C'è una questione morale. Ma si sa, le questioni morali non contano più niente. Avrei dovuto tenerlo a mente quando ho salvato quello stracietto maculato che il nostro ex-coinquilino chiama giraffina dagli occhi dolci, regalo erasmus a cui tengo molto.
Avrei dovuto tenerlo a mente più volte e insistere nei miei tentativi, sempre troppo clementi, di uccidere e martoriare quell'ammasso di peli sintetici goffo e sgraziato che il nostro ex chiamava orso-orsetto non so con quale nomignolo, non so da chi regalato. Quando cercavo di strappargli lel braccia a morsi, quando l'ho impiccato vicino allo scaccia pensieri con spirito cristiano, per alleviare, o meglio dare un senso musicale, agli ultimi istanti della sua inutile esistenza.
Le questioni morali non contano. Le questioni morali non esistono nell'animo di uno che è mistico. Di questo ne avevamno un sospetto, fondato, ma pur sempre un sospetto. Ora ne abbiamo la certezza assoluta. L'ultima mossa del nostro ex è stata "genni"ale nella sua freddezza. Spietata nel suo cinismo e orribile nel suo moto di distruzione. Pensavamo che ingoiare chili di marmellata con il mestolo fosse un atto indegno. Pensavamo che arrivare a godere del lavoro culinario degli altri senza muovere un dito, che trovarsi sempre nel momento giusto al posto giusto fossero cose ignobili. Ma mai avremmo potuto spingerci a tanto, anche concentrandoci con tutti i nostri pensieri negativi. Mai, neanche un intero consiglio di strege stregoni e Wanne Marchi avrebbero mai architettato una trama così mortale.
Spedirsi un pacco sapendo di non poterlo pagare dalla terra d'oltralpe e farlo così pagare agli ingenui coinquilini che adesso sono sul tutti lasrico e non possono fare la spesa perché tu abbia potuto avrere le tue cianfrusaglie inutili. Questa mio caro AMBASCIATORE è un'azione terribile. Tu dormi su milioni di euro e noi rosicchiamo le scorze del parmiggiano cinese, tu vai a feste e ricevimenti imperiali e noi ci guardiamo negli occhi al suono stridente dei nosri stomaci che reclamano il minimo per la sussistenza...
Tu leggi librei e gestisci situazioni importanti, ma avevi bisogno dei tuoi "fidduri", noi stiamo svendendo tutto: libri, calcolatori, mobili e persino qualche organo del capo.
Sorridi pure compiacendoti della nostra disperazione, ma non pensare a tornare... non pensarci neanche. Sarai divorato - fisicamente intendo - dalla nostra ira selvaggia. Le tue ossa rosicchiate saranno donate a Fosca in segno di pace e allora, almeno una volta nella tua vita, avrai servito la Comunità.
Per ora, nella dolce attesa, mangiamo la tua giraffa
Ti aspettiamo a bocche aperte