Dal carteggio segreto fra le first lady più amate d’America… (Boia deh!)
Dear Eleanor,
hai visto? Nel covo di Al Zarkawi hanno trovato lingerie leopardata, e una foto di tuo marito...
se era questo l'internazionalismo che volevi, eccoti servita. Un terrorista che si fa le pippe sulle foto di Franklin D. toccando mutandine di seta, mi sembra una metafora perfetta della vostra politica estera.
Per fortuna che vi raddrizziamo noi, con gli F-16.
Hugs,
Nancy
Dear Nancy,
se è per questo, è successo anche in Nicaragua, Vietnam e Liberia e, chissà come mai, sempre quando al governo eravate voi: anche i nemici si rifugiano nei ricordi. E' la prova che tuo marito non ha appeal. Che TU non ne avessi... be', non c'era bisogno di prove.
Toglimi una curiosità: ma quanto lubrificante usi per masturbarti con gli F-16?
Sincerely yours,
Eleanor
Cara Eleanor,
la battuta sugli F-16 svela volgarità isterica dietro ai tuoi bei vestitini: ormai sei ridotta a un incrocio fra Michael Moore ed Eva Longoria.
Quanto al Vietnam, che dire? Nemmeno Johnson, quel gran paradosso di un democrat texano, era un galantuomo. E il Golfo del Tonchino non é uno scuba center sul Mar Rosso...
Ma dimmi, che cosa pensi di fare da qui a novembre? Fai l'orlo alle gonne di Hillary? Ora s'è rimessa in testa di regalare cerotti ai poveri, la dolce miss charity.
Oppure ti associ ai deliri ambientalisti di quel tree-hugger di Gore? Avete scoperto che stanno sparendo i ghiacciai, ma risparmiatemi il freakout, per carità: i cubetti per il vostro Negroni ve li faremo avere comunque, a costo di invadere la Finlandia.
Kisses,
Nancy
Nancy, honey,
ripeterò "masturbarti con un F-16" fino alla nausea, fino alla fine del tempo, finché per via della miope legge che avete approvato non mi arriverà una multa con tanti di quegli zeri che tutta la carta del mondo non basterà a stamparla. Quando invaderete la Siberia per gli alberi, allora tutti capiranno che c'è qualcosa che non va nelle amministrazioni repubblicane.
Ad ogni modo, da qui a novembre riderò, sfruttando il fatto che non posso morire dal ridere.
Riderò. Riderò tantissimo. Già adesso mi trattengo a stento. Non ci posso quasi credere... sei proprio ridicola, anzi grottesca... hi hi... fare televendite di divani posando da gatta morta con un vestito rosso... alla tua età!
Dunque, posso fare uno sforzo e capire come il tuo fervente nazionalismo ti abbia spinta a farti incidere il Grand Canyon sulla fronte... ah, no, sono le rughe, scusa... ad ogni modo il punto è: va benissimo darsi alla pazza gioia dopo la morte del marito, ma se poi ti prendi lo scolo, almeno abbi cura di cambiarti d'abito per il servizio fotografico. Quell'alone sul pube è il frammento di storie che le nostre orecchie non vogliono sentire -per non dire di quelle che vostri elettori!
Umilmente tua,
Eleanor
Eleanor, sweetie,
quell'alone lo hanno sicuramente aggiunto i tuoi geeks su al MIT, covo di rattacci liberali quant'altri mai. Vabbè, già che devo mandare un paio di agenti della Cia a tappar la bocca a Chomsky, dirò loro di passare anche dal dipartimento di informatica.
Sulla mia mise, invece, hai poco da ridacchiare (sotto i baffi). Io mi vesto ancora come una donna americana, sfidando il ridicolo per amore della patria. Tu invece ti sei venduta da anni a quegli smidollati degli stilisti francesi. Poi non ti lamentare se l'America non vi dà più retta: voi donne dell'asinello, quando vi si vede in giro, sembrate turiste nate e cresciute sulla rive gauche. Avete preso in giro per mesi la moglie del povero giudice Alito, per via del suo vestire, e ora ve la prendete anche con me.
Noi siamo le housemaids di questo paese, quelle che badano i bimbi e sorvegliano la torta di mele, mentre voi consumate le vostre Visa nelle boutique sulla quinta e vi sfate di botox. E la chiamate "emancipazione"!
Noi siamo Marion di Happy Days, voi Brenda di Beverly Hills. Con le vostre manie di protagonismo, avete portato al Congresso quel tocco di femminilità di cui proprio non si sentiva il bisogno. E solo perchè volevate mettere in mostra i vostri Coco Chanel.
Saluti dalla ruvida campagna americana,
Nancy
Honey, potevi dirlo subito che stai nella ruvida campagna americana!
Quando Frankie diede l'avvio al progetto Manhattan lo si fece convinti che non ci fosse nessuno nei paraggi. Voglio dire: chi vivrebbe in una desolata prateria percorsa da mandrie di bisonti e senza una boutique di Cartier nel raggio di duemila miglia?
Fra l'altro prima era una verde prateria, ma quelli di Hollywood dovevano girare La Signora del West e avevano finito con La Casa nella Prateria, così abbiamo detto a Oppheny di sbrigarsela lui.
Quando leggevo nella tua biografia che hai trascorso l'adolescenza e hai fatto carriera sotto la luce artificiale di Manhattan pensavo ai neon, non ai fratellini di Little Boy... be', questo però spiega molte cose... non mi resta che attendere che tu mi raggiunga quando ti accorgerai che sei morta. Ooops, te l'ho detto! forse non avrei dovuto...
Baci,
Eleanor