i Biscattieri

venerdì, giugno 30, 2006

Ah, la magica atmosfera di viarigattieri...



In un periodo infernale, tra il caldo, gli esami, le bambine che ballano, i teatri bollenti, le angosce per il futuro, i prefetti aggiunti e le olandesine volanti, NOI abbiamo la ricetta per risolvere ogni problema! Seguici!




Trasformarsi da commercianti in biscattieri: ecco la via da seguire.

Apri la tua mente: non pensare che la cosa non ti riguardi perchè non commerci, o ad esempio perchè non vuoi bischeggiare. Non avere paura. Non pensare che la nostra sia una metafora: stiamo proprio parlando di inbiscattierirsi. Fiori lontani da noi lo hanno fatto, con notevole profitto. Respira una nuova aria, e riuscirai ad entrare in un mondo dorato, fresco, marittimo, disegnato apposta per te!


Philosophes

lunedì, giugno 26, 2006

MONDIALI DI FILOSOFIA


il calcio illuminato
e un po' fulminato



(cliccare sull'immagine, per favore)




[Grazie Margie]

VIVA VERDI

mercoledì, giugno 21, 2006


"Ora t'arrestano assieme a me
l'avevo detto di non farti sentire.
Le tue parole ci hanno fatto male
Tutto il silenzio che c'era in me
Non ci basta, lo sai perché?
C'è troppa polizia..."



[Avion Travel - la Famiglia]







cimici, lucciole ....... E le cicale
cicale cicale cicale
e la formica
invece non cicale mica
automobili telefoni tivu'
nella scatola del mondo io tu
per cui la quale
cicale cicale cicale

DESPERATE HOUSEWIVES

mercoledì, giugno 14, 2006

Dal carteggio segreto fra le first lady più amate d’America… (Boia deh!)






















Dear Eleanor,

hai visto? Nel covo di Al Zarkawi hanno trovato lingerie leopardata, e una foto di tuo marito...
se era questo l'internazionalismo che volevi, eccoti servita. Un terrorista che si fa le pippe sulle foto di Franklin D. toccando mutandine di seta, mi sembra una metafora perfetta della vostra politica estera.
Per fortuna che vi raddrizziamo noi, con gli F-16.

Hugs,
Nancy



Dear Nancy,

se è per questo, è successo anche in Nicaragua, Vietnam e Liberia e, chissà come mai, sempre quando al governo eravate voi: anche i nemici si rifugiano nei ricordi. E' la prova che tuo marito non ha appeal. Che TU non ne avessi... be', non c'era bisogno di prove.
Toglimi una curiosità: ma quanto lubrificante usi per masturbarti con gli F-16?

Sincerely yours,
Eleanor



Cara Eleanor,

la battuta sugli F-16 svela volgarità isterica dietro ai tuoi bei vestitini: ormai sei ridotta a un incrocio fra Michael Moore ed Eva Longoria.
Quanto al Vietnam, che dire? Nemmeno Johnson, quel gran paradosso di un democrat texano, era un galantuomo. E il Golfo del Tonchino non é uno scuba center sul Mar Rosso...
Ma dimmi, che cosa pensi di fare da qui a novembre? Fai l'orlo alle gonne di Hillary? Ora s'è rimessa in testa di regalare cerotti ai poveri, la dolce miss charity.
Oppure ti associ ai deliri ambientalisti di quel tree-hugger di Gore? Avete scoperto che stanno sparendo i ghiacciai, ma risparmiatemi il freakout, per carità: i cubetti per il vostro Negroni ve li faremo avere comunque, a costo di invadere la Finlandia.

Kisses,
Nancy



Nancy, honey,

ripeterò "masturbarti con un F-16" fino alla nausea, fino alla fine del tempo, finché per via della miope legge che avete approvato non mi arriverà una multa con tanti di quegli zeri che tutta la carta del mondo non basterà a stamparla. Quando invaderete la Siberia per gli alberi, allora tutti capiranno che c'è qualcosa che non va nelle amministrazioni repubblicane.

Ad ogni modo, da qui a novembre riderò, sfruttando il fatto che non posso morire dal ridere.
Riderò. Riderò tantissimo. Già adesso mi trattengo a stento. Non ci posso quasi credere... sei proprio ridicola, anzi grottesca... hi hi... fare televendite di divani posando da gatta morta con un vestito rosso... alla tua età!



Dunque, posso fare uno sforzo e capire come il tuo fervente nazionalismo ti abbia spinta a farti incidere il Grand Canyon sulla fronte... ah, no, sono le rughe, scusa... ad ogni modo il punto è: va benissimo darsi alla pazza gioia dopo la morte del marito, ma se poi ti prendi lo scolo, almeno abbi cura di cambiarti d'abito per il servizio fotografico. Quell'alone sul pube è il frammento di storie che le nostre orecchie non vogliono sentire -per non dire di quelle che vostri elettori!

