Mission:Impossible ---> A(merican)DSL

mercoledì, novembre 19, 2008

L'insonnia è una brutta bestia e, si sa, colpisce a tradimento: vai a letto dopo una giornata passata a leggere un epistemologo francese in francese, a mangiare cose inauditamente pesanti, e ti dai il colpo di grazia, pensi, leggendo una cinquantina di pagine di Fruttero e Lucentini - che sì, sono bravissimi eh, proprio fa piacere leggerli... però insomma, tutto 'sto indagare, tutto 'sto cercare la volkswagen verde e il foratore di ceri ti metteranno un po' di stanchezza addosso, no? Per l'appunto, ti infili sotto le coperte con gli occhi pesantissimi, il sonno già bello impastato coi tuoi pensieri, sicuro che per addormentarti ti ci vorrà un attimo, neanche il tempo di uno sbadiglio... e gli sbadigli diventano due, poi tre, poi quattro... il quinto si confonde già con uno sbuffo, e si può dire che, a quel punto, sei già fregato!


Lo so, non dovrei lamentarmi tanto. Ognuno di noi ha vissuto uno di questi momenti, e ognuno di noi ha il suo modo per superarli. Io, in genere, sviaggio su internet, alla ricerca di quelle cose inutili (l'ultimo video di Tiziano Ferro, quella vecchia canzone di Nina Simone, la notizia di una che vuole trasformare il suo occhio finto in una webcam...) che tanto piacciono a me! Purtroppo, però, non ho internet a casa, e quindi, purtroppo per voi, l'unico modo che ho per superare l'insonnia odierna è mettermi a raccontarvi per filo e per segno la storia - talvolta noiosa, talvolta affascinante, ma più spesso noiosa - del perché io sia rimasto senza internet per superare l'insonnia.


Tutto comincia in un non troppo luminoso 22 settembre, quando Sisì (io), deciso a non farsi scoraggiare dalle già mille disavventure che gli sono capitate dopo solo 10 giorni dal suo arrivo (tipo le pete d'ilfe, per intenderci) va in un negozio della AT&T - il maggior provider di servizi telefonici e adsl ameri'ano - deciso ad ottenere almeno una delle cose che la Grande Stronza - namely Rachel - gli ha tolto negandogli la casa: internet! E Sisì (sempre io) va in un ufficio, non chiama un call center, perché Sisì (ancora io... e non fatemelo dire più!) non vuole errori, non vuole casini, e nell'ufficio sa di capire e di potersi far capire meglio.

Mamma mia, che ingenuo Sisì.

Quando arriva lì si trova di fronte una ragazza bellissima, tale Keysha, che lo accoglie con la sua pelle nerissima, i suoi denti bianchissimi e le sue unghie lunghissime e di tutti i colori dell'arcobaleno. Con grande stupore di Sisì, Keysha chiama il call center. Nonostante tutto, infatti, bisogna passare dal call center. E vabbè, penso io (cioè Sisì), almeno ci sarà un intermediario... Keysha chiede il mio passaporto, dà i miei dati alla tipa del call center, mi ciucciano 100 $ di cauzione dalla carta e mi rilasciano una ricevuta che assicura l'attivazione del mio abbonamento per la settimana successiva. Torno a casa tutto contento, pensando di aver finalmente risolto un problema, e senza immaginare che, in realtà, la sciagura incombe, proprio lì, sopra la mia testa. Comincio a capacitarmi di cosa sta succedendo solo quando, qualche ora dopo, riprendo in mano la ricevuta e leggo che... che... secondo la adorabile Keysha il mio nome non è Sisì, ma FLORENCE CARLO!


Attimo di smarrimento. Breve - ma intensa - crisi di identità. Poi la certezza: l'adorabile Keysha ha confuso il mio nome con il nome della città dove io ho ottenuto il visto, e il mio nome con il mio cognome.

Penso: mai fidarsi delle belle ragazze, MAI!

