io volevo dirvi - ché sennò poi uno se le scorda sempre le cose importanti, e parla parla parla ma non si capisce il perché né il percome, né il motivo delle cose, e così via - che una cosa importante di viarigattieri, che chi la frequenta lo sa ma è bene ribadirlo perché poi magari passa e uno se lo dimentica, è che siamo tutti amici. ma il fatto che siamo tutti amici si riverbera inesorabilmente nel linguaggio. il che fa sì che quando tu fai una vita normale fai una vita normale, ma quando hai a che fare coi rigattieri hai a che fare inevitabilmente con gli amici rigattieri. cioè vi spiego: non è che uno incontra gino, incontra - per forza - l'amico gino. e allora può succedere che tu non sei in compagnia di rigattieri, ma poi ne incontri uno, e parli di un terzo, e ne parli (anche davanti a estranei) non semplicemente come di un terzo, ma come l'amico terzo. che sembra una cazzata, però è vero, è quello che succede. io ve lo volevo dire perchè altrimenti poi uno non capisce. per dirvi: in viarigattieri ci sono l'amico betti, l'amico ilfe, l'amica nic, l'amico genni, L'AMICO FRANCI (über alles), l'amico maurinho, l'amico happy, l'amico ciccì, l'amicòin, l'amico tomme, l'amico bush, l'amica pavani, e così via per chiunque abbia a che fare con viarigattieri. che sembra una cazzata, ma pensateci, è veramente quello che succede. non: ma che fa happy? bensì: ma che fa l'amico happy? il che soprattutto avviene con l'amico franci, con l'amico betti, e ultimamente con l'amicòin, deformazione sarda del nome del capo (molto alla lontana - ma la fantasia dei rigattieri non va messa in discussione). magari un giorno qualcuno potrebbe fare la genealogia di questa curiosa pratica.
niente, ve lo volevo dire.
a futura memoria, insomma.