BUON ANNO NUOVO...in Viarigattieri
FESTEGGIA L'ARRIVO DEL NUOVO ANNO IN.........
VIARIGATTIERI !!!
Con soli 20€ potrete partecipare al più bel capodanno della vostra vita....il più autentico,il più "tipico"!
PROGRAMMA:
-Cenone ,a base di gustosi spuntini a base di tonno, maionese e caviale finto provenienti da una delle migliori cucine pisane....il "Bar del Teatro"!
-Balli di gruppo a suon di musica klezmer con kippah in omaggio per gli uomini...
l'attesa della mezzanotte sarà ravvivata da una gara di limbo a ritmo di "Kinderyorn"
-L'arrivo dell'anno nuovo sarà celebrato con il tradizionale rito riservato alla mezzanotte del lancio dalle finestre delle cose vecchie-con l'augurio d'un futuro migliore!....Per l'occasione e per il vostro divertimento vi sarà messa a disposizione la vecchiettina pisana settantenne del secondo piano...
-Gara di destrezza....il fine sarà riuscire ad entrare in cinque in bagno....ai vincitori sarà offerto dell'ottimo vino rosso , lasciato rigorosamente a respirare per settimane!
-Trentacinque partite a carte UNO e venti a SCALA QUARANTA aspettando l'alba
-Proiezione di "Ofelia lontana" di Tonino De Bernardi e della serie cinematografica "Sorrisi asmatici" e discussione finale....saranno offerte uova sode al pubblico...
-Infine festeggerete l'alba del nuovo anno con una nutrientissima colazione a base di PORRIDGE!!!
Ed inoltre per la befana saranno riservate per chi volesse delle nuovissime PUGNETTE!!!
Per qualsiasi informazione e per prenotazione chiamateci al numero 118
GARIN
Lo storico della filosofia aveva 95 anni.
E' morto Eugenio Garin, reinventò l'Umanesimo
La sua grande lezione su Cartesio e Pico della Mirandola
di ARMANDO TORNO
FIRENZE - Con la morte di Eugenio Garin scompare uno dei più grandi studiosi italiani del Novecento, uno storico e un curatore di testi che per quasi una settantina d’anni ha insegnato il perenne valore di Umanesimo e Rinascimento. Un uomo che non riuscì a invecchiare, sempre attuale con i suoi studi che spaziavano dalla filosofia inglese a quella francese; inoltre ci ha lasciato una Storia della filosofia italiana che è diventata un punto di riferimento indiscutibile. Garin ha fatto apprezzare al nostro tempo figure come Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Coluccio Salutati, ha spiegato il valore culturale dell’astrologia come nessun altro, ha soprattutto insegnato che nella vita vale sempre la pena leggere le opere fondamentali. Se sommassimo quanto ha fatto direttamente e quello che ha ispirato, dovremmo convenire che Garin ha dato alla cultura italiana qualcosa che non muore. Non a caso, il primo volume delle Opere mnemoniche di Giordano Bruno , uscito in questi giorni da Adelphi, è dedicato a lui, maestro riconosciuto di questo genere di edizioni.
Ma tali notizie, che vengono alla mente mentre le agenzie di stampa nella notte diffondono la sua morte, sono soltanto un misero cenno rispetto al lavoro svolto da Garin. Egli era diventato, soprattutto dopo la scomparsa di figure come Abbagnano, Dal Pra e Geymonat, un vero e proprio punto di riferimento. A dispetto dell’età che avanzava, egli voleva curare le opere come se fosse la prima volta; desiderava rivedere ogni cosa, rimeditare ancora una volta le sue traduzioni, ricontrollare una citazione come uno studente. Recentemente gli fu offerta per i Classici Utet la possibilità di ripubblicare quella serie di opere di Pico della Mirandola che aveva curato per Vallecchi agli inizi degli anni Quaranta nella collana dedicata al pensiero italiano. Ma con sorpresa di tutti rispose che lo avrebbe fatto volentieri soltanto dopo i ripensamenti e le verifiche di cui dicevamo. La sorte non gli ha lasciato né la salute né il tempo.