Ma no, Sisì, ma che dici! Non starai esagerando? Non te la starai prendendo un po' troppo per una cosa da niente?! Sarà sicuramente una cosa semplice da risolvere, una cosa che capita tutti i giorni in un posto dove ti fanno i contratti senza farti firmare nulla, neanche un post-it. Torno da Keysha che, nuovamente adorabile, mi rassicura, dicendomi che la cosa è semplice: basta richiamare il call center! Cosa che lei fa immediatamente, spedendomi a casa per evitarmi un'inutile attesa, richiamandomi dopo mezz'ora e dicendomi che è tutto appostissimo, il nome ora è quello giusto.


Una settimana dopo ricevo una lettera dalla AT&T. Naturalmente, il nome sulla lettera è Florence Carlo.


La lettera mi dice che l'indomani riceverò un pacchetto di installazione. E io penso: ma sì, chi se ne frega del nome, a me basta che mi arrivi il pacchetto! Lo aspetto tutto il giorno. Non arriva. Sono così sconvolto che dimentico - giuro, DIMENTICO - di andare a prendere la mia amica Carlita all'aeroporto (lei, giungendo dal messico, mi aspetta fino a mezzanotte, circondata da 1000 valigie, con degli stivali texani ai piedi e un sombrero in testa. Non so come mai, ma ancora mi rivolge la parola). L'attesa (la mia, non quella di Carlita) continua: due, tre, quattro giorni... al quinto, comincio a essere piuttosto nervoso. Smetto di condifare nell'idea che un intermediario possa aiutare, e chiamo il call center da solo, sperando di ottenerne qualcosa di più. Scopro che, in realtà, il mio kit di installazione non è mai partito, dato che Keysha si era dimenticata di ordinarne uno... così come, d'altra parte, si era dimenticata di avvisarmi del fatto che avrei dovuto comprare un modem! Ma se io, chiedo alla tipa del call center, mi compro un modem, poi internet lo posso usare? CERTO, CI MANCHEREBBE, grida lei, convincentissima e felicissima di sbolognarmi, dall'altra parte del telefono... e io ci credo, imbecille che sono!! Compro un modem di seconda mano (20 $), lo attacco alla rete, ma non funziona. E non funziona perché ho bisogno di un account. Richiamo il call center e chiedo l'account. Si rifiutano di darmelo, perché, dicono, non possono dare a me qualcosa che spetterebbe di diritto a Florence Carlo.

Cerco di spiegare che Florence Carlo non esiste e quindi non ha nessun diritto, mentre io sì!

Ma che volete? L'evidenza di un computer che dice Florence Carlo è difficile da smentire. Tant'è che pochi giorni dopo ricevo addirittura una bolletta: 40 $ per il primo mese di servizio. Eccheccazzo, questo è troppo! Chiamo e chiedo di annullare l'ordine. Per uno strano scherzo del destino, me lo fanno fare. Io chiedo come fare per non pagare la bolletta e avere indietro i soldi della cauzione che, ricordo, erano riusciti a ciucciarmi dalla carta nonostante il nome fosse sbagliato (quante cose sanno fare, 'sti ameri'ani). Per la cauzione no problem, mi dicono, mi faranno un assegno. Ma per la bolletta... beh, quella, mi dicono, la devo pagare.


Come?

Scusa?!

No, temo di non aver sentito bene... la devo pagare? E perché la devo pagare?!


"Ma come perché? Perché Florence Carlo E' TUA MOGLIE!".


Smarrimento.

Sbigottimento.

Nuova crisi di identità.

Ma io non ero single?!

Rimango 5 minuti a convincere l'operatrice - e anche un po' me stesso - che no, dio santo, non sono sposato, Florence Carlo proprio non esiste. Ma non la convinco.


A questo punto, decido di ritornare al negozio. Prima di tutto, scopro che di Keysha non c'è più traccia. Trasferita in un altro negozio. Parlo con un'altra commessa, che mi rassicura sul fatto che riceverò un assegno e non dovrò pagare alcuna bolletta.


