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e comunque

lunedì, ottobre 27, 2014


E comunque io fonderei un partito, non tanto per vincere le elezioni, più per vedere l'effetto che fa: ad esempio per vedere chi mi viene dietro, e in particolare tra gli intellettuali o gli uomini di spettacolo. Cosa succede nella mente degli intellettuali o degli uomini di spettacolo quando decidono di esprimersi in favore di un nuovo partito? Probabilmente anche loro pensano che sia un po' un salto nel vuoto, perché in fondo non sai come sarà quel nuovo partito, ma che comunque è importate compiere un gesto che è necessario per smuovere un po' le cose. Insomma: ci credono, anche a rischio di figure di merda colossali. Ma io invece vorrei capire cosa succede nella mente di chi ha fondato un partito e che si vede questa sfilza di intellettuali o uomini di spettacolo che gli vanno dietro, cosa pensa realmente. Voglio dire: non è che se poi Cristina D'Avena fa una dichiarazione in tuo favore tu puoi sconfessarla o dire che ti aspettavi più Francesco Guccini o Pietrangelo Buttafuoco. Te la devi accollare, Cristina D'Avena.