Garin è importante per la nostra cultura perché come nessun altro ci ha insegnato a leggere Gramsci e Gentile, perché ci ha lasciato una raccolta di opere di Cartesio che è esemplare, perché ha spiegato in che cosa consisteva il valore filosofico del Rinascimento italiano. Ha diretto per Laterza (editore che ha in catalogo molti suoi titoli) la compianta collana dei Classici della Filosofia dopo la scomparsa di Benedetto Croce, pubblicando sempre quei testi fondamentali che mancavano. È stato poi un testimone morale unico. Nei momenti di crisi era il rifugio ideale: all’intervistatore sapeva sempre spiegare quel che stava accadendo e mai con vuote formule. Così, Garin sapeva ammirare Gentile ma scelse l’antifascismo; si avvicinò alla cultura marxista ma non accettò le riduzioni della contestazione e cambiò università in quegli anni per continuare a studiare. Maestro di metodo, nel delineare la via battuta per la sua Storia della filosofia italiana (edita da Einaudi) confessava di aver rivisitato le figure attraverso i «limiti di esperienze politiche o di meditazioni personali, morali e religiose, piuttosto che affrontati sul terreno metafisico». Un equilibrio raro, una capacità unica nel distinguere questi aspetti.
Fu un uomo che seppe combattere il pessimismo con la volontà e che riusciva ad affascinare chiunque dopo poche parole. Chi scrive ha sempre avuto pudore nel rivolgergli una richiesta, ma Garin ha risposto ogni volta positivamente, con tono tranquillizzante. Sapeva, come i veri maestri, mettere sempre l’interlocutore perfettamente a suo agio: gli bastavano due o tre battute, un sorriso, un gesto.
Per il Novecento provò un innamoramento particolare e da questo secolo ebbe forse anche le sue più forti delusioni. Sentiva in esso, e nel realizzarsi di certi avvenimenti, il senso della sconfitta della ragione più che nei tempi bui della Seconda guerra mondiale. Continuò nonostante tutto ad amarlo, anche se la sua anima forse non si era mai allontanata dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico.
Secondo alcuni si trovava alle Maldive....
E' morto Eugenio Garin, reinventò l'Umanesimo
La sua grande lezione su Cartesio e Pico della Mirandola
di ARMANDO TORNO
FIRENZE - Con la morte di Eugenio Garin scompare uno dei più grandi studiosi italiani del Novecento, uno storico e un curatore di testi che per quasi una settantina d’anni ha insegnato il perenne valore di Umanesimo e Rinascimento. Un uomo che non riuscì a invecchiare, sempre attuale con i suoi studi che spaziavano dalla filosofia inglese a quella francese; inoltre ci ha lasciato una Storia della filosofia italiana che è diventata un punto di riferimento indiscutibile. Garin ha fatto apprezzare al nostro tempo figure come Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Coluccio Salutati, ha spiegato il valore culturale dell’astrologia come nessun altro, ha soprattutto insegnato che nella vita vale sempre la pena leggere le opere fondamentali. Se sommassimo quanto ha fatto direttamente e quello che ha ispirato, dovremmo convenire che Garin ha dato alla cultura italiana qualcosa che non muore. Non a caso, il primo volume delle Opere mnemoniche di Giordano Bruno , uscito in questi giorni da Adelphi, è dedicato a lui, maestro riconosciuto di questo genere di edizioni.
Ma tali notizie, che vengono alla mente mentre le agenzie di stampa nella notte diffondono la sua morte, sono soltanto un misero cenno rispetto al lavoro svolto da Garin. Egli era diventato, soprattutto dopo la scomparsa di figure come Abbagnano, Dal Pra e Geymonat, un vero e proprio punto di riferimento. A dispetto dell’età che avanzava, egli voleva curare le opere come se fosse la prima volta; desiderava rivedere ogni cosa, rimeditare ancora una volta le sue traduzioni, ricontrollare una citazione come uno studente. Recentemente gli fu offerta per i Classici Utet la possibilità di ripubblicare quella serie di opere di Pico della Mirandola che aveva curato per Vallecchi agli inizi degli anni Quaranta nella collana dedicata al pensiero italiano. Ma con sorpresa di tutti rispose che lo avrebbe fatto volentieri soltanto dopo i ripensamenti e le verifiche di cui dicevamo. La sorte non gli ha lasciato né la salute né il tempo.
Garin è importante per la nostra cultura perché come nessun altro ci ha insegnato a leggere Gramsci e Gentile, perché ci ha lasciato una raccolta di opere di Cartesio che è esemplare, perché ha spiegato in che cosa consisteva il valore filosofico del Rinascimento italiano. Ha diretto per Laterza (editore che ha in catalogo molti suoi titoli) la compianta collana dei Classici della Filosofia dopo la scomparsa di Benedetto Croce, pubblicando sempre quei testi fondamentali che mancavano. È stato poi un testimone morale unico. Nei momenti di crisi era il rifugio ideale: all’intervistatore sapeva sempre spiegare quel che stava accadendo e mai con vuote formule. Così, Garin sapeva ammirare Gentile ma scelse l’antifascismo; si avvicinò alla cultura marxista ma non accettò le riduzioni della contestazione e cambiò università in quegli anni per continuare a studiare. Maestro di metodo, nel delineare la via battuta per la sua Storia della filosofia italiana (edita da Einaudi) confessava di aver rivisitato le figure attraverso i «limiti di esperienze politiche o di meditazioni personali, morali e religiose, piuttosto che affrontati sul terreno metafisico». Un equilibrio raro, una capacità unica nel distinguere questi aspetti.