L'assegno arriva.

A nome di Florence Carlo, naturalmente.


Ritorno al negozio. sono stremato, voglio solo che mi diano i miei stramaledetti soldi, come può essere così complicato? Richiamano il call center. E qui, la beffa finale: mi passano l'operatrice che mi dice che non mi cambieranno il nome sull'assegno perché NON SI FIDANO DI ME! Ho chiamato troppe volte (MA NO?!) e la mia versione suona falsa perché, mi dice, è più semplice pensare che, in realtà, Florence Carlo sia mia moglie (che io lo neghi non ha alcuna importanza) e che io voglia un altroassegno per poterli incassare entrambi.


Insomma, il truffatore sono io.

O forse è Florence Carlo. Non lo so più. E sono - finalmente - troppo stanco per decidermi, quindi vado a letto, sperando di riuscire a prendere sonno dopo avervi raccontato questa esperienza da incubo.

Comments

29 Responses to “Mission:Impossible ---> A(merican)DSL”
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Anonimo ha detto...

io propongo a questo punto di non negare più l'esistenza di florence carlo ma di darle più conistenza, che ne so...una rapina in una di quelle belle banche americane, così no solo vivi il brivido da fil americano ma puoi anche pagarti la bolletta.

19/11/08, 10:29
Il fu oca ha detto...

E com'è questa florence? Simpatica? Ha fatto la cheerleader? Le hai chiesto come mai si chiama cosi'? forse è stata concepita a Firenze? e dove ha fatto il college? ha mai votato repubblicano?

19/11/08, 10:49
nw ha detto...

ah! l'american dream...

19/11/08, 12:37
Anonimo ha detto...

Hi,
I'm Florence Carlo. I'm 62 and I live in Kearny, NJ.
It just happened to me to google myself and found out you're writing something about me in this site.
Unfortunately I don't speak italian.
Can you tell me what this all is about?

Best regards,
Florence

19/11/08, 12:50
nw ha detto...

...tutto ciò, mi suggeriscono, fornirebbe l'occasione per l'ennesimo ribattezzo del nostro sardo preferito:
Carlo, Count of Florence..

19/11/08, 14:18
Anonimo ha detto...

DITEMI CHE E' VERO, E CHE QUEL COMMENTO DI FLORENCE CARLO E' VERAMENTE DI FLORENCE CARLO CHE SI E' CERCATO SU GOOGLE.
DITEMI CHE E' VERO!

19/11/08, 14:44
Anonimo ha detto...

e comunque è una storia bellissima, bravo sisì!

19/11/08, 14:48
Anonimo ha detto...

penso che nemmeno un baco nel cervello di kafka avrebbe potuto pensare una storia così assurda...
ciao contu of florence!
amicàni

19/11/08, 16:32
Anonimo ha detto...

So che sembra una storia folle, ma è tutto vero.
Nei suoi primi difficili giorni chicaghesi ciccì ha veramente sposato una tipa di origine portoricana del new Jersey di nome Florence Carlo. Poi lei lo ha abbandonato (o lui l'ha fatta sparire, di CPD sta cercando di fare chiarezza sull'avvenuto), e lui ha cominciato a dire che Florence non era mai esistita, che il contratto era falso, che le bollette arrivavano a nome falso, che la più grande azienda americana di cellulari si inventava persone immaginarie a cui mandava assegni da cento sacchi. Nega tutto, pur di non accettare il fatto di essersi sposato con Florence.
Attenzione, dunque: ciccì è in forte stato di alterazione mentale (come testimonia il post, non dorme da giorni); vi prego di aiutarci a recuperarlo. Ho paura

19/11/08, 17:09
Anonimo ha detto...

PER CHARLIE.
Tu che puoi tutto (e il tuo blogghe lo testimonia anche oggi), non potresti togliere la malefica canzone dal post sull'onda, e metterla facoltativa?

