2011

sabato, dicembre 31, 2011

 

Signori.
Chi vi parla è lo spread.
Lo sappiamo, quest'anno non ha colmato le vostre aspettative.
Molti di voi sono arrabbiati. Infuriati, persino.
Così è stato, che altro dire. Possiamo solo impegnarci perché le cose migliorino.
L'anno prossimo andrà meglio. Lo sappiamo.
Qualcuno dice che sarà l'anno della fine del mondo.
Altri dicono che sarà l'anno della crisi globale, molto peggio di questa.
Io penso che sarà l'anno in cui getteremo basi importanti per il futuro.
Non credo che sarà l'anno del riconoscimento economico.
No, non lo credo.
Credo però che sarà l'anno del lavoro, e l'anno del lavoro lascia ben sperare per l'anno dopo.
O per quello dopo. O per quello dopo ancora.
Così è, non abbiamo molto altro se non le nostre forze.
Trattasi di sfruttarle.
Voi cosa pensate di questo e di quello nuovo?
Questo 2012 ci porterà lontano?

Comments

7 Responses to “2011”
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neomi ha detto...

lontano, sì...in culo al mondo...

01/01/12, 17:09
neomi ha detto...

[ps: buonannobimbi!]

01/01/12, 17:09
Ciccì ha detto...

"tra volti di pietra, tra strade di fango
cercando la luna, cercando..."

Felice 2012, amici!

02/01/12, 10:14
Happy ha detto...

ci dicono da anni che l'anno prossimo sarà un anno difficile. e in effetti, siamo scesi puntualmente sempre più in basso. tuttavia, sono seriamente convinto che occorra separare sempre il sistema dal destino personale: anche per conservare una minima parvenza di libertà (di movimento, e non). certo, per le grandi imprese dei Rigattieri non ci sarà mai un anno facile, in discesa, che renda tutto più semplice: dovremo scalare, scalare sempre di più... anche se, ne convengo, ogni tanto un colpo di culo non farebbe schifo...

02/01/12, 15:42
Anonimo ha detto...

io sarei contrario, contrarissimo, a parlare di spread e, al contempo, vedere queste immagini, contrario, contrarissimo - ma lo so che l'insigne scrittore marcello cofino già dirà di come sono reazionario, reazionarissimo. Io me ne frego però, me ne freghissimo. È come mangiare la pizza con l'uovo sodo, la polenta con il castelmagno, le vongole con il maiale, cofino le mangeresti? Naturalmente faccio questi esempi per far capire a cofino. Se dovessi parlare a pg, per dire, direi che è come bere il barolo mangiando un'insalata di carciofi

04/01/12, 21:45
mc ha detto...

l'insigne scrittore (che manco ha scritto sto post, porello) registra gli attacchi gratuiti, e glissa, da signore qual è.

ma voi, illustri barolisti, freghissimatevene pure.

07/01/12, 11:27
Anonimo ha detto...

explicit: sento dire che lo scrittore marcello se l'è presa, per quella che il povero pg intendeva come uno scherzo scherzosissimo - figuratevi in po' se io non metterei insieme béla tarr e il capitalismo...
non pensavo nemmeno che marcello fosse l'autore del post, lo chiamavo in causa solo perché spesso m'apostrofò di reazionario quando un tempo, un tempo, dissi forse non scherzosamente cose simili a questa. E perché, come mostra l'esperienza, s'intende di cibo com'io di vino (nel senso che come io me la bevo lui se la magna).
Per esse precisi, dico
pg

12/01/12, 17:59