Fu un uomo che seppe combattere il pessimismo con la volontà e che riusciva ad affascinare chiunque dopo poche parole. Chi scrive ha sempre avuto pudore nel rivolgergli una richiesta, ma Garin ha risposto ogni volta positivamente, con tono tranquillizzante. Sapeva, come i veri maestri, mettere sempre l’interlocutore perfettamente a suo agio: gli bastavano due o tre battute, un sorriso, un gesto.
Per il Novecento provò un innamoramento particolare e da questo secolo ebbe forse anche le sue più forti delusioni. Sentiva in esso, e nel realizzarsi di certi avvenimenti, il senso della sconfitta della ragione più che nei tempi bui della Seconda guerra mondiale. Continuò nonostante tutto ad amarlo, anche se la sua anima forse non si era mai allontanata dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico.
Secondo alcuni si trovava alle Maldive....
DéBOIRES
mercoledì, dicembre 29, 2004
Ho tentato di andare su quel sito ma sono finito su questo:
www.viarigattieri.com/VaffanculoNonEsisteQuelCazzoDiSitoIoCiAvevoCredutoIroniaDiQuestaMinchia/IlPoliglossa
www.viarigattieri.com/VaffanculoNonEsisteQuelCazzoDiSitoIoCiAvevoCredutoIroniaDiQuestaMinchia/IlPoliglossa
Nuovo sito
martedì, dicembre 28, 2004
Cari Utenti,
vista l'incontinenza delle nostre frequentatrici, ansiose di esprimersi ed esprimere le proprie vocazioni artistiche, vi annunciamo l'imminente apertura della nuova succursale di viarigattieri.com:
www.viarigattieri.com/POESIA
Su questo nuovo indirizzo, che siamo certi verrà amato e frequentato quanto e più di questo, avranno libero sfogo tutte le vostre manifestazioni liriche (e dire che qualche ignorante li chiama sproloqui!), in modo da lasciare questo spazio contaminato alle stolte facezie cui siamo soliti.
BENVENUTO, NUOVO SITO!
Se il sito non dovesse essere attivo, vi rinviamo al solito www.chiavedisvolta.org di cui sopra, dove indubitabilmente cotanta creatività non potrà essere rifiutata.
il capo
vista l'incontinenza delle nostre frequentatrici, ansiose di esprimersi ed esprimere le proprie vocazioni artistiche, vi annunciamo l'imminente apertura della nuova succursale di viarigattieri.com:
www.viarigattieri.com/POESIA
Su questo nuovo indirizzo, che siamo certi verrà amato e frequentato quanto e più di questo, avranno libero sfogo tutte le vostre manifestazioni liriche (e dire che qualche ignorante li chiama sproloqui!), in modo da lasciare questo spazio contaminato alle stolte facezie cui siamo soliti.
BENVENUTO, NUOVO SITO!
Se il sito non dovesse essere attivo, vi rinviamo al solito www.chiavedisvolta.org di cui sopra, dove indubitabilmente cotanta creatività non potrà essere rifiutata.
il capo
Xmas 2004
sabato, dicembre 25, 2004
Happy Xmas to all Via Rigattieri's Lovers!!! Volevo ringraziare in modo speciale i mittenti del mio pacco birthday-natalizio, in cui ho respirato l'attenzione e l'amore dei miei amici forniti di biscotti!!! Davvero gradito il catalogo Einaudi con annesso volume di Paul Auster "il libro delle illusioni": davvero azzeccato. Vera commozione per i miei quaderni di carta reciclata...ma onestamente penso che il volantino del WWF non provocherá molte reazioni! Grazie davvero blogghettari e che il vostro Natale sia sfavillante e indolore. Baci Baci |
Zingari tra gli Zingari ?????
