Nel suo diario di lavorazione di Fitzcarraldo, Herzog racconta a un certo punto di una storia palermitana di cui non avevo mai sentito parlare: e mi chiedo se qualcuno dei palermitani che frequenta questo blog la conosca invece come storia nota, raccontata e riraccontata da amici, parenti e affini. Io non avrei mai pensato di trovare in un libro come questo (distantissimo, in tutti i sensi) una storiellina su Palermo, per di più così curiosa, e sono tanto contento di averla scoperta quanto dispiaciuto di non averla conosciuta sin da prima. Ad ogni modo, la riporto.
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Santa Maria de Nieva, 14 ottobre '79
Vista dal cielo, la foresta vergine si increspa sotto di me, apparentemente pacifica, ma è solo un'illusione, perché la natura nella sua essenza più intima non è mai pacifica. Perfino quando viene snaturata, quando viene addomesticata, si ritorce contro i domatori e li degrada ad animali domestici, a rosei porcellini che si sciolgono in padella come strutto. A questo proposito mi torna in mente l'immagine, la grande metafora, di cui avevo sentito parlare, del maiale che era caduto in un pozzetto di scolo nel mercato di Palermo: vi era rimasto per due anni e aveva continuato a crescere , sopravvivendo grazie ai rifiuti che la gente gettava nel pozzo, e quando lo avevano tirato fuori - aveva finito per intasare lo scarico - era quasi bianco, grasso, e aveva assunto la forma del pozzo. Era diventato una larva monumentale e bianchiccia, una figura quadrangolare, cubiforme e gelatinosa, un enorme pezzo di lardo, in grado di muovere solo la bocca per mangiare, mentre le zampe si erano atrofizzate ed erano state inglobate dal ventre adiposo.
p.s.: le storie, i racconti, le leggende, prescindono da ogni riferimento all'attualità, com'è noto. sarebbe quantomeno riduttivo. chiunque ci riveda analogie con o metafore di qualcos'altro è il solo responsabile di tale accostamento, e se ne assume ogni responsabilità, soprattutto rispetto alla propria fantasia.
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p.s.: le storie, i racconti, le leggende, prescindono da ogni riferimento all'attualità, com'è noto. sarebbe quantomeno riduttivo. chiunque ci riveda analogie con o metafore di qualcos'altro è il solo responsabile di tale accostamento, e se ne assume ogni responsabilità, soprattutto rispetto alla propria fantasia.
Comments
6 Responses to “il maiale nel pozzo”
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il commento non c'entra col post, ma ho incontrato tanti rigattieri a parigi!
31/03/09, 00:00e noi ora siamo a parigi! è incredibile a volte le coincidenze... ma non possiamo vedere il tuo profilo, che peccato
31/03/09, 00:25non so, forse non ho il profilo. sono come uno di quei soldati di carta marca stella da ritagliare e incollare sul cartoncino (anche hugo pratt ne disegnava a inizio carriera)ma di fronte mi conoscete: sono federico, ho incontrato la ribelle e d.f. alla caffetteria della bnf!
31/03/09, 10:56éro stato preso da un rigurgito pisano...
31/03/09, 10:58...ma si sa se se lo sono mangiato?
31/03/09, 11:22Chi gettò il maiale nel pozzo, chi lo gettòòòò...
05/04/09, 12:19Posta un commento