(r)i gatti ruzzi II - teaser

sabato, giugno 19, 2010

Perché Lippi non ha portato Cassano in Nazionale? Perché Maradona lascia in panchina Milito, sapendo che potrebbe essere il primo e ultimo mondiale che gioca? Perché, anche se non ne ha bisogno, non lo lascia fare l’uomo in più? Come ha fatto la Svizzera a vincere contro la Spagna? E perché, dopo decenni di irrisione, le squadre asiatiche, riescono a mettere i bastoni tra le ruote a quelle sudamericane (e non solo)? Perché –come ha detto Julio Cesar al termine di Brasile-Corea del Nord-, per un buon primo tempo la partita è stata dominata dalla difesa nordcoreana che ha chiuso tutti gli spazi agli avversari, un po’ come in Barcellona-Inter al Camp Nou? Mourinho, ha cambiato davvero il volto al calcio mondiale? E come mai, Messi è poco incisivo con la maglia dell’Argentina? E’ troppo basso o troppo marcato, o tutte e due? Perché Cristiano Ronaldo è stato atterrato senza che nessuno fischiasse il fallo? Non converrà avere attaccanti di basso profilo e poco conosciuti, così nessuno li marca? Da questo punto di vista, Lippi docet? Spiazzeremo gli avversari con la tecnica dell’anonimato? Lippi rules? O Lippi sucks? Guarirà l’ernia del disco di Buffon entro domani? E la sciatica di Pirlo? Queste tegole sono frutto del caso o della Provvidenza? Ci ha pensato la Provvidenza, a imporre una ventata di rinnovamento alla nostra squadra? O ci ha pensato De Rossi, facendosi crescere la barba e segnando il gol del pareggio? Ci si può fidare di un portiere come Marchetti che, secondo le consuete indiscrezioni di Repubblica, ha l’Ave Maria tatuata non mi ricordo dove? Se il Sudafrica avesse come allenatore Clint Eastwood, rischierebbe oggi di uscire ai gironi? O non sarebbe forse rimasto INVITTO? E cosa turbava, in quel poco afoso inizio d’estate del lontano 2010, gli umori di A.I.? E soprattutto, dove si nascondeva? Come mai, tra i bigliettai dei maggiori cinematografi d’essai di Parigi, si era sparso, nel giro di una settimana, un panico simile a quello che colse i cittadini di Königsberg il 12 febbraio 1804, giorno in cui Kant saltò la sua rituale passeggiata pomeridiana? Quel 18 giugno, come alcuni di loro ebbero a convenire dopo un allarmato scambio di telefonate, era davvero già una settimana che il loro beniamino non si recava a vedere un film? Era forse rimpatriato senza preavviso? Era stato rapito da qualcuno? O si era perso nel vuoto senza lasciare traccia? E l’indomani, il Giappone, dopo aver lasciato la settimana precedente con un palmo di naso il Camerun di Eto’o, avrebbe battuto anche l’Olanda di Sneijder? Tutto ciò non sembrava forse possibile, ora che anche l’Algeria aveva messo sotto scacco l’Inghilterra? Si stava davvero avverando, quel flashforward a cartoni animati che li aveva tormentati durante tutto il lungo blackout  della loro infanzia?



1, 2,3… Sigla




Queste ed altre più turpi domande si facevano i bigliettai e i proprietari dei cinema parigini, mentre contavano il magro incasso della settimana appena trascorsa. Senza sapere che le loro mogli, già stanche di fare vita grama appresso alle temute recinzioni di A.I. (che criticava i film proiettati da loro determinando clamorosi cali di pubblico, e ora era sparito persino), avevano trovato una più efficace fonte di reddito nel mondo delle scommesse sportive. E come loro, molte altre donne sparse in altri paesi europei. Sovversiva e precaria era l’aria in quei giorni, appesa a un filo, anzi, a una classifica che, nelle ore centrali del giorno, sembrava ribaltare finalmente i rapporti di potere  tra le nazioni e tra i sessi, oltra a costringere i matematici ad elaborare nuove teorie statistiche della probabilità.

Per rendere un’idea, pubblichiamo qui il bollettino di guerra di quel lontano 18 giugno 2010* :

1. Al primo posto, alla posizione 26° l'azzardata Mission Impossible
2. Al secondo posto, alla posizione 122° la pisanissima Accaso
3. Al terzo posto, alla posizione 355° il furbissimo  IlVolpi
4. Al quarto posto, alla posizione 405° la titubante Tutubo
5. Al quinto posto, alla posizione 436° il collettivo-individuale Viarigattieri
6. Al sesto posto, alla posizione 481° il nicotinico Nazionale senza filtro
7. Al settimo posto, alla posizione 520° il fideistico-irrazionalista Fidati
8. All'ottavo posto, alla posizione 530° il chilometrico Ricordandovianosiequandovincevamoimondiali
9. Al nono posto, alla posizione 560° l'arbitro  Raffioprovinciadimodica 
10. Al decimo posto, alla posizione 774° il giovane Bettongi
11. All'undicesimo posto, alla posizione 858° il radical chic Viarigattieri2
12. Al dodicesimo posto, alla posizione 941° l'esplosiva  Cracabum
13. Al tredicesimo posto, alla posizione 978° l'ostico Fantostico dell'Ocamuccata
14. Al quattordicesimo posto, alla posizione 1092° il quattordicesimo nano Bettolo 
15. Al quindicesimo posto, alla posizione 1451° la maglia nera Enzomma


*classifica valida fino alle 13.30 di oggi, il successivo aggiornamento sarà pubblicato dopo le 22.30 (N.d.A.)