Dopo l'entusiasmante concerto di ieri sera, io (sindaco) e il poliglotta ( che ben si adattava al miscuglio linguistico musicale- almeno lui) siamo giunti ad una conclusione: meglio zingari tra gli zingari che intellettuali (dell'ovest globalizzato) tra i ''palermitani''...... A voi che leggete l'ardua sentenza!
ecco un antico proverbio che potrebbe aiutarvi a ragionare (guardate un po' da dove viene questo proverbio):
U cavaddu bonu si viri a cursa longa
Il cavallo buono si vede alla lunga
Il detto vuole evidenziare che il giudizio positivo su una persona è opportuno esprimerlo dopo averlo visto al lavoro per un tempo ragionevolmente lungo.
ecco un antico proverbio che potrebbe aiutarvi a ragionare (guardate un po' da dove viene questo proverbio):
U cavaddu bonu si viri a cursa longa
Il cavallo buono si vede alla lunga
Il detto vuole evidenziare che il giudizio positivo su una persona è opportuno esprimerlo dopo averlo visto al lavoro per un tempo ragionevolmente lungo.
serate pugliesi....
giovedì, dicembre 23, 2004
STASERA IN PIAZZA A BRINDISI - GRATIS - GORAN BREGOVIC.....il vice-capo e il poliglotta saranno lì!
zuppa co i ceci
Che bello posso ancora intervenire a turbare l'equilibrio del Blog!!!!
Capo/Chef mi suggerisci nel dettaglio una ricetta di zuppa con i ceci...si aspettano grandi cose da me questi parenti inglesi e io ho pensato di rifilare alla zia vegetariana una specialitá turco-tosco-cosmopolita ma temo di non saper trattare con il dovuto rispetto il cecio nella sua essenza di ambiguo legume.
Help!
Capo/Chef mi suggerisci nel dettaglio una ricetta di zuppa con i ceci...si aspettano grandi cose da me questi parenti inglesi e io ho pensato di rifilare alla zia vegetariana una specialitá turco-tosco-cosmopolita ma temo di non saper trattare con il dovuto rispetto il cecio nella sua essenza di ambiguo legume.
Help!
OPIUM
mercoledì, dicembre 15, 2004
L'ultimo esame del poliglotta...
TRENTA....
Qui,il poliglotta durante la discussione con Pogliano
TRENTA....
Qui,il poliglotta durante la discussione con Pogliano
SVEGLIA!!! PIGRONI
Buona Domenica pargoli...
Forse l'atmosfera pre-esame vi ha ammutolito, ma non vedo perché lasciare in tale trascuratezza il blog e ...sopratutto lasciare me nell'ignoranza piú totale di che cosa succede in via rigattieri.
Allora Dora dov'é?
Qualcuno mi vuole aggioranare su gli ultimi CURTIGGHI ( curtigli, curtigghiare... insomma le ciane toscane per intenderci!)?
La mia domenica non trova senso altrimenti. Cosa volete che mi metta a studiare per caso???!!
Well, il mio contributo dall'estero oggi é rappresentato da un reportage sulla delicata questione della Caccia alla volpe bandita dal governo, che ha scatenato una serie di proteste violentissime, quasi una rivoluzione agricola! per cui tutte le campagne ora sono infestate da cavalli bianchi, giacche rosse e cani foxhunter che corrono da un angolo all'altro, o meglio da una finta valle all'altra.
La nobiltá anglosassone é decisa a mantenere con la forza tutti i suoi privilegi feudali attraverso il caratteristico emblema della Caccia alla volpe, scandita ancora dal tribale suono del corno.
A quanto pare da queste parti la piccola mandria di cavallerizzi rossi insieme ai loro strillanti cani é seguita con suspance e emozione, piú del GranPremio in Italia!
Bene, il mio reportage é finito qui, ma vi ricordo che un giorno anche voi potreste essere invitati da Lord McAvalon a partecipare alla sua caccia alla volpe.
Be ready for that!
Baci la vostra corrispondente
Forse l'atmosfera pre-esame vi ha ammutolito, ma non vedo perché lasciare in tale trascuratezza il blog e ...sopratutto lasciare me nell'ignoranza piú totale di che cosa succede in via rigattieri.
Allora Dora dov'é?
Qualcuno mi vuole aggioranare su gli ultimi CURTIGGHI ( curtigli, curtigghiare... insomma le ciane toscane per intenderci!)?
La mia domenica non trova senso altrimenti. Cosa volete che mi metta a studiare per caso???!!
Well, il mio contributo dall'estero oggi é rappresentato da un reportage sulla delicata questione della Caccia alla volpe bandita dal governo, che ha scatenato una serie di proteste violentissime, quasi una rivoluzione agricola! per cui tutte le campagne ora sono infestate da cavalli bianchi, giacche rosse e cani foxhunter che corrono da un angolo all'altro, o meglio da una finta valle all'altra.
La nobiltá anglosassone é decisa a mantenere con la forza tutti i suoi privilegi feudali attraverso il caratteristico emblema della Caccia alla volpe, scandita ancora dal tribale suono del corno.
A quanto pare da queste parti la piccola mandria di cavallerizzi rossi insieme ai loro strillanti cani é seguita con suspance e emozione, piú del GranPremio in Italia!
