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Post-Venezia 2

venerdì, settembre 16, 2011



Ambientazione: Festa esclusiva. 

Personaggi: Il capo, un filosofo.


QUEI LORO INCONTRI
Atto unico (in molti sensi)



- Scusa ma…

- Prego?

- Scusa ma quello è mio.

- Prego?

- Quello è il mio champagne.

- Prego?

- Quello, è il MIO champagne.

- No, caro signore, lei si sbaglia. Il suo champagne l’ha portato via quella deliziosa signorina con la camicetta color perla mentre lei pisciava sulla siepe. Questo è il MIO champagne.

- Come dici?

- Ha presente il momento in cui lei guardava dentro al magro decolletè della quindicenne che aveva accanto, poco prima della minzione? In quel momento, caro signore, è arrivata la signorina con la camicetta color perla e s’è portata via il suo bicchiere. Fanno tanto gli chic, ma appena volti le spalle subito ti fregano il bicchiere.

- Ma dai.

- E già, caro signore.

- Ma tu che fai, lavori qui?

- Si figuri caro signore, io sono un imbucato. Diciamo che ho le mie conoscenze.

- Sono i migliori, gli imbucati. Io insegno filosofia all’università di B.

- Anche Lei imbucato?

- In qualche modo.

- Ma dai.

- E già.

- Vuole un po’ di champagne?

- È che ho finito la coca.

- Ma dai.

- E già. 


Sipario, applausi.

ogni riferimento a luoghi, persone, spazilancia, piscine, hotel excelsior è puramente casuale.