Quaestio I. De sgualcitione librorum

giovedì, febbraio 28, 2008

In Viarigattieri tira aria di reazione. Lo si vede dalla disputa che nasce dalle critiche che spesso gli alti ranghi rivolgono ai giovani esuberanti e un po' maldestri. Non si rovinano i libri. Non si sgualciscono, non si spiegazzano. Attenzione ad aprirli, che se si esagera poi si sgualciscono; meglio aprirli appena, e cercare di intuire quello che c'è scritto dentro. Non si sottolineano con l'evidenziatore, né con la penna, né con l'uniposca, né con cinghiale (il grande pennello). Non si fanno, MIODDIO!, le orecchie alle pagine. Non si usano per sollevare il computer, e neanche per sostenere il materasso. "No che non te lo presto, il mio libro: tu sei un maiale" minacciano e rimproverano i capi retrogradi, e i vari ciccì al seguito fanno sì con la testa. I libri, dice il decano dei radicalscìk, devono restare al loro posto, da contemplare, al massimo da sottolineare con una matita 6H e con un righello. Al limite ci si può scrivere (sempre a matita) nome e anno (giusto per semplificare il lavoro ai posteri quando apriranno il Nachlass e ordineranno le letture dei trapassati) a pagina 3, quella delle dediche.




Ecco. Qui i subissati giovani esuberanti esigono la loro rivincita. Neanche a farlo apposta viene fuori un libro dimenticato, saggiamente sottolineato (a penna, savandir), nelle righe che riportiamo.




"Leggo solo libri usati (...). Leggo gli usati perché le pagine molto sfogliate e unte dalle dita pesano di più negli occhi, perché ogni copia di un libro può appartenere a molte vite e i libri dovrebbero stare incustoditi nei posti pubblici e spostarsi insieme ai passanti che se li portano dietro per un poco e dovrebbero morire come loro, consumati dai malanni, infetti, affogati giù da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d'inverno, strappati dai bambini per farne barchette, insomma, ovunque dovrebbero morire tranne che di noia e proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale". (Erri de Luca, Tre cavalli).

Tiè.


Comments

13 Responses to “Quaestio I. De sgualcitione librorum”
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Anonimo ha detto...

Caro autore di questo post, vengo IMMEDIATAMENTE a requisire tutti i tuoi libri, oramai evidentemente di libera consultazione e appropriazione. Inoltre, in questo modo non mi potrai più dare dello sciacallo per averne comprati alcuni...

Chiudo con un augurio (che io faccio a te e tu dovresti fare ai tuoi libri): BON VOYAGE!

28/02/08, 13:36
Anonimo ha detto...

...scusate, ma io non sono affatto giovane, e voi lo sapete, eppure....
io scrivo glosso sottolineo, con la penna con la matita con il lapis, non con l'uniposca (io odio l'uniposca)
io scrivo, nei miei libri...
e (OMIODDIO) faccio le orecchie alle pagine: a dir la verità, lo faccio raramente, ma lo faccio...talvolta orecchie sì grandi da parer quelle di dumbo.
ma....io amo i miei libri...li vivo profondamente, li seduco mentre mi seducono...li guardo, li osservo....poi mi lascio prendere e trasportare da loro...li sfioro, li afferro, li apro.....li tocco con gli occhi e con le mani, li accarezzo..li lascio raccontarmi ciò che han da dirmi, li solletico in modo che mi rivelino di più, sempre di più...passo con loro momenti di vera passione...
io non brucio non getto non strappo i miei libri...
io li amo....mi fido di loror....consegno loro i miei pensieri, talvolta ingenui, talaltra inutili...sprazzi di me e della mia vita, ciò che ho sentito, provato, sofferto...tracce dei miei giorni trascorsi in compagnia dei miei libri...
io amo i miei ibri...e loro, nel bene e nel male, sono davvero una parte di me...che resterà, oltre la polvere.

28/02/08, 14:14
Anonimo ha detto...

Cari amici,

no so chi abbia scritto il post, ma lo immagino... Io sono con tutti voi:
@ autore del blog: bravo che finalmente scrivi, se sei veramente tu

@ ciccì: poverino, non sei uno sciacallo
@ nw: forse vorrei essere un tuo libro... no, forse no...

28/02/08, 17:37
Anonimo ha detto...