Umilmente tua,
Eleanor



Eleanor, sweetie,

quell'alone lo hanno sicuramente aggiunto i tuoi geeks su al MIT, covo di rattacci liberali quant'altri mai. Vabbè, già che devo mandare un paio di agenti della Cia a tappar la bocca a Chomsky, dirò loro di passare anche dal dipartimento di informatica.
Sulla mia mise, invece, hai poco da ridacchiare (sotto i baffi). Io mi vesto ancora come una donna americana, sfidando il ridicolo per amore della patria. Tu invece ti sei venduta da anni a quegli smidollati degli stilisti francesi. Poi non ti lamentare se l'America non vi dà più retta: voi donne dell'asinello, quando vi si vede in giro, sembrate turiste nate e cresciute sulla rive gauche. Avete preso in giro per mesi la moglie del povero giudice Alito, per via del suo vestire, e ora ve la prendete anche con me.
Noi siamo le housemaids di questo paese, quelle che badano i bimbi e sorvegliano la torta di mele, mentre voi consumate le vostre Visa nelle boutique sulla quinta e vi sfate di botox. E la chiamate "emancipazione"!
Noi siamo Marion di Happy Days, voi Brenda di Beverly Hills. Con le vostre manie di protagonismo, avete portato al Congresso quel tocco di femminilità di cui proprio non si sentiva il bisogno. E solo perchè volevate mettere in mostra i vostri Coco Chanel.

Saluti dalla ruvida campagna americana,
Nancy



Honey, potevi dirlo subito che stai nella ruvida campagna americana!
Quando Frankie diede l'avvio al progetto Manhattan lo si fece convinti che non ci fosse nessuno nei paraggi. Voglio dire: chi vivrebbe in una desolata prateria percorsa da mandrie di bisonti e senza una boutique di Cartier nel raggio di duemila miglia?
Fra l'altro prima era una verde prateria, ma quelli di Hollywood dovevano girare La Signora del West e avevano finito con La Casa nella Prateria, così abbiamo detto a Oppheny di sbrigarsela lui.
Quando leggevo nella tua biografia che hai trascorso l'adolescenza e hai fatto carriera sotto la luce artificiale di Manhattan pensavo ai neon, non ai fratellini di Little Boy... be', questo però spiega molte cose... non mi resta che attendere che tu mi raggiunga quando ti accorgerai che sei morta. Ooops, te l'ho detto! forse non avrei dovuto...

Baci,
Eleanor

più o menopausa

lunedì, giugno 12, 2006



Maaaaaaaa...
una pausa?









Il comitato antagonista-fancazzista












Ah! Comunque lei si è laureata oggi con 11o e lode in Scienze della Prostituzione sociale e comunitaria....Lei chi? Ma la nostra

GIUSY TADDEUS!!!

Eccola qui durante l' esposizione...



(ed è la terza volta che la pubblichiamo!)

Piccino Picciò

martedì, giugno 06, 2006


- Ma che dite arriverà?

-Non saprei, sono giorni che rimanda la partenza...chi lo può sapere?

-Qualcuno dice che tornerà domani...

-In tal caso saremo pronti...ehi Piggy, non volare a vuoto, non vorrai stancarti prima della performance.


-Scusa mamma.


-Questi piccioncini non sanno cosa sia fare uno spettacolo aviario. C'è bisogno di concentrazione, tanta concentrazione...e pazienza.

-Sì, l'hai detto, pazienza. Aspettare e sempre aspettare, finché lui aprirà la porta e allora svolazzeremo ovunque nella stanza. Vedrai che panico che provocheremo.

-Spero di sopravvivere fino a quell'ora. Se quello non si fa vedere e si fa venire davvero il mal d'Africa? allora boooonaseeeera!

-Ma vedrai che verrà...ormai non può più tardare.

-Sai che bello! Gli faremo pagare tutto quello che c'ha fatto passà, come i colpi inaspettati...ne ha fatto morire ben dieci d'infarto.

-Ma perché? quando batte sulle persiane? Mio nipote è caduto giù, ché non sapeva volare il picciotto. L'abbiamo dovuto portare alla piccionaia medica di Pontedera. Se l'è vista brutta.

-Sì, ma non scorderai mi'a la cosa peggiore? Quello lì è stato capace di mettere per séi ore di seguito 'Brucia troia' di Vinicio Capossela. Ti ricordi? Non ci si poteva neanche avvicinà a Viarigattieri per quanto era alto e faceva schifo!