Bene, il mio reportage é finito qui, ma vi ricordo che un giorno anche voi potreste essere invitati da Lord McAvalon a partecipare alla sua caccia alla volpe.
Be ready for that!
Baci la vostra corrispondente
FELICIA IMPASTATO...
venerdì, dicembre 10, 2004
Anche se, come sempre in Italia, il melodramma si mischia all'omaggio, spero di non infastidire nessuno mettendo nel blog un articolo scritto per la morte della madre di Peppino Impastato.
Senza mai una lacrima
Itaca di Claudio Fava DA L'UNITA'
Di Felicia Impastato, la madre di Peppino, ci resterà - più d'ogni altra lezione civile - il ricordo della sua dignità. Cioè del modo in cui conservò e testimoniò il proprio dolore. Senza mai una lacrima. Conservando intatta la propria attesa per una giustizia che impiegò venticinque anni a manifestarsi. Un quarto di secolo vissuto in quel salottino a pian terreno, fra centrini ricamati e foto di Peppino in bianco e nero, a cento passi esatti dalle persiane sbarrate di casa Badalamenti. Raccontarla in un film, quella breve, oscena distanza, in fondo è stato facile. Riepilogala ogni giorno, per un quarto di secolo, senza mai cedere alla stanchezza della vita, ad un benefico oblio, è stata una grande lezione di vita.Perché Felicia Impastato avrebbe avuto molti buoni motivi per arrendersi. Era rimasta a vivere nel suo paese, sotto lo sguardo lungo e vischioso di chi le aveva ammazzato il figlio. Era sola, il marito morto, la famiglia stupita e rancorosa per la silenziosa determinazione di quella donna. C'era un altro figlio, Giovanni, da proteggere. Chiunque al posto suo avrebbe scelto di smussare i ricordi e di tacere. Lei no. Fu sola a Cinisi, e fu sola in un paese aristocraticamente distratto, capace di cordoglio di Stato solo per i morti di prima classe, quelli in divisa, i “servitori dello stato”. Suo figlio Peppino era uno che stava sulle scatole pure da morto, figuriamoci… L'ordine dei giornalisti, la corporazione più chiusa e cupa dopo l'Opus Dei, per vent'anni rifiutò a Peppino un riconoscimento, sia pure tardivo, del suo mestiere: “Che c'entra Impastato con il giornalismo? - dicevano - E poi non aveva pagato nemmeno le tasse per avere il tesserino…”. Ci fu perfino un ministro degli interni, Gava, che una volta ricevette la madre, la ascoltò con un sorriso in tralice e infine le spiegò che suo figlio, signora cara, è stato ammazzato, se ne deve fare una ragione, ma perché insiste a prendersela con la mafia? Che c'entra la mafia? Che c'entra Badalamenti?Fosse stato solo un problema di mafia, e un'attesa di future epifanie giudiziarie, non sarebbe stata così dura. Ma la madre di Peppino non si è piegata nemmeno di fronte alla nostra sciatta abitudine, di fronte ad un Paese che si affidava ai Gava e agli Andreotti, di fronte a tanta gente perbene che aveva preso gusto a piangere i generali, ma non si curava affatto dei soldati semplici. A costoro, e a ciascuno di noi, Felicia Impastato ha insegnato il dovere civile della memoria. E di questo, più d'ogni altra cosa, oggi le siamo grati.- ITACA
Senza mai una lacrima
Itaca di Claudio Fava DA L'UNITA'
Di Felicia Impastato, la madre di Peppino, ci resterà - più d'ogni altra lezione civile - il ricordo della sua dignità. Cioè del modo in cui conservò e testimoniò il proprio dolore. Senza mai una lacrima. Conservando intatta la propria attesa per una giustizia che impiegò venticinque anni a manifestarsi. Un quarto di secolo vissuto in quel salottino a pian terreno, fra centrini ricamati e foto di Peppino in bianco e nero, a cento passi esatti dalle persiane sbarrate di casa Badalamenti. Raccontarla in un film, quella breve, oscena distanza, in fondo è stato facile. Riepilogala ogni giorno, per un quarto di secolo, senza mai cedere alla stanchezza della vita, ad un benefico oblio, è stata una grande lezione di vita.Perché Felicia Impastato avrebbe avuto molti buoni motivi per arrendersi. Era rimasta a vivere nel suo paese, sotto lo sguardo lungo e vischioso di chi le aveva ammazzato il figlio. Era sola, il marito morto, la famiglia stupita e rancorosa per la silenziosa determinazione di quella donna. C'era un altro figlio, Giovanni, da proteggere. Chiunque al posto suo avrebbe scelto di smussare