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TFA sostegno

martedì, dicembre 17, 2013


Gent.ma Ministra Carrozza,

presto saranno aperte le iscrizioni al nuovo TFA per il sostegno. Dal momento che ho conseguito l'abilitazione al TFA ordinario l'estate scorsa, e che solo in seguito il Ministero ha attivato i corsi del PAS – motivo per cui mi sento di aver buttato tempo e soldi, oltre ad essere stato impegnato in un percorso sul cui valore e sulla cui spendibilità lavorativa mi piacerebbe che il Ministero ci rendesse edotti, visto che le graduatorie non sono state aggiornate – mi piacerebbe sapere, prima di rifare lo stesso errore (e cioè: pagare la tassa d'iscrizione a un esame, prepararmi per l'esame, pagare le tasse nel caso in cui lo passassi, frequentare il corso), se avete intenzione di far ottenere a migliaia di persone la mia stessa abilitazione ma senza alcun esame, nel qual caso conserverei i soldi e il tempo per fare altro, tipo imparare un mestiere. (Ah già, perché magari dovreste anche interrogarvi sulla qualità dei corsi di abilitazione, su "chi abilita gli abilitandi", insomma, invece di affidarvi acriticamente ai primi che passano solo perché "li gestisce l'Università": sarà certamente a conoscenza del fatto che alcuni miei colleghi che non hanno passato l'esame di accesso ho poi avuto modo di ritrovarli a "formarmi" per l'insegnamento).

Ad ogni modo l'Università di Palermo, per sedare immediatamente ogni mia tentazione, ha colto subito l'opportunità di questo nuovo percorso di formazione per aumentare la tassa d'iscrizione all'esame da 100 a 150€, e le tasse da 2600€ a 3500€. Rendendomi più chiaro, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la selezione che state facendo è basata esclusivamente sul censo. Abbiate almeno la decenza di non parlare di merito.

 Cordiali saluti,

i rigattieri, per tanti altri

TFA

martedì, luglio 31, 2012



Un giorno forse si parlerà di questo concorso come di uno dei più famigerati della storia: "ti ricordi quando...", e noi potremo dire che c'eravamo. Effettivamente, ridotta all'osso, la cosa si direbbe comica se non fosse perversa: a 5 anni dall'ultimo concorso per la SSIS (2007, mancato per un soffio perché ci laureammo un paio di settimane dopo) parte questo Tirocinio Formativo Attivo, con una selezione fatta su migliaia di candidati in tutta Italia che a) hanno resistito in questi anni facendo qualcos'altro, o meglio non trovando altro da fare oggi si ritrovano a provare questo concorso; b) non hanno di meglio da fare che pagare 100 euro per provare questo concorso; c) pensano che se gli va bene possono avere un'abilitazione che gli permetterà, se gli va bene, di provare un concorso a cattedra che si dice verrà bandito presto e che, se gli va bene, darà loro una cattedra. Più o meno nel 2020, ma tanto siamo giovani. 
Però il TFA, si sa ma questo post è per la storia, oltre che costare 100 euro per provare l'esame (e magari qualche settimana o mese di studio dedicato solo a questo), nel caso in cui si vince costa dai 2500 ai 3000 euro di tasse, a seconda delle università. Per questo se ne parla come di "abilitazione a pagamento", uno dei punti più bassi toccati nella storia della formazione italiana - e in quanto tale come potevamo perdercelo? 
La selezione consta di tre prove: un quizzone, che in alcune classi ha fatto strage dei candidati (con domande indegne anche solo di essere pensate, come l'ormai classica su Amafinio, seguace di Epicuro mai nominato nella storia della filosofia di Abbagnano), ma che è di per sé un sistema curioso - ormai tristemente invalso. e mai seriamente contestato - per selezionare i futuri docenti della scuola pubblica; una prova scritta, e una prova orale. Ora si dà il caso che i rigattieri abbiano provato uno dei quizzoni più umani di questa triste esperienza, e che dunque a occhio e croce dovrebbero continuare il percorso e accedere alla seconda prova. 
Il che è la prova più evidente della totale inadeguatezza di questo sistema a selezionare in base a un barlume di criterio il futuro corpo di classe docente del bel paese.