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epoche che verranno ricordate per la ricezione continua di mail come queste

venerdì, luglio 10, 2015


Buongiorno,

Scrivo per informarla di una nuova possibilità lavorativa.

Se anche Lei non ce la fa più dei soliti lavori per pochi euro mensili, sono qui
apposta per raccontarle la mia esperienza e aiutarla informandola di questa
possibilità sorprendente, così come è stato fatto con me.

Fino a pochi mesi fa, lavoravo come impiegato presