Le due torri

venerdì, gennaio 16, 2009



Il vostro aff.mo Stagista reca un grande annuncio alla comunità di Via Rigattieri (ormai non più distinguibile in casa-fuori casa; nazionale-in esilio; qui è un gran casino).


Nonostante la perdita della storica magione pisana e la conseguente diaspora, i nostri sommi tenutari hanno mantenuto fede al progetto di potere originario:
“mandiamo avanti Happy e poi si divide la torta”



Il geniale piano si era apparentemente fermato per più di un anno. Ma era solo una fase tattica di preparazione a una nuova mossa. Le trame infatti continuavano a essere intrecciate, tra Palermo, Roma, gli USA, Parigi e Milano.
E infine, il meccanismo è scattato all’alba del 2009, guarda caso dopo una riunione natalizia nella Pisa tanto amata..

Siamo così lieti di annunciarvi che i Rigattieri, per tramite dell’ormai famigerato Stagista, sono entrati nella Casa di Segrate!


Il moloch dell’editoria italiana...
Seguiranno a breve comunicazioni al mercato azionario.


segue breve resoconto, tratto da giornivariabili

Il primo giorno del nuovo lavoro è coinciso, ma che fortuna, con una bufera di neve come da anni non se ne vedevano più, da queste parti, nella capitale amorale d’Italia.
Mettersi in viaggio era da annoverarsi tra le azioni più idiote possibili (insieme a: prendere la tessera del PD con sottoscrizione a sessantacinque euri, sostenere la riforma dell’istruzione gelminica, credere nell’assunzione un giorno, guidare senza i pneumatici da neve).
Quando alla fine la navetta ha imboccato il raccordo d’ingresso dalla statale, la grigia Cattedrale appariva come acquarellata, nel flusso diagonale e pastoso della neve.
L’accesso è suddiviso in due “torri”: la torre nord, vulgata e collettiva; la torre sud, invece, schivata con pudore dai più, è riservata al Vertice (che, anche semanticamente, individua solo la vaga estremità di un corpo solido).
L’ascensore si ferma al quinto piano, l’ultimo. Aria silenziosa, quasi totale assenza di rumore. Come del resto gli altri piani, anche questo è circondato da pareti vetrate e si trova annidato proprio sotto le volte degli archi di cemento. La vista da un lato guarda alla triste periferia in direzione Crema, dall’altro allo specchio gelato dell’Idroscalo.
Guasto alla linea 2 della metro, treni in ritardo o paralizzati, assenza di mezzi di superficie, macchine che scodavano impazzite: la meta era più un paradosso concettuale che un luogo da raggiungere e, nonostante ora mi trovi all’interno, resta quell’identica impressione di guardare tutto da lontano.

Comments

10 Responses to “Le due torri”
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Anonimo ha detto...

Egregia testa di ponte rigattiera presso il Moloch di Segrate,
a me per esempio non importa che Lei mi trovi un posto fisso da quelle parti; mi garberebbe però, chessò, vincere un premio Strega (magari quello del 2010, senza fretta). Pensa che sia possibile?

Certo del Suo interessamento, Le porgo cordiali saluti.


Servilmente Suo, ricordandoLe che "testa di ponte" non è un'offesa,

Ilfe

17/01/09, 12:49
Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda sarei invece interessato, più che alla mossa in sé, alla torta del progetto iniziale (evidentemente ben più grande di Casa Segrate).

Devo ammettere però che quanto a strategia ci stiamo muovendo bene (tu, testa di ponte, noi meno), dunque non posso che esprimere viva soddisfazione, in attesa (chessò) del Primo Presidente Happy della Casa Bianca (con annessa mia nomina a segretario di stato), o del primo Papa Happy (con annessa mia nomina a segretario del concistoro - che non so cosa sia ma suona tanto vaticano).

Lo sprone: non accontentiamoci della fetta, dimenticando la torta. Allez-y, rigattieri!

