Avete mai pensato a quante implicazioni ogni termine che usiamo porta in sé e restituisce nell'esperienza quotidiana che abbiamo delle cose?
Prendiamo ad esempio il termine PENSIONE
Dunque pensione significa all'incirca "rata di pagamento".
Fate attenzione alle sfumature di significato.
L'idea qui è che lo Stato dopo aver ricevuto i contributi dei lavoratori per anni, decida di 'ripagarli', dove ripagare tende più al senso di 'ricompensare' che di 'restituire' il dovuto. La pensione come pagamento crea una certa distanza tra il pensionato e i suoi contributi, introducendo un momento intermedio consistente in un atto quasi paternalistico dello Stato di protezione del fedele e vecchio lavoratore ripagandolo dello sforzo compiuto e della condotta di leale contribuente fin lì mostrata.
In un quadro come questo l'intervento dello Stato sul fondo-pensioni è inteso come una manovra di carattere puramente gestionale.
Ma spostiamoci in area tedesca, dove il termine pensione viene sostituito da Rente, vale a dire rendita. Il termine 'rendita' riconduce con molta più immediatezza rispetto a 'pensione' al diritto del contribuente di lunga data di poter riscuotere gradualmente parte dell'investimento. Investo in qualcosa perché questa cosa renda, e se non rende come previsto perché qualcuno ci ha messo le mani, mi ritengo vittima d'un furto, d'un reato, ma non parlo mai di 'manovra finanziaria'. Tanto che in tedesco il quasi omonimo 'Manöver' significa solo manovra nell'uso della macchina e in situazioni simili. Il corrispettivo del senso amministrativo del nostro 'manovra' sarebbe 'Massnahme', cioè l'adozione di disposizioni particolari; il che non solo suggerisce una straordinarietà di queste disposizioni, ma porta in sé un senso di o della 'misura', che scompare del tutto nell'amministrazione di tipo italiano. E' pur vero che troviamo anche in ambienti di lingua tedesca il termine Pension, il che potrebbe far crollare le nostre indagini...ma in via preliminare ci atteniamo al fatto che esso è meno diffuso di Rente, per lo meno in discorsi di natura politica. Pension lo troviamo più in espressioni quotidiane del tipo 'in Pension sein' o 'in Pension gehen' (essere/andare in pensione), e d'altronde ci sembra plausibile supporre per l'origine di queste formule d'uso colloquiale l'influenza della numerosa comunità italiana in territori di lingua tedesca. Certo, se la storia ci avesse offerto l'esperienza inversa, oggi noi forse diremmo che andiamo a 'ritirare la rendita' piuttosto che la pensione, con un sentimento diverso probabilmente, capace di restituirci un senso dimenticato dello Stato e del nostro ruolo in esso.
Ma torniamo alle nostre riflessioni.
Una parentela con il nostro 'pensione' la troviamo in Inghilterra, dove si parla di 'retirement pension', ma in tal caso l'accento è posto sulla componente retirement dell'espressione anglosassone, in quanto essa definisce in maniera specifica la pensione di quiescenza da un semplice 'vitalizio' (che è invece il significato primario di 'pension'). In questa nuova formula le sfumature non sono più tese a rendere più o meno esplicito il legame di diritto che intercorre tra il contribuente e la sua pensione di quiescenza, o 'rendita' se preferite. L'espressione tiene invece a sottolineare il valore sociale del 'pensionamento', della 'quiescenza, ovvero del 'retirement'. Non diremo trattarsi di una 'ritirata' quanto piuttosto di un 'ritirarsi', laddove la seconda traduzione non porta per forza alla mente certi usi di guerra, che risulterebbero drammatici ma pur sempre plausibili in questioni di ordine interno in perfetto stile britannico (provate a immaginare una politica pensionistica attuata dalla Lady di ferro e l'immagine della ritirata di quattro vecchi minatori settantenni con gli attrezzi del camino in mano di fronte a una schiera di polizzioti si renderà chiara e limpida davanti ai vostri occhi).
'Ritirarsi' dunque. Il pensionamento e la cessazione dell'attività lavorativa rappresentano la fine d'un ruolo attivo nella società e la fuoriuscita dai meccanismi della medesima. Il vecchio, terminando la propria attività lavorativa 'si ritira' dalla società divenendo un soggetto passivo e non più attivo della comunità.
Lo stesso troviamo in area francofona dove la pensione diventa semplicemente retraite (la formula 'pension de retraite', equivalente dell'inglese 'retirement pension', non viene quasi mai utilzzata). Qui il senso di fuoriuscita dai settori attivi della società diviene più esplicito, in quanto 'retraite' indica precisamente l'atto del ritirarsi, fino al significato-limite del 'ritiro sprituale', mentre non ha nulla a che fare col significato di 'rivalsa' che riguarda un caso omonimo di 'retraite'. La determinazione sociale della 'retraite' come destinazione del 'retraité', del pensionato ad un ruolo marginale all'interno della comunità, risulta ancor più palese nell'accostamento di retraite-pensione a maison de retraite, cioè 'casa di riposo' per anziani.
A questo punto arriviamo al nòcciolo della Nostra lunga ricerca, quello cui abbiamo teso finora e finora disatteso e per ciò stesso tanto atteso. (La parte che preferiamo)...
Qualcuno sa spiegarCi perché mai gli spagnoli quando parlano di pensione parlano di
JUBILACIÓN???
Ma che c'avranno da giubilare? E poi com'è che per loro tutto è motivo di festa? Ma come fanno? Ditemelo, ditemelo, ditemelo... !
E poi se vanno in pensione e fanno festa, vuol dire che vengono a fare bordello sotto casa Nostra?
[Charlie Il-letterale, con il prezioso aiuto di Giocandolo e grazie alle amichevoli fonti ispaniche...vabbene così, Giocà?]