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fa ride

sabato, agosto 29, 2009

secondo me fanno ride le salviette umidificate che pandy ha portato a bucicò e piazzato sul cesso: si chiamano Bout' (de) chou, ma la cosa che più fa ride è lo slogan: laisse les fesses propres et douces

per una filosofia dell'immagine

lunedì, aprile 27, 2009

illuminazioni

venerdì, marzo 20, 2009

E luce fu.
Ci sono momenti, nell'esistenza di un uomo, in cui l'inatteso irrompe senza tatto alcuno nell'ordine delle cose che credevi immutabile. Tu magari eri in bagno, stavi leggendo qualcosa per ritrovare una concentrazione che fosse anche stimolante, ed ecco che ti ritrovi come sperduto. Ti vengono a saltare i punti di riferimento: quella struttura rassicurante da cui sei costantemente attorniato senza neanche rendertene conto, e che condiziona in maniera discreta ma irrinunciabile la tua vita.
Può succedere, e per fortuna capita raramente ma per fortuna capita, che il contingente si affacci all'improvviso cogliendoti di sorpresa; e allora di colpo ti rendi conto che il mondo cambia, e le cose possono essere considerate da un altro punto di vista, sotto una luce diversa. Oppure senza luce, al buio.
Mercoledì mattina l'EDF ci ha tagliato la luce.
La burocrazia francese ama agire di soppiatto: una mattina arriva, si nasconde dietro la tua porta, senza avvertire, senza far rumore, ZAC!, e ti taglia la luce. Tu li senti: ti avvicini, chiedi spiegazioni, ma loro ti rispondono che devi chiamare un call center, che quello deve aspettare che il tecnico torni a fare rapporto, che passi del tempo per ratificare il tutto, insomma in due secondi ti hanno modificato la consueta partizione del sensibile. Qualcuno direbbe che si tratta di un atto politico. ... .
Tu allora sei costretto a modificare le tue abitudini: ricominci a lavare i piatti, smetti di pulire la casa, smetti di lavarti, butti il brodo di pesce surgelato e anche le pizze finte, ti metti a cucinare due chili di piselli prima che vadano a male, e così via. E ti rendi conto, anche, che le cose non sono poi così malvagie. Scopri ad esempio che candela in francese si dice bougie, e cominci a ricordare che la luce di candela è bellissima (e ripensi a Barry Lindon, e a quanto fosse geniale Kubrick). E ti ritrovi, di sera, tre cretini attorno a un tavolo che in silenzio leggono a lume di candela. E da quant'era che non succedeva, con o senza candele? L'avvento di internet in viarigattieri ha senza dubbio massacrato le pratiche più creative, quelle che nascevano nei momenti in cui non c'era nulla da fare, fuori pioveva, e dovevi inventarti qualcosa tutti insieme per passare il tempo. Il papa, proust, pioggia giù, per dirne solo alcune.
Così due giorni passati al buio possono far ricomparire tout d'un coup cose che pensavi ormai lontane. Ieri, per esempio, una discussione di soli 5 minuti, verso mezzanotte o giù di lì, a partire da 5 candele di dimensioni diverse. (questo è un post che nasce da una foto, una foto che non esiste: scattata e rifiutata dalla mia macchinetta digitale, che ha deciso di defungere, come per lasciare ulteriore spazio all'immaginazione). Due candele di uguali dimensioni, ma a dire la verità bassine, rappresentavano l'uguaglianza di ciascuno con chiunque, la vera democrazia, il comunismo, il regime estetico delle arti, la politica e così via. Due candele di cui una nettamente più alta e l'altra nettamente più bassa, ancorché più alta delle candele comunitarde, rappresentavano il capitalismo, il liberismo, il regime mimetico delle arti, la polizia (e come spiegare il fatto che, nonostante tutta l'ineguaglianza sociale, la candela più bassa nel capitalismo fosse comunque più alta di quella egualitaria del comunismo? problema grave e serio). Quinta candela, quella solipsista: si faceva i cazzi suoi, ed era a mezza altezza rispetto alle altre.
Ma qual era la candela più felice?

Pendaison de crémaillère

mercoledì, febbraio 18, 2009

Mesdames et Messieurs,
Cheres amies et chers amis du 78 Félix Faure,
Bonjour à tous!

Nous sommes les nouveaux locataires du troisième étage (porte à gauche); nous vous écrivons pour vous informer du fait que vendredi soir on va inviter quelques amis pour une petite f
ête d'inauguration. Nous ésperons de ne pas vous trop déranger.
Si quelqu'un a envie de boire un verre avec nous il est naturellement bienvenu.

Cordialement,

cobe, cofe, cani, còin

News from Boo C. Cow

lunedì, febbraio 09, 2009

  • allarme allarme, il nuovo blog di Amicofra ci sta rubando tutti i lettori, si richiede uno sforzo di attenzione anche sui vecchi rigattieri, altrimenti saremo costretti a rubare le strepitose invenzioni letterarie di Amicofra (citando la fonte, bien sur) e postarle qui;

  • la casa è un forno, e si attende con trepidazione l'arrivo degli altri due conquilini, ché bisogna fare le pulizie;

  • ciccì è partito, portandosi dentro un pezzo di bucicò (la chiave, notamment), e lasciando un vuoto nel mio lettone - e due cuscini;

  • cobe e io non vediamo l'ora di riabbracciare il parmigiano e il caffé e la caffettiera grande che cani e cofe ci porteranno sabato prossimo venturo (oltre a qualche altra sorpresina);

  • ci piacerebbe avere notizie dai rigattieri vari e amici che da tempo non frequentano questo blog: siete sempre i benvenuti, e forse senza di voi rischiamo di soffocare;

  • l'altra mattina ci siamo svegliati e la pizzeria romanella, che sbaglia tutti i nomi di tutti i piatti italiani e nella quale dunque per quanto mi riguarda non metterò mai piede, era così:


abbucicò