17/01/09, 12:57
Anonimo ha detto...

Per amicoferi: e basta con 'sto strega, che m'hai fatto piatto come le bambole! se proprio vuoi scopare dimagrisci, una buona volta!

Per amicoin: macchè torta e torta, a noi ci piace il salato, noi rigattieri siamo uomini di sostanza... io sarei più contento se trovassimo, che so, una lasagna, o un maialetto arrosto da spartire... insomma, muoviamoci in quella direzione, no?

18/01/09, 02:16
Anonimo ha detto...

un porceddu!

18/01/09, 09:28
Anonimo ha detto...

Lo chef sa di cosa parlo.

18/01/09, 11:01
Anonimo ha detto...

ringrazio ciccì, che mi ha chiarito a me stesso. Non volevo vincere uno strega: volevo dimagrire. Quindi, o grande Genio del Moloch, se tu potessi convertire quel mio primo desiderio incautamente espresso, in questo, che è ciò che realmente desidero anche se non lo sapevo, te ne sarei grato.

(seppoi ti ci scappa anche lo strega per me va bene)

18/01/09, 21:07
Anonimo ha detto...

per amicoferi: si vede che mantieni il palato fino e punti subito all'acclamazione letteraria (strana scelta, avrei detto il premio Viareggio: comunque, se ci ripensi, abbiamo anche quello). farti vincere non è un problema. tuttavia, resta un particolare: mi consta che tu debba produrre un elaborato scritto. ma stai attento!
a) se è di sinistra moderata, punta sul melenso, tipo che il narratore si ricorda del trauma di aver visto la sorellina di sette anni trombata dal babbo (la memoria, il trauma, bla bla..)
b) se è di sinistra estrema, allora siamo in territorio apocalisse. il mondo crolla, siamo tutti fottuti, il romanzo esplode, siamo brutti sporchi e cattivi, cazzoni voi che non ci capite (Genna, Wu Ming, Moresco..)
c) se è di sinistra e basta, non ti capisce nessuno.

per amicoin: purtroppo, resto fedele alle mie modeste origini. in ogni posto precario, ricomincio dal basso.. quindi, niente presidenza o elezione al soglio pontificio.. al massimo un'elezione, a settant'anni, al senato (che bello, finirò per sbavare in aula come il Manzoni..)

18/01/09, 21:28
Anonimo ha detto...

per chiarire: l'ultima cosa che pensavo, caro amicòferi, è che il tuo desiderio fosse dimagrire - sono sicuro che, dal tuo punto di vista, vincere uno strega sarebbe molto più semplice. mi sembrava invece chiarissimo il vero desiderio che mettevo in luce, cioè scopare!

18/01/09, 22:27
Anonimo ha detto...

Ancora maggiormente illuminato, capisco cosa debba chiedere all'Illustre.
Vorrei alcune ragazze, non più di 22 anni (ma non meno dell'età legale, che non voglio noie), di razze diverse (schiacciata d'occhio), che abbiano vinto almeno un concorso di bellezza su scala, diciamo, almeno provinciale (ma su certe provincie troppo piccole, ci vorrà una scrematura ulteriore) E CHE NON ABBIANO MAI LETTO UN LIBRO IN VITA LORO (Moccia compreso), e possibilmente che usino con difficoltà il congiuntivo. Ne vorrei una per sera, ma no la domenica che mi riposo, alternando le razze. Poi, se avanza, vinco il Viareggio e lo Strega, raccontando in un romanzo ipermaschilista (un evergreen che vende a destra e a sinistra) di come sono dimagrito facendo sesso.

Certo che questo desiderio sia quello definitivo,
saluto sua signoria TdP.

19/01/09, 16:50
nw ha detto...

tutto ciò è molto istruttivo....

ps: bravo eppi, continua così.
E, a parte far trombare il poverofery, trovaci lavoro a tutti...

20/01/09, 00:00