Se lo fai magari ciccì ti ringrazia spedendoti un dito, o magari perfino un orecchio, di Florence.

Denghiu

19/11/08, 17:11
si-culo ha detto...

Sìsì...

QUERELALI TUTTIIIIIII!!!

Se il contratto l'hanno stipulato a Florence Carlo, allora AT&T ti ha puppato il soldi dalla carta di credito.
E' o non è furto?

Ah, io cmq la canzone non la sento, mah...

(adesso ho capito perché ci sono un casino di avvocati negli States; e Keysha lavora per uno studio, dài, è evidente)

Dear Florence Carlo,
apparently AT&T is improperly using your name and surname to steal (sort of...) money to the guy who wrote the article.
Maybe you lost your ID papers recently so that someone else can use your datas and identity.

(tante volte ripassasse, era carino rispondere; Capo, hai controllato la geolocalizzazione o l'ora del commento? Giusto per capire se è nw che non ha un cazzo da fare)

19/11/08, 20:23
Anonimo ha detto...

Hai fatto bene a risponderle, a quanto mi risulta finora è tutto vero. Certo c'è una stranezza connessa alla cronogeolocalizzazione del commento: ma forse è il caso di parlarne in un post apposito. c'è da indagare insomma sull'identità di questa florence carlo: a meno che non sia lei stessa a darci qualche spiegazione. non vorrei creare allarmismi ma temo che dietro questo fatto ci siano cose più grosse di noi. Solo un esempio: credete veramente che giusto giusto, neanche 3 ore dopo aver pubblicato il post, florence carlo si cerca su google e scrive un commento su questo blog? facciamo attenzione ragazzi, e aumm' aumm'

19/11/08, 22:12
Anonimo ha detto...

Primo: se dovessi querelare qualcuno querelerei (scioglilingua) Ilfe, che come al solito sfrutta i luoghi comuni (nel caso specifico: i sardi che fanno sparire la gente e comparire pezzi d'orecchi) per offendere malamente le persone (nel caso specifico: me).

Secondo: è possibile che io scriva un post per dimostrare la sequela di follie che scaturisce dalla solo possibilità dell'esistenza di Florence Carlo, e voi continuiate non solo ad arrovellarvici sopra, ma addirittura gli/le rispondete?!

Speravo che almeno voi avreste capito, e invece mi ritrovo sempre più incompreso.

19/11/08, 23:00
Anonimo ha detto...

Forse Florence Carlo cerca se stessa su google con frenetica costanza. Lo farei anch'io se ci fossero in ballo cento dollari.
Comunque io consiglierei a Sisi di tornare ANCORA UNA VOLTA al negozio, mostrargli un certificato di decesso di sua moglie Florence e dichiararsi l'unico affranto erede della famiglia Carlo.
A quel punto la sua storia diventerebbe finalmente credibile e potrebbe intascarsi soldi che la signora Carlo ancora pensa di rintracciare sul web.
Baci &
Good Luck

19/11/08, 23:09
si-culo ha detto...

Gente, non so voi, ma sei io cerco Florence Carlo su google mi spuntano prima un sito di cappelli e poi quello di viarigattieri.

E se io fossi Florence Carlo non mi piacerebbe condividere il nome con un Panama, magari uno di quelli che finisce sulla testa di Amoroso a coronare i suoi completi estivi di lino color coloniale.

Soprattutto, capisco che l'ameri'ani so' strani forte... ma Florence che cazzo di nome è?

20/11/08, 00:39
nw ha detto...

in effetti no, non sono stata io, che in questo periodo ho benaltro da fare che fingermi la defunta moglie senza un dito (o un orecchio) del Contu di Florence.
anyway, Sissì, Prince of Coccò, Contu of Florence: segui il consiglio charliero e sfrutta l'occhésgion.
Indossa una parrucca bionda, metti due tette finte (una quarta, che non è trescicc, ma distrae le guardie..) e rapina una banca.
Se ti catturano, puoi fingerti pazzo ed accusare la AT&T di averti causato una crisi d'identità. Seguirà un processo à la "Law&Order" e verrai riconosciuto vittima del sistema, pienamente riabilitato e risarcito....
o forse no...
chissà..........

