Exit

lunedì, ottobre 31, 2011


Benvenuto al capolinea, caro il mio contrattista a progetto. Così pensavo, riferendomi al (professionalmente parlando) vecchio me stesso, mentre lasciavo la Cattedrale di vetro e acciaio un venerdì sera di metà ottobre. In servizio fino all’ultimo e uscita per ultimo. Quasi dovessi chiudere senza altri testimoni tre anni vissuti intensamente, e pericolosamente. Vissuti un po’ al margine del Potere. Osservato abbastanza vicino da restarne segnato ma non così tanto da esserne coinvolto in prima persona.

È un po’ la condanna/fortuna di chi ha un co.co.pro.: ti fanno lavorare come un mulo, con un sacco di responsabilità che manco un dirigente, ma poi, per fortuna, sei sufficientemente invisibile da non riportare marchi sulla pelle. Un giorno sei qui, domani basta, hai finito. La mia condizione nella Cattedrale era piuttosto anonima, in fondo: il mio indirizzo mail era una parola neutra, seguita da un numero. Se ci fosse stato il mio nome, nella casella mail, voleva dire che esistevo a tutti gli effetti: e questo, diciamocelo, non era consentito.

E restando in materia di edifici ecclesiastici, debbo constatare ironicamente che la mia nuova avventura comincia dalle finestre a feritoia di un Monastero… Ma questa è ancora un’altra storia. Alla prossima.

Comments

7 Responses to “Exit”
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capo ha detto...

che in termini prosaici qualcuno riassumerebbe dicendo: "dalla padella alla brace".

aspettiamo le succulente braciole di maiale!

31/10/11, 17:01
Happy ha detto...

forse... chissà...

31/10/11, 17:29
neomi ha detto...

dai dai dai!

01/11/11, 15:15
Anonimo ha detto...

l'unico edificio ecclesiastico che illumina è quello che brucia. e tu, da dentro, hai delle opportunità che neanche un dirigente.

02/11/11, 12:52
Happy ha detto...

ma qui si tratta di false percezioni: ciò che nomino come edificio ecclesiastico non è altro che una manifestazione monumentale del potere. sul nesso metaforico tra potere ed ecclesia, poi, potremmo star qui a menarcela fino a notte tarda...

02/11/11, 17:51
Happy ha detto...

e soprattutto: perché mai dovrei dare alle fiamme il mio nuovo posto di lavoro??

02/11/11, 17:54
capo ha detto...

dai happy, qui lo puoi dire serenamente che il tuo primo pensiero dopo aver visto il contratto a tempo indeterminato è stato "ah che bello, ora finalmente potrò dare fuoco al mio posto di lavoro"! Molto lanziano come pensiero

02/11/11, 20:01