-Sì che me lo ricordo, ormai quella canzone mi provoca una nausea incontrollabile . Ma perché? quando c'ha fatto trovare affacciato alla sua finestra quel vecchio decrepito che diceva d'esse n'artista? un regista, diceva. Tonino lo chiamava la moglie.

-Sì Tonino...che schifo, ha anche tentato di accarezzare il mio piccioncello. L'ho dovuto fà vaccinà.

-Eeeeh, portano un sacco di malattie quegli altri esseri inutili. Solo buoni a mangià a bere a fà casino. E poi tutte ste zozzerie che lasciano ogni sera per strada fuori dalle porte. sacchi grigi, sacchi blu e sacchi marroni, uno più puzzolente dell'altro. ma dico, ma si può rovinare una città a sto modo. Troiai lasciano, troiai belli e buoni.

-Faranno di vesta città un bottino, io li sterilizzerei tutti!

-Per non parlà di quel telefonino...ma di'o, ma non si può dormire il pomeriggio. E t'addormenti un secondo e là c'è sto cellulare che squilla e risquilla...eppoi quel "Puonto" invece di 'Pronto' mi fa venire i nervi. E poi risquilla e lui richiama e risquilla a sua volta. E ora vuol sapé come si fanni i ceci, e poi come si fanno le lenticchie, e poi le melanzane e i tortini. ma di'o io...o non potevi affittarti na cuoca con tutto quello che spendi di telefonate, invece di venrci a rompere e quando dormiamo e quando cachiamo e quando tubiamo?....'na condanna, 'na condanna sono vesti-vì. ma chi ce li avrà messi? Oh come si stava bene prima ch'arrivassero!

-Eggià...che bello!

-Non c'è niente da fà...bisogna farli fuggì via. Una svolazzatina, vello lì ci casca e noi si ritorna padroni del territorio.

-Macché! Bisogna tornare a Sud, non c'è storia. Ti ricordi a Bari? tutta un'altra cosa. Lì i piccioni li trattano con cura, li cercano, li inseguono. Lì hanno proprio un altro senso...

- Eggià....Oh silenzio tutti. Ho sentito aprire la porta.

-E' lui!E' lui!...pronti?

-ssssssssssssssssssssssttttt....comincia lo spettacolo...



L'occhiale

domenica, giugno 04, 2006

Vorrei parlare un po' con voi degli occhiali da sole. E' un tema che mi tocca molto da vicino, oltre ad essere un buon argomento per riavvicinare il blog ad uno dei rigattieri, latitante ormai da troppo. Lo si legga dunque come un omaggio a quel Garfield che ha peccato di disaffezione nei nostri (virtuali) confronti. Bando alle ciance, comincino le danze.

Devo dire la verità, non ho moltissime idee al riguardo, ma ci sono due cose che per me sono chiare e assolutamente fuori discussione:

a) gli occhiali non possono costare così tanto. La soluzione marocchini è una falsa soluzione, dunque non si tenti di banalizzare la questione avanzando questa scusa. Noi rigattieri ci teniamo agli occhi e allo stile, dunque niente marocchini. Solo mi ribello al fatto che un paio di rayban di plastica costino 100 euro. Tutto qua.


b) sono un fermo sostenitore della minima distanza tra l'occhiale e lo zigomo. Mi rendo conto che su questo punto è più difficile che mi seguiate, ma vi prego di fare questo sforzo. Direte voi: dipende dall'occhiale, dipende dallo zigomo. Ed ancora il buon vecchio (ma sempre attuale) "non dire banalità" riecheggia repentino nella mente di più d'uno di voi: cerchiamo allora di seguire questa regula aurea, perchè il problema è serio.

Ritengo che l'occhiale abbia una funzione principalmente protettiva, secondariamente estetica (la distinzione tra funzioni non implica però un giudizio di valore: è solo questione di priorità). La distanza tra l'occhiale e lo zigomo comporta l'esistenza di un baratro che permette il passaggio di correnti d'aria incontrollabili, nonché sprazzi di luce non filtrata che sfuggono alla potenza dell'occhiale. Ed è chiaro che questa non è una cosa accettabile. E' per questo che personalmente prediligo l'occhiale a mascherina. Ma con questo ritorniamo al problema a): l'occhiale a mascherina ha una montatura in plastica. Inoltre, b), non sempre soddisfa il criterio di distanza minima: anzi, quasi mai.

Sia a causa del problema a), che soprattutto a causa del b), per concludere, ogni anno mi trovo ad arrovellarmi lungamente sulla questione, epperò rimango sempre senza occhiale.

E' per questo che chiedo l'aiuto di tutti voi; senza nascondervi che le mie aspettative sono grandi: penso che da qui possa nascere una nuova fenomenologia ottica.