20/11/08, 12:11
Anonimo ha detto...

Hi,
I see you are still writing something about me. I find it quite alarming. I also see you read english. Can you please translate what you wrote?
That's how an automatic, online translation may sound like:
"I resume in hand the receipt and I read that… that… according to the adorabile Keysha my name is not Sisì, but FLORENCE CARL!
Moment of loss. Short - but intense - crisis of identity. Then the certainty: the adorabile Keysha has confused my name with the name of the city where I have obtained the approval, and my name with my last name"
(this was the understandable part)
My privacy is very important to me.
As far as I can understand, AT&T is accidentally using my datas instead of the author's.
Online translators are quite messy, but I understand I was supposed to receive a 100$ check (which I didn't) on behalf of this Carlo Sisi, who lives in Florence and received a 40$ bill on my behalf instead.
Hence I don't understand the Mexico part and what happened exactly. Here it says I'm this Carlo Sisi's "moglie". Can you tell me what is "moglie"?

They refuse to give it to me, because, say, they cannot give me something that would be up of right to Florence Carl.
I try to explain that Florence Carl does not exist and therefore she does not have no right, while I yes!
But that you want? The evidence of a computer that says Florence Carl is difficult to refute. Tant'è that little days after I receive one quite bill: 40 $ for the first month of service. Eccheccazzo, this is too much! I call and I ask to cancel the order. For a strange joke of the destiny, they make to make me. I ask like making in order not to pay the bill and possession behind the moneies of the bail that, memory, were resolutions to ciucciarmi from the paper although the name was mistaken (how many things knows to make, 'sti ameri'ani). For the bail not problem, they say, they will make a check me to me. But for the bill… beh, that one, says to me, must pay.
How?
Excuse!
Not, I fear not to have felt well… I must pay? And because I must pay!
“But like because? Because Florence Carl E' YOUR MOGLIE! “.
Loss.
Sbigottimento.
New crisis of identity."

I would like to be reassured that nothing bad is going on. I see there is a misunderstanding involving my phone company and someone living between Florence, US and Mexico and that he has received my phone bill.
As far as I am concerned, I DID NOT lost my ID papers - as you call them - and I always pay my bills.
I'm sorry if AT&T is stealing some money. I'm sure they will give them back to you.

Best regards,
Florence Carlo

21/11/08, 14:04
Anonimo ha detto...

Dear Ms Carlo,

we regret to inform you that you probably have fallen into something you shouldn’t have read.

This a secret mission, and you’re ruining it with your interference, causing some problems to our undercover secret agent, who took a false name to accomplish his duty in the name of our country.

Now please: for your own safety, do forget anything about our website, destroy any possible evidence, and go on with your life as before.

This is not just an advice.

This is an order!

21/11/08, 17:04
Anonimo ha detto...

Burn After Reading

21/11/08, 21:58
Anonimo ha detto...

I don't know who you are, but this is upsetting.
I've just asked what is going on. And I've been polite and respectful. Therefore I expect the same.
I'd like to think yours is a work of fiction; it seems absurd to me, but I couldn't make out what you actually wrote.
Apparently I'm writer Carlo Sisi's wife (that is "moglie", isn't it?) and this is evidently absurd. Or, to better say, AT&T says so.
Still, it is definitely unclear whether AT&T actually says so or if this is just what you think. First you tell me that they are using my identity, then you mock me with this "Center of Investighescions of Americans" and CCIA (you are not fooling anyone).
Since money and bills are (apparently) involved I kindly ask you once again to be clear: is something wrong going on or not? Is there a problem that ought to be solved or not?
If not, why are you using my name?

