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Dal vostro uomo a Venezia

martedì, settembre 08, 2009

"Gentile Mr. Happy

Le confermiamo con la presente di aver effettuato il suo accredito stampa alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, edizione n.66..."

E così fu che ViaRigattieri entrò a Venezia dalla porta principale.
Non tra il pubblico, cari lettori, e nemmeno tra quelle figure del sottobosco cinematografico che si aggirano invasati sul Lido: press agent fasulli, scrittori noti soltanto a loro stessi, musicisti falliti che cercano di evitare di soccombere definitivamente all'oblio.
Eh no, carissimi, niente di tutto ciò.
I Rigattieri, quest'anno, sono entrati nel giro che conta: frequentazione dell'Excelsior, accessi riservati alle feste notturne, strette di mani con Produttori e Presidenti.
Perchè ragazzi, è venuto il momento di dirlo apertamente: i Rigattieri, della crisi economica, se-ne-fot-to-no! capito?
Vantandosi di essere a poco a poco diventati una malattia che ha contagiato l'intero organismo culturale italiano (accademia, editoria, quotidiani, internet, etc.), i Rigattieri quest'oggi fanno un ulteriore passo in avanti: mettono le mani sulla macchina dei sogni, quel mondo fatato che incanta e trascina l'inconscio politico collettivo, il magnifico incanto che controlla e manipola le menti dei ritardati che scaricano film o vanno ancora da Blockbuster (e riconsegnano i film in ritardo, pagandoli in totale 15 euro; nota autobiografica del redattore).
Il progetto è ancora in stadio iniziale e viene per il momento seguito sul campo dal sottoscritto Happy perchè, come al solito, c'è sempre bisogno di un fesso che si sporchi le mani (non capisco comunque, perchè il fesso debba sempre farlo io; nota autobiografica del redattore2).
Dunque il cinema, signori.
Perchè laddove c'è la possibilità di scalare il potere senza fatica, i Rigattieri ci sono.
Perchè i sogni, in tempi di contratti in scadenza, valgono oro. E se sentite in giro l'odore del sangue, vuol dire che i Rigattieri sono già arrivati.

p.s.: pare The Informant! un buon film, oggi arrivano Lo spazio bianco della Comencini (quella, delle due sorelle, che non scrive film sull'onda del ciclo..) e naturalmente Placido. C'è anche Clooney, con la Canalis; ma a quello lì, si sa, ci piace il mandingo.

immagine: http://www.flickr.com/photos/btre/2240935083/

Il ministro delle Riforme

giovedì, febbraio 08, 2007

È già tempo di bilanci. Un mese è passato dall’inizio ufficiale del mio triste esilio da Pisa. Qui nella bruma milanese la malinconia mi strizza il cuore come la spugna verde per i piatti. Come dimenticare gli ultimi trionfali giorni del 200sssèi, quando le porte di Via Rigattieri si sono aperte per me, misero mendico.. tutti quanti, il Capo il ViceCapo Betty Ferrar8 persino Charlie da Angers (così m’immaginavo) mi accolsero con l’affetto che si porge al figlioccio illegittimo.. Eppure il mio soggiorno non è stata una passiva zavorra a carico dei Rigattieri, nossignori. Nessuno può negare l’impegno e le energie profusi per ripagare la generosità e l’amicizia che ho ricevuto a piene mani. Ho lavorato da vera ragazza alla pari, senza risparmio. E alla fine, lasciando Pisa il sssèi di gennaio, ordine e pulizia regnavano nella casa, in attesa che i veri Rigattieri tornassero dalle vacanze natalizie. Ed è proprio in questo momentaccio della melancolia che vorrei elencare qui, pubblicamente, i risultati della mia modesta opera..

LE LIBERALIZZAZIONI DI VIA RIGATTIERI
poche semplici riforme per migliorare le prestazioni di una multinazionale del Potere


1) L’Antibagno. Lungi dall’essere un esoterico concetto teologico, l’Antibagno è in realtà quella zona indefinibile che unisce bagno/cucina/stanza di Betty/finestra: un non luogo quasi metafisico che fino a qualche tempo fa era una regione di stoccaggio per le scorie della Ruhr. Poi, da un giorno all’altro, il pavimento rivide la luce, due tappetini l’adornarono e tutti gli stracci trovarono sede propria in uno dei comodini del Capo (che ne possiede un fottìo e non si sa perchè: forse per il gusto di appoggiare casualmente, in qualunque punto della camera, Massa e potere di Canetti).
2) La Cucina. Decisivo fu il contributo di Betty. Ed è difficile riassumere qui tutti i risultati ottenuti. I nuovi piani di cottura, l’impianto del gas modello Armageddon (scoppierà, ma nessuno sa quando), la pulizia totale due volte la settimana. Un solo caro ricordo: la mitica pulizia del frigo, guidata dal ViceCapo, con tanto di bestemmie e aceto balsamico di Modena.
3) Il Corridoio. Nonostante il ViceCapo sostenesse che “per tradizione il corridoio non si pulisce”, anche questo bavaglio al libero mercato è stato rimosso: pulizia del corridoio (quasi) ogni settimana. Così non si ripeteranno più episodi incresciosi come le scarpe del ViceCapo abbandonate per due settimane davanti alla sua camera con mezzo chilo di farina sopra. Non era uno scherzo, no, ma un tentativo di rimuovere una macchia dalle scarpe: il ViceCapo sosteneva che l’ingrediente chiave fosse il borotalco ma che, in mancanza di esso, anche la farina sarebbe andata benissimo.

E ora? Sarà tornato a regnare il Caos? E Betty, che fine ha fatto? Le mie povere riforme.. perse come lacrime nella pioggia..

Alegre lo Stagista II