i ricordi e di tacere. Lei no. Fu sola a Cinisi, e fu sola in un paese aristocraticamente distratto, capace di cordoglio di Stato solo per i morti di prima classe, quelli in divisa, i “servitori dello stato”. Suo figlio Peppino era uno che stava sulle scatole pure da morto, figuriamoci… L'ordine dei giornalisti, la corporazione più chiusa e cupa dopo l'Opus Dei, per vent'anni rifiutò a Peppino un riconoscimento, sia pure tardivo, del suo mestiere: “Che c'entra Impastato con il giornalismo? - dicevano - E poi non aveva pagato nemmeno le tasse per avere il tesserino…”. Ci fu perfino un ministro degli interni, Gava, che una volta ricevette la madre, la ascoltò con un sorriso in tralice e infine le spiegò che suo figlio, signora cara, è stato ammazzato, se ne deve fare una ragione, ma perché insiste a prendersela con la mafia? Che c'entra la mafia? Che c'entra Badalamenti?Fosse stato solo un problema di mafia, e un'attesa di future epifanie giudiziarie, non sarebbe stata così dura. Ma la madre di Peppino non si è piegata nemmeno di fronte alla nostra sciatta abitudine, di fronte ad un Paese che si affidava ai Gava e agli Andreotti, di fronte a tanta gente perbene che aveva preso gusto a piangere i generali, ma non si curava affatto dei soldati semplici. A costoro, e a ciascuno di noi, Felicia Impastato ha insegnato il dovere civile della memoria. E di questo, più d'ogni altra cosa, oggi le siamo grati.- ITACA
IL SINDACO
GRANDE CAMBIAMENTO IN VIARIGATTIERI.....il vice-capo diviene SINDACO,in onore al suo ampio giro di conoscenze,che lo salutano ogni giorno per strada....
Le strade della sua città non sono che la continuazione dei corridoi della sua dimora.....è in armonia con il paese intero,la sua vita e i suoi bar.....
Vi invitiamo a dire la vostra e a votare per tale cambiamento....per noi ,è ovvio,è già sindaco!
Le strade della sua città non sono che la continuazione dei corridoi della sua dimora.....è in armonia con il paese intero,la sua vita e i suoi bar.....
Vi invitiamo a dire la vostra e a votare per tale cambiamento....per noi ,è ovvio,è già sindaco!
Pisa unn'è mi'a Parigi...
Vive l'art! Vive l'amour! Vive Paris, et le cinèma!
Vi invitiamo caldamente a visitare il sublime www.chiavedisvolta.org (che indirizzo! che indirizzo!), e a vedere tutti il film, amato da Maria, “L’uomo con la macchina con la presa” (sic!) di Vertov!
Che filosofi, che artisti!
siamo ammirati
aspettiamo ardentemente il corto dall'originale titolo doppio sogno
il capo
Vi invitiamo caldamente a visitare il sublime www.chiavedisvolta.org (che indirizzo! che indirizzo!), e a vedere tutti il film, amato da Maria, “L’uomo con la macchina con la presa” (sic!) di Vertov!
Che filosofi, che artisti!
siamo ammirati
aspettiamo ardentemente il corto dall'originale titolo doppio sogno
il capo
Paura in via rigattieri
martedì, dicembre 07, 2004
"Modena, 16:18
Camorra, 'scissionista' clan Lauro arrestato a Mirandola
Un arresto anche nel modenese. L.S., 37 anni, residente a Napoli, elemento di spicco della cosca 'scissionista' del clan Lauro, si era rifugiato a Mirandola con la famiglia perchè temeva per la sua incolumità. E' stato arrestato questa mattina dai poliziotti in un albergo del luogo. La sua cattura è avvenuta nell'ambito dell'operazione partita questa notte nel capoluogo campano. A carico di L. S. pendeva un ordinanza di custodia per associazione di stampo mafioso e detenzione di armi."
Non permetteremo che questo accada anche ai nostri coinquilini. Li proteggeremo fino alla morte. Omertà!
il capo
Camorra, 'scissionista' clan Lauro arrestato a Mirandola
Un arresto anche nel modenese. L.S., 37 anni, residente a Napoli, elemento di spicco della cosca 'scissionista' del clan Lauro, si era rifugiato a Mirandola con la famiglia perchè temeva per la sua incolumità. E' stato arrestato questa mattina dai poliziotti in un albergo del luogo. La sua cattura è avvenuta nell'ambito dell'operazione partita questa notte nel capoluogo campano. A carico di L. S. pendeva un ordinanza di custodia per associazione di stampo mafioso e detenzione di armi."
Non permetteremo che questo accada anche ai nostri coinquilini. Li proteggeremo fino alla morte. Omertà!
il capo
WHAT A SURPRISE!