Hope to read clear answers soon,
Mrs Florence Carlo

22/11/08, 02:56
Anonimo ha detto...

it's very easy, ms. Florence.

do you know what's the meaning of HOMONYMY?!?!

22/11/08, 08:36
si-culo ha detto...

...che delirio. È anche impazzita nw o chi per lei (chi è il center of invest. of Am.?)

Certo, se il Capo non si fosse fatto prendere dal trip forse potevamo dire a questa qui che è un caso di omonimia e fine. O chiudere lo scherzo - che non so voi ma appassiona fino a un certo punto; certo, il Capo ne parla con entusiasmo contagioso. Ieri sono andato a trovarlo in mediateca e poi ho fatto la strada fino a casa pensando a come verificare l'identità di fc. Poi quando ho rischiato di diventare una decalcomania su fondo stradale in Piazza Guerrazzi ho capito che mi stavo alienando.
Capo, se morivo era colpa tua.

22/11/08, 10:08
Anonimo ha detto...

Dear Ms Carlo, you beg us to be honest and tell you the truth about this piece of blog which is apparently about you.
Wel, why not..but first we have to be sure that you are who you do pretend to be.
You surely understand that.
So, now, would you mind telling us why you were first pretending you attended schools in Kearny and thereafter you changed your classmates.com profile into StMarySomething, Middletown? is there anything you're hiding from us we should know?
things such as why you do write in a sort of macaronic AmEn which is evidence enough to us that you're not an American at all, by no means!
looking forward to your answer
yours sincerely
PTB

22/11/08, 11:36
si-culo ha detto...

Dear Mrs Carlo,
some of those who are writing their comments here are probably mocking you. I'm sorry. It's simply that all this is as absurd for us as it is to you. When something strange happens here, we usually laugh at it.
Anyway, I can reassure (?) you: nothing bad is happening. Just few misunderstandings amplified (?) by this homonymy.
We don't know any "Carlo Sisi". Though Carlo is the name of the author, Sisi is just his nickname (in fact it is "Sisì", with a stress on the second "i", as you may read CC, which are his name and surname first letters).
Therefore *you should not worry*. I understand you feel upset, both because of these coincidences and some reactions/comments. You should not feel this way, there is no reason.
To sum up the story, CC (or Sisì) is having trouble with AT&T and he posted a hilarious account of the facts. Clearly no automatic translator can translate hilarity. His troubles are not of your personal concern, though we appreciate your willingness in solving them.
The whole point is that you are not personally involved nor are your datas. To better put it: there is no will nor mind scheming or plotting behind the scenes; no one stole your identity. It is just a mere coincidence. AT&T is not claiming anything about you, i.e. about your persona. They accidentally put together two words which make sense only to you and, in a way, individuate you. But, still, you are by no means involved: any other biographical data does not coincide. "Our" Florence Carlo - or AT&T's erroneous creationg - is about 27 years old.
I'd say this should wipe away any doubt and axiety this chaotic situation may have arisen in you.

22/11/08, 12:56
Via Rigattieri ha detto...

what a nice guy, this si-culo...

22/11/08, 13:03
Anonimo ha detto...

Dear Via Rigattieri,
Dear si-culo,
Dear CIA,
Dear nw,
Dear charlie,
Dear Françoie,
Dear Mr. Sisi,
Dear capo,
Dear you all,

it was nice to play this game. In a way I really enjoyed it. I love multiple-web-personality chaos.
Hope to see you soon again.

Game is never over.

22/11/08, 13:54
Via Rigattieri ha detto...

wait! wait!

WHO YOU REALLY ARE, FLORENCE CARLO?!?!?!?!

22/11/08, 14:09
nw ha detto...

...as for me, i don't give a fuck about that...

22/11/08, 14:49
Anonimo ha detto...

SCEIM ON IU! OL OF IU!!!

22/11/08, 19:06