente grande, spruzza la doccia con il detersivo aticalcare, lucida i pomelli e le pareti con una veloce passata, se ne va in camera da letto con addosso l'accappatoio e in testa un turbante di spugna.

Lui: si toglie i vestiti e li abbandona dove si trova, per terra, uno sorpa l'altro. Va in bagno nudo e scalzo e se sul suo tragitto incontra la moglie, agita il bacino per mostrale la sua mascolinità facendo anche «wooo-oooo» per sottolinare la prestanza. Si guarda allo specchio, ammira il proprio fallo con soddisfazione, si gratta una chiappa e via sotto la doccia. Si sciacqua la faccia e poi passa la maggior parte del tempo a lavarsi (e ravanarsi) le parti intime. Si soffia il naso nelle mani e poi fa colare tutto sotto l'acqua. Fa i rumorini e poi ride divertito per i suoni emessi. Si fa lo shampoo con il primo barattolo che gli capita a tiro e si fa la cresta da moicano con i capelli tutti inschiumati. E la cosa lo appaga molto. Arraffa una saponetta, se la passa velocemente sul corpo e se la infila ben bene tra le chiappe, lasciandoci sopra anche un paio di peli neri e ricciuti. Fa una luna pipì divertendosi a disegnare cerchi sul piatto doccia, si sciacqua ed esce, evitando rigorosamente di mettere i piedi sul tappetino della doccia e bagnando ovunque. Acchiappa un asciugamano a caso e si asciuga, ma solo le ascelle e il sedere. Passando davanti al lavandino, prima di uscire, fa disegnini sconci col dito sulla condensa che s'è formata sullo specchio. Dà una scrollatina al pisello per vedere le ultime goccioline d'acqua cadere e poi si dirige in camera da letto nudo. E se sulla strada del ritorno incrocia la moglie, le fa di nuovo ondeggiare il suo "coso" davanti agli occhi dicendo ancora «wooo-oooo».

O no?

Comments

8 Responses to “Ferari: l'uomo medio.”
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Anonimo ha detto...

ma soprattutto, perché citi il Faust in spagnolo?

28/03/08, 12:41
Anonimo ha detto...

domanda corretta. Speravo di giocarmela in vecchiaia, raccontando del mio vecchio maestro, Fernando Savater, e di quando mi raccontava di Goethe. Lo anticipo: ebbene io incontro Goethe a Madrid, nei racconti del mio maestro Savater. Ecco perchè lo cito in spagnolo.

28/03/08, 14:15
Anonimo ha detto...

Eh sì, da bravo uomo medio ogni tanto anche il capo sente la necessità di agitare il suo "coso" gridando "wooo-oooo" - o giù di lì...

28/03/08, 15:02
Anonimo ha detto...

detto che non mi sento affatto un uomo, e che, non essendone munita, non mi capita mai di agitare il mio coso (men che meno, ci crediate o meno, di agitarlo gridando «wooo-oooo») personalmente non mi riconosco nel primo ritratto.
cosa dovrei dedurne?
1- che la mia femminilità è in crisi?
2- che non ho già più una femminilità?
3- che forse non l'ho mai avuta?
..........
questo potrebbe essere the next poll (che tradotto suona più o meno come "il prossimo pollo"....o giù di lì)

28/03/08, 18:30
Anonimo ha detto...

adesso, miei cari, prima di andare a cena in un delizioso ristorantino veneziano, mi concederò un bicchiere di prosecco davanti a un tramonto infuocato...
ah! che vita dura quella della conferenziera!!
hugs&kisses guys!

28/03/08, 18:33
Anonimo ha detto...

In effetti, noto una certa qual somiglianza con me medesimo. Eccettuerei 2 punti:
- non mi infilo saponette nel culo (anche se so che questa precisazione scatenerà accese polemiche)
- non mi faccio la doccia

28/03/08, 23:53
Anonimo ha detto...

....ma medioman è mio marito?

29/03/08, 15:30
Mentetropicale ha detto...

Ospite a casa sua ne sono stato testimone, fa proprio così. E per via dell'ospite manteneva una sorta di pudore, una sorta..:)

03/04/08, 21:05