Meglio che a Natale! oggi alle 3.15 p.m. ho aperto il vostro bellissimo pacco doni! e non solo sono tornata vicina alla mia macchinetta fotografica (di chi é quel paio di chiappe grigie?), ma per di piú ora nella fredda Inghilterra é arrivata una bellissima Melagrana, frutto preziosissimo ed eloquente, insieme ai principali mezzi di diffusione culturale dell'Italia contemporanea: La Domenica de il Sole 24Ore (con l'immancabile articolo della mia "amata" zia) e l'ultima novitá editoriale dell'ets, VIVIPISA...che se prima sarebbe sembrato solo un titolo ossimorico, o meglio una presa di giro, ora con il suo lungo elenco di eventi e spettacoli sembra descrivere una cittá fervente e in movimento...ma io dove ho abitato per 3 anni????
Grazie infinite per questa ventata di italianitá di cui avevo disperato bisogno, grazie per il vostro efficace tentativo di non farmi scordare i sapori e gli oggetti tipici del mio e vostro mondo...ma dell'involucro di un poster(?) feltrinelli che ci devo fare???
Infine vorrei puntualizzare il fatto che il capo oggi ha dimostrato tutta la sua determinazione e tutto il suo coraggio, decidendo di affrontare di prima mattina, di domenica oltretutto, nel lontanissimo aereoporto Galileo Galilei la mia famigerata e spietata sorella...che impavido! Rinnovo cosí il giuramento di eterna fedeltá al Magnanimo!
Grazie TEx
Grazie infinite per questa ventata di italianitá di cui avevo disperato bisogno, grazie per il vostro efficace tentativo di non farmi scordare i sapori e gli oggetti tipici del mio e vostro mondo...ma dell'involucro di un poster(?) feltrinelli che ci devo fare???
Infine vorrei puntualizzare il fatto che il capo oggi ha dimostrato tutta la sua determinazione e tutto il suo coraggio, decidendo di affrontare di prima mattina, di domenica oltretutto, nel lontanissimo aereoporto Galileo Galilei la mia famigerata e spietata sorella...che impavido! Rinnovo cosí il giuramento di eterna fedeltá al Magnanimo!
Grazie TEx
INTERVALLO dei ritrovamenti
sabato, dicembre 04, 2004
FINALMENTE ,dopo lunghe e sudatissime ricerche siamo riusciti a trovare le parole della canzone yiddish che da un po' di tempo è diventata la colonna sonora di questa casa "Kinder yorn"....nella speranza di poterla mettere sul blog in un futuro...
Kinderyorn, size kinderyorn
Eybik blaybt ir vakh in mayn zikorn;
Ven ikh trakht fun ayer tzayt,
Vert mir azoy bang un layd.
Oy, vi shnel bin ikh shoyn alt gevorn.
Nokh shteyt mir dos shtibl far di oygn,
Vu ikh bin geboyrn oygetzoygn
Oykh mayn vigl ze ikh dort,
Shteyt nokh oyf dem zelbn ort -
Vi a kholem is doz altz forfloygn.
Nokh ze ikh dikh, Feygele, du sheyne,
Nokh kush ikh di royte beklekh dayne,
Dayne oygn ful mit kheyn,
Dringen in mayn hartz arayn,
Kh'hob gemeynt, du vest amol zayn mayne.
Kinderyorn, kh'hob aykh ongevoyrn.
Mayn getraye mamen oykh farloyrn,
Fun der shtub nishto keyn flek,
Feygele iz oykh avek,
Oy vi shnel bin ikh shoyn alt gevorn.
[Years of childhood, forever you will remain with me.
Whenever I think of those years, I grow sad -
How quickly did I become old!
There stands the little houes where I was born, where I
played as a child.
There remains my cradle in which I slept.
All that is gone like a dream.
I can still see the pretty Feyegele.
I kissed her on her red cheeks,
and her eyes drew my heart to her.
I dreamt you would be mine.
Years of childhood, you are long gone.
My dear mother is gone for ever.
Feygele is no more, the house is gone long ago.
How quickly have I grown old!
I can still esee the pretty Feygele.
I kissed her on her red cheek]
IL CERCHIO.
venerdì, dicembre 03, 2004
Abbiamo trovato questo foglio sulla scrivania del vice-capo; lo ricopiamo pedissequamente, senza apportare variazione alcuna...
DA QUANDO MI SONO LAUREATO(23/11/2004):.....