Giammai righello, giammai. Nome a matita: che senso avrebbe? Chissà cosa ritroverebbero i posteri. Autografo a penna: data, e LUOGO, per fare vedere che sei uno che viaggia, un po' qua, un po' là, e anche per capire i tuoi spostamenti negli anni, tu stesso, riaprendo i tuoi libri. Quale piacere leggere nella KrV, ad esempio: Palermo-Madrid, ottobre 2002? Ma forse non puoi cogliere, non t'interessano questi giochetti - perchè coi libri si gioca, beninteso, e sono certo che l'amico Erri concorderebbe in pieno.
C'è poi la questione (etica) di certa gioventù che non ha rispetto delle cose pubbliche innanzitutto, altrui di conseguenza, private in ultimo: frutto del benessere, non c'è che dire. Persone che CREDONO di ritrovarsi nelle parole di Erri, ma che poi - la verità, tutta la verità! - trattano il libro come merce, lo fanno circolare solo per danaro, o credono di viverlo rintanandolo a sostegno di un letto! Costoro fanno la predica, a noi che viviamo dell'usato, che rispettiamo il libro come gli altri, e che SE ci pare sul nostro facciamo icché ci pare, ma non vorremmo che altri lo decidessero per noi! Signore e signori della corte, qui si scambia l'ammore per menefreghismo! E si vuol far passare per rivoluzionario chi non nelle stufe, a barchette, giù dai ponti fa morire i libri, ma di stranoia, nel privatissimo sottoletto, o nel polveroso suolo di viarigattieri, tra mutande sporche e palline pelose.
A VOI! anziché a noi.

28/02/08, 20:01
Anonimo ha detto...

bravo capo, bravo!


PS: visto che siamo in argomento, prima che diventi un reggi materasso, e all'insegna del rispetto delle altrui cose...ti dispiacerebbe riportarmi il mio goldoni, con le mie scritte e il mio nome vergato a penna?

28/02/08, 22:12
Via Rigattieri ha detto...

è sotto il materasso del ferari, il capo non te lo può riportare. Goldoni sta vivendo, invece di ammuffire nella tua libreria.

28/02/08, 22:45
Anonimo ha detto...

Una cosa é certa: non siamo noi a decidere della vita di un libro, per quanto ci illudiamo di controllarli, messi tutti in fila su uno scaffale, ce ne sarà sempre qualcuno che scappa sotto al letto per fare vita propria. Io i miei li avevo chiusi dentro gli scatoloni e giustamente si sono ribellati, spargendosi ovunque per l'europa. Il libro é randagio e avventuriero per natura, poi, del resto, disgregarsi per il libro é un principio di autoconservazione: guardate la storia dei papiri di Omero e Eschilo riciclati tra le bende delle mummie egizie o a ammuffire nelle discariche. Sono sopravvissuti solo i libri fatti a brandelli, mica quelli in linea sugli scaffali!
Tutto questo per dire...che i miei libri mi hanno abbandonato e a me sono rimaste solo fotocopie e prestiti interbibliotecari...sigh sob

29/02/08, 09:59
Anonimo ha detto...

devo dire che il capo è il più convincente di tutti... ma perché non hai fatto l'avvocato? ah se avessi fatto l'avvocato tu... meglio, perché non hai fatto il giudice? ah se avessi fatto il giudice tu..

a parte questo, felice di questo post e della "violenza" che ha scatenato, meno felice che tutto nasca da una padina di erri, che a me, personalmente non piace tanto...

29/02/08, 10:02
Anonimo ha detto...

posso dire un'altra cosa? ma perché nessuno dice del contenuto dei libri? Ma forse, in realtà, tutti i commenti sono metafore? Oppure si pensa al libro fisico, al libro come oggetto? Per quanto mi riguarda, il libro fisico ha un valore molto relativo. Ecco la mia scala:

- i libri inutili vanno distrutti sul momento.

- i capolavori vanno consumati con la lettura e lo studio, e poi vanno trasmessi, rielaborati, ricomprati e ancora distrutti, fatti a brandelli

-i libri mediocri possono rimanere in fila negli scaffali... a me (a nessuno) importa...

voi che dite?

29/02/08, 10:09
si-culo ha detto...

ALLORA LUCIANO, CI SIAMO? SEMO PRONTI? POSSIAMO PARTIRE?

