Leggevo questa cosa, mi ha colpito. Che ne pensate?
martedì, dicembre 25, 2007
"Per lui le parole avevano sempre un valore, parlava quando voleva qualcosa, e allora le sue parole esigevano, oppure mi parlava di qualcosa che l'angustiava, e allora non c'erano parole ambigue - com'è raro incontrare una persona le cui parole valgono! Sarà stato il mio odio contro ogni forma di mercantilismo a spingermi alla ricerca di tali parole. Il tira e molla delle parole, l'abitudine di buttarle fuori per poi riprendersele subito dopo, i loro labili contorni, il loro trascolorare, il loro dissolversi mentre tuttavia sono ancora lì, la loro frattura prismatica, la loro iridescenza, il loro correre via all'avventura prima che esse stesse lo vogliano, la viltà alla quale vengono piegate, il loro contegno servile - com'ero stufo di questa mortificazione delle parole, io che le prendevo tanto sul serio da rifiutarmi perfino di deformarle per gioco: io le volevo intatte e in tutta la loro forza. Mi rendevo conto che ognuno le adoperava a modo suo. La deformazione che non era dovuta a mala fede, che non era fatta per gioco, che conferiva alla parola proprio l'aspetto falso che corrispondeva a quello del parlante, la deformazione che la metteva a nudo e diventava il parlante stesso - una simile deformazione io la rispettavo e la lasciavo intatta com'era, non avrei osato toccarla e soprattutto mi ripugnava addirittura l'idea di spiegarla. Ero soggiogato dalla terribile serietà delle parole, che valeva in ogni lingua e aveva il potere di rendere intangibile ogni lingua".
E. C.
Il gioco degli occhi
Il gioco degli occhi
p.s.: buon natale a tutti
mutazioni rigattieriche
venerdì, dicembre 14, 2007
...pensate un po' che tipo di mutazioni può assumere viarigattieri, per una cena ad esempio, chissà poi per un pranzo di natale...
Etichette:
cena,
mutazione,
ospiti,
viarigattieri
16 dicembre 2007: terzo pranzo di natale di viarigattieri
venerdì, dicembre 07, 2007
Una terza edizione è tempo di bilanci. Significa passione, continuità, costanza, conferme, ma non esclude cambiamenti. Questo post, a tanta troppa distanza dall'ultimo (ma quanta acqua è passata sotto i ponti, nel frattempo..), è l'annuncio ufficiale, a diversi giorni di distanza, di un grande avvenimento che ha caratterizzato la storia di viarigattieri.
Il pranzo di natale è un evento più unico che raro, sorto addirittura dopo un anno di vita rigattiera, proprio perchè era necessario un po' di rodaggio prima di gettarsi nella marea festaiola. Nel 2004 infatti, come riportano le cronache, non venne organizzato; si era in quello che è noto come "il periodo d'oro di viarigattieri", o anche il periodo doro, per vari motivi: l'entusiasmo iniziale, la novità della vita in comune, la presenza continua e costante di tante persone molto vicine che ora sono sparse per il mondo. Il 2005 fu l'anno dell'innovazione, col pranzo di natale i cui cartelli originali continuano a costituire parte dell'arredamento di casa nostra. E fu un successone. Poi venne la seconda edizione, quella del 2006, avversata, osteggiata, organizzata addirittura dall'estero nel disinteresse generale, ma che alla fine coinvolse tanti e tante persone che passarono un tempo ameno (memorabile una cacca di pavan che abitò il cesso di viarigattieri per giorni e giorni).(pavan è una dolce fanciulla, per chi non la conoscesse). E adesso questa terza edizione, il pranzo di natale 2007, in un'atmosfera mutata: rigattieri laureati, laureandi, addirittura dottorandi. C'è chi è partito; c'è chi partirà a breve; c'è chi è tornato e anche chi tornerà a breve. C'è chi pensava che questa potesse essere l'ultima edizione dei pranzi di natale di viarigattieri; e certo neanche questo è da escludere. Ciò che è sicuro è che sarà una grande festa, e che tutti gli amici dei rigattieri sono calorosamente invitati a partecipare, perchè c'è proprio voglia e bisogno di un grande e memorabile pranzo di natale.
Etichette:
natale,
pranzo,
tradizioni,
viarigattieri
Iscriviti a:
Post (Atom)