1)otturazione del cesso per ben due volte
2)Furto bici di andrea
3)Furto bici Giulia Taddeo
4)Rottura del tubo della lavatrice
5)Tentativo kamikaze esplosivo della caldaia
6)Furto di portafogli di Dora/Giusy
7)Rassegna e pernottamento di De Bernardi
8)Rimproveri continui dei vicini
9)Rimprovero per aver rovinato irrimediabilmente le scale
10)Tessa ha dimenticato la "FOTOCAMERA" e maglia[l'elenco continua...]
11)Soggiorno del fratello Torquemada pazzo di Luca
12)Nicoletta ammalata
13)Dieci euro per togliere due maglie dell'orologio
TEORIA ACCREDITATA....dei due Antoni:
-Antonio Peciccia ha aperto il cerchio
-Antonio Quartulli ha chiuso il cerchio
SIAMO NELLA MERDA!!!!!!
SIAMO IN UN CERCHIO DI SFIGA!!!
Quali saranno le nostre prossime sventure[*nota dell'editore: PARLA PER TE!]
Io avrei qualche idea,ma preferisco non espormi...
-Chi sopravviverà[*nota dell'editore:...come sopra,certo che te le tiri!]?
-Chi potrà raccontare il prossimo futuro?
Viarigattieri chiede aiuto.
RICHIESTE SOLO LE PRATICHE PIU' MODERNE E AVANZATE DI ESORCISMO!
vabbè,chiudiamo un occhio per il sadomaso!!!
DA QUANDO MI SONO LAUREATO(23/11/2004):.....
1)otturazione del cesso per ben due volte
2)Furto bici di andrea
3)Furto bici Giulia Taddeo
4)Rottura del tubo della lavatrice
5)Tentativo kamikaze esplosivo della caldaia
6)Furto di portafogli di Dora/Giusy
7)Rassegna e pernottamento di De Bernardi
8)Rimproveri continui dei vicini
9)Rimprovero per aver rovinato irrimediabilmente le scale
10)Tessa ha dimenticato la "FOTOCAMERA" e maglia[l'elenco continua...]
11)Soggiorno del fratello Torquemada pazzo di Luca
12)Nicoletta ammalata
13)Dieci euro per togliere due maglie dell'orologio
TEORIA ACCREDITATA....dei due Antoni:
-Antonio Peciccia ha aperto il cerchio
-Antonio Quartulli ha chiuso il cerchio
SIAMO NELLA MERDA!!!!!!
SIAMO IN UN CERCHIO DI SFIGA!!!
Quali saranno le nostre prossime sventure[*nota dell'editore: PARLA PER TE!]
Io avrei qualche idea,ma preferisco non espormi...
-Chi sopravviverà[*nota dell'editore:...come sopra,certo che te le tiri!]?
-Chi potrà raccontare il prossimo futuro?
Viarigattieri chiede aiuto.
RICHIESTE SOLO LE PRATICHE PIU' MODERNE E AVANZATE DI ESORCISMO!
vabbè,chiudiamo un occhio per il sadomaso!!!
COSI'..........
Cantando fuggo a Buenos Aires.......con i soldi dell'affitto....siete tutti invitati a casa mia...non so ancora bene dove sarà ma sicuramente ci saranno da salire molti scalini rigorosamente rivestiti di pietra serena maculata d'olio...
Fuggo col sorriso e qualche straccio addosso,così un po'alla De Bernardi...
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire
Toi qui me parles d'elle
Et toi qui me dis tout
Ô, toi,
Que nous dansions ensemble
Toi qui me parlais d'elle
D'elle qui te chantait
Toi qui me parles d'elle
De son nom oublié
De son corps, de mon corps
De cet amour-là
De cet amour mort
Chanson,
De ma terre lointaine
Toi qui parleras d'elle
Maintenant disparue
Toi qui me parles d'elle
De son corps effacé
De ses nuits, de nos nuits
De ce désir là
De ce désir mort
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire
Toi qui me parles d'elle
Et toi qui me dis tout
Et toi qui me dis tout
il poliglotta
Fuggo col sorriso e qualche straccio addosso,così un po'alla De Bernardi...
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire
Toi qui me parles d'elle
Et toi qui me dis tout
Ô, toi,
Que nous dansions ensemble
Toi qui me parlais d'elle
D'elle qui te chantait
Toi qui me parles d'elle
De son nom oublié
De son corps, de mon corps
De cet amour-là
De cet amour mort
Chanson,
De ma terre lointaine
Toi qui parleras d'elle
Maintenant disparue
Toi qui me parles d'elle
De son corps effacé
De ses nuits, de nos nuits
De ce désir là
De ce désir mort
Chanson,
Toi qui ne veux rien dire
Toi qui me parles d'elle
Et toi qui me dis tout
Et toi qui me dis tout
il poliglotta
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