Comments

7 Responses to “(r)i gatti ruzzi II - teaser”
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capo ha detto...

casca a pennello questo accostamento tra cinema e calcio, che spiega probabilmente il motivo per cui persone come a. i. (chiunque esso sia) oppure come il capo siano momentaneamente lontane dalle sale per partecipare più da vicino allo spettacolo del mondiale. ne è esempio l'immagine mostrata dalla regia durante inghilterra-algeria di ieri, nel corso di un corner in favore degli inglesi, di un uccello appollaiato sulla rete algerina, meditabondo, certo che nulla sarebbe potuto succedere di pericoloso per lui a giudicare dal gioco degli undici di capello. immagine eloquente, che la diceva lunga su come sarebbe proseguita la partita.

19/06/10, 12:07
charlie ha detto...

Riscrivo qui, anche se in continuità con la prima puntata di questa rubrica:

Ci aspettavamo tutti
che anche al mondiale
la Svizzera rimanesse neutrale

[ ma in Holly e Benji
tutto è normale
anche il Giappone
vince il mondiale
,
o quasi]

....e qui non c'è zapping che tenga!

19/06/10, 12:30
charlie ha detto...

Anche se vorrei sottolineare come nel caso del Giappone le amichevoli siano state fuorvianti. I due autogol offerti all'Inghilterra mi hanno fatto ricredere su quanto divertente possa essere una partita di calcio.

Per quanto riguarda l'Inghilterra, God save the Queen e i corvi di westminster messi lì a indicare la meta ai sudditi smarriti nelle colonie.

19/06/10, 12:41
anonyme ha detto...

Va te faire enculer, sale fils de pute!

19/06/10, 15:15
craca ha detto...

e chi ce lo doveva dire che questo mondiale avrebbe sconquassato così tanto le sicurezze delle menti nutrite del senso più comune(le nazioni quelle forti, il sessismo quello calcistico, le piccole certezze economiche quelle dei bigliettai parigini)? Chi?! E che avremmo perso tutti i punti di riferimento? Chi?!
Perché mou non ci hai avvertito di quello che sarebbe successo in questi giorni? perché non hai dichiarato ai giornali di mezzo mondo che con la sola forza del pensiero avresti fatto vincere la coppa del mondo persino al Giappone, che pure ha zèèru tituli? Dove sei mou, ora che c'è bisogno di te? Ora che c'è bisogno di qualcuno che ci dica chi sono quelli bravi e chi sono quelli scarsi che non si possono vedere, chi sono quelli fuorti e chi sono invece quelli che manco collina li potrebbe salvare? perché mou ci hai abbandonato? perché non torni in campo, scegli una squadra a caso e ci dici a tutti che siccome sei il migliore al mondo, vincerai per forza? e poi se non vinci pazienza, ma almeno siamo lì tutti a vedere se hai ragione oppure no...insomma, sappiamo cosa e dove guardare! e invece così come siamo ridotti non sappiamo nemmeno più cosa aspettare, da cosa dovremmo essere delusi e da cosa invece pienamente appagati. Che poi il capo si rovina la vita, ché non è più libero di vedersi in pace una parita non dico senza controllare compulsivamente i sali e scendi della classifica del ruzzino, ma senza crucciarsi la testa (no, il capo del capo non esiste, altrimenti ci sarebbe un capo del capo del capo e così via all'infinito, cosa che porterebbe inevitabillmente all'estinzione del qualifica topolegislativa di "capo"), senza crucciarsi la testa, dicevo, con le conseguenze nefaste che il risultato può avere sulla futura gestione del blog...e se la francia non passa il primo turno, che senso ha continuare a scrivere la rubrica da parigi? ci toccherà anticipare il rientro in patria per seguire il tutto da una location più adeguata? e se invece la francia dovesse arrivare in finale, come possiamo partire appena tre giorni prima del fatidico giorno sprecando l'occasione di una direttisima dal trocadero??!!

19/06/10, 15:40
capo ha detto...

cazzo. non ci avevo pensato. siamo fottuti, craca.

il quarto commento è evidentemente quello di un gestore di una sala d'essai: ignoratelo, come del resto fanno tutti...

19/06/10, 15:52
anonyme ha detto...

Ce n'est pas le commentaire de celui qui consume sa vie dans le cinéma. C'est le cri d'un homme qui croyait en sa reine!

19/06/10, 16:18