Storia di una laurea - Cap. I (Ovvero, di come il vostro aff.mo sia tornato rocambolescamente nelle aule universitarie )

giovedì, gennaio 12, 2012


Ottobre scorso. Il vostro aff.mo decide all’improvviso di dare una svolta alla propria vita. Perché? Sono cose rischiosissime, da non farsi mai così su due piedi. A svoltare, infatti, si rischia spesso un frontale.
Se la ricerca di un lavoro vero (pagato, con un contratto regolare) era un’operazione quasi conclusa, altrettanto si poteva dire per il conseguimento dell’infinito titolo specialistico. Avevo infatti quasi ultimato, si fa per dire, la tesi, quando un bel venerdì pomeriggio mi salta in testa di iscrivermi online all’esame di laurea. Così, dico, mi pongo un confine temporale e psicologico. Quando mai.
Rapido come il morso di un crotalo, arriva il colpo di scena che non ti aspetti (ovvero, il cetriolo nello stoppino, a freddo, cha fa malissimo). Il Grigio Burocrate della Segreteria replica infatti, con la più banale e sciatta nonchalance del mondo:

Lei ha raggiunto i 90 CFU ma, a differenza del piano di studio previsto per il suo corso di laurea/curriculum non ha completato il suo percorso di studio, quindi mi stupisce abbastanza la sua domanda di laurea”.

(Prima notazione: se ho 90 cfu, com’è possibile, razza di cretino, che non abbia ultimato il corso? Seconda notazione: ma di cosa cazzo ti stupisci? È un’iscrizione, una banalissima iscrizione. Perché non ratifichi la richiesta e passi a un’altra pratica? Perché i controlli funzionano solo con me?)

Insomma, il Grigio Burocrate stila un elenco di esami che il vostro aff.mo non avrebbe mai dato. Come se avessi frequentato il master in comunicazione di Mediaset, credendomi invece studente dell’ateneo pisano. Ma che simpatici, questi burocrati pisani.
Quindi, mi dice, il Grigio Burocrate, scriva alla segreteria didattica.
Bene, scriviamo.

E qui, cari signori, incappiamo nella rete implacabile del Grigio Burocrate II, che senza sforzare minimamente non dico uno, ma due neuroni, replica con queste parole:

effettivamente la sua carriera specialistica non va bene, le mancano 5 cfu di storia della lingua italiana II o di linguistica generale e 5 cfu di storia dell'arte medievale o moderna o di archeologia greca o romana. sarebbe anche opportuno che, almeno un esame di lett. italiana III se lo facesse annullare e riverbalizzare come lett. italiana mod. e contemp... saluti”.
(come vedete, nel passo precedente, esami e crediti fioccano come tangenti a una gara d’appalto, ma il colpo di genio si vede nel passaggio funambolico “annullare e riverbalizzare”. Questo è un fenomeno, mi dico, conosce pure gli artifizi della riverbalizzazione. La chiusa con “saluti”, poi, è una smaccata quanto raffinata provocazione mirante a far perdere la brocca al vostro aff.mo: prima ti distruggo due anni di attese e speranze, poi ti riverbalizzo le chiappe e infine ti saluto, sobriamente, garbatamente).

E una settimana volò via così, nello scribacchiare petizioni lacrimevoli a Grigi Burocrati che nulla sapevano e nulla intendevano, a leggere risposte su crediti da contabilizzare, sperando d’incappare in un barlume di umana intelligenza, in un’intuizione che andasse oltre la constatazione della normativa vigente (per esempio, vagliare la possibilità che fosse sfuggito un dettaglio decisivo: ovvero, sopravvenute modifiche al piano di studi tra il 2006 e il 2011… ma ci arriveremo, non temete).

L’umore del vostro aff.mo svariava tra lo sconforto e la risatina isterica (“non è vero, non sta succedendo a me, ci dev’essere un errore…”). Avevo quasi deciso di mollare l’impresa e dedicare il resto della mia vita a una lotta randagia e clandestina contro gli impiegati universitari di ogni ordine e grado… quando ad un certo punto… [continua la prossima puntata]

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2 Responses to “Storia di una laurea - Cap. I (Ovvero, di come il vostro aff.mo sia tornato rocambolescamente nelle aule universitarie )”
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capo ha detto...

Quando eravamo giovani c'era un personaggio mitico, docente presso il corso di laurea in filosofia, cui brillavano gli occhi al semplice nominare la parola "condono".

Quando avevamo un problema, bastava dire "Centrone bis" e "condono" che magicamente succedeva qualcosa.

E non parliamo della riconversione degli esami erasmus, che a qualcuno di noi (ma qui il ricordo sfiora il sogno, e si rischia quasi la calunnia) fruttò addirittura esami in più, o 18 che magicamente si riconvertivano in 30 e lode.

Hai provato a chiedere un condono? Hai provato a riconvertire la tua laurea in lettere in una in filosofia?

13/01/12, 12:55
Happy ha detto...

voi filosofi avevate per caso un piano di studi preparato dalla Lehman Brothers??
no perché noi letterati siamo caduti preda di una fanatica della filologia che ha trasformato tutti i possibili indirizzi, incluso il contemporaneistico, in corsi di filologia romanza... altro che conversione,noi avevamo una griglia strettissima... filologia, storia della stampa, tutti bissati o triplicati nella laurea specialistica... un'overdose di edizioni critiche e varianti da far risorgere Valla in persona...

13/01/12, 15:08