AMICA!
TELESPETTATRICE!
STUDENTESSA CHE STAI STRAVACCATA IN BIBLIOTECA!
MI SENTI?
CHE COSA TI VA A PROPORRE OGGI LA TUA VERONIKA? UN OGGETTO INNOVATIVO CHE NON PUO' MANCARE NELLE TUE CASE! DICE CHE E'? LIBRò.
LIBRò E' ARTA TECNOLOGGIA TEDESCA, CHE QUELLI MICA SANNO SOLO INFORNA' LA GENTE! LIBRò E' IN POLIPISPERTANO SOFFIATO INOSSIDABBILE AMICA! COTTO IN ALTOFORNO TE DURA 'NA VITA!
ALLORA DICE CHE CE FAI CO' LIBRò?
DICE C'HAI IL TAVOLINO CHE TE TRABALLA E NUN CE POI FA' LE COSE COR TU' MARITO? LIBRò TE SISTEMA ER TAVOLINO AMICA! LIBRò E' REGOLABBILE IN ARTEZZA, TIE', TE SFOGLI TUTT'E PAGGINE FINO A QUANNO CHE TE TROVI L'ARTEZZA GIUSTA PER TUO TAVOLINO!
DICE C'HO VOJA D'ANNAMMENE A NAPOLI MA C'HO PAURA ME SE FREGANO LA BORZA. LIBRò TE FA DA ANTISCIPPO AMICA! T'O METTI IN BORZA PESA 'NA QUINTALATA APPENA CHE 'N'INBECILLE TE SE PROVA A PIJARTE LA BORZA LIBRò JE FA PERDE L'EGUILIBBRIO E QUELLO MAGARI SE SCHIANTA!
MA NON E' FINITA QUI AMICA! DICE NUN TE RIESCE DE DORMI' PERCHE' C'HAI TROPPI PENZIERI NE LA TESTA? LIBRò TE FA DA SONNIFICANTE AMICA! TE L'APRI A CASO LEGGI DU' RIGHE - che è questo? MARCSE - DURANTE I PERIODI DE RISTAGNO E DE PROSPERITA' MEDIA L'ESERCITO INDUSTRIALE... E GIA' DORMI AMICA. LIBRò TE BUTTA NE LE BRACCIA DE MORFEO!
E LIBRò TE SEGUE SEMPRE! DICE C'HO LA SERATA ELEGANTE CON QUEGLI ZOZZI DE L'AMICI TUA E NUN C'HO COSA METTERME? LIBRò SE STRAPPA E T'APPICECHI LE PAGGINE ADDOSSO E TE VIENE UN DORCE E GABBANA CHE CE FAI UN FIGURONE AMICA! COME 'O VOI? ZEBRATO? E TE LE APPICCECHI COSI'! 'O VOI GESSATO PE' TU' MARITO? E TE LE APPICCECHI COSA' AMICA!
UH, CHE STANCHEZZA.

LIBRò NOVANTANOVE EURI!

MARICA, QUANTE TELEFONATE SO' RIMASTE? OTTO? L'URTIME QUATTRO ME VOJO ROVINA' CE METTO PURE 'E BATTERIE, TIE' VE'E REGALO!

29/02/08, 12:48
Anonimo ha detto...

Dunque...il mio Goldoni sarebbe sotto il materasso di Ferari....
Greg, darling, mi sa che ti sbagli...il Capo né avvocato, né tantomeno giudice potrebbe essere: cade in contraddizione alla velocità della luce.
Le prove?
cito: [noi] che rispettiamo il libro come gli altri, e che SE ci pare sul nostro facciamo icché ci pare, ma non vorremmo che altri lo decidessero per noi.
Epperò, al mio libro non è stato fatto icché mi pare, bensì icché pare al capo. Ora, mi si potrebbe obiettare che il capo l'ha fatto per il bene del libro, il quale, al momento, starebbe [start quote] vivendo, invece di ammuffire nella mia libreria [end quote]....
vivendo...anziché ammuffendo...sotto il letto di Ferari...sotto il materasso di quello zozzone di Ferari, a farsi fare compagnia dalla putrescina e dalla cadaverina defecate dagli acari dermatofagi, golossissimi della pellaccia del Ferari
.....
capo....sappilo.....TU SEI UN UOMO MORTO.....

29/02/08, 20:25
Anonimo ha detto...

non icché pare al capo, icché pare al ferari. ma continuare questa boutade dopo il commento di si-culo mi parrebbe oltraggioso. onore al merito

29/02/08, 20:33
Anonimo ha detto...

questa boutade, come la chiami tu [che poi cosa abbia di spiritoso ancora lo si dovrebbe capire...], se permetti, la continuo finché l'oggetto della disputa non è tornato al suo posto: i.e., ad ammuffire sui miei scaffali.
Facile, vero, fa' 'r' ganzo co' libri dell'artri....
capo for president...sèh......and a slice of ass with lemon sprinkling and pine-seeds....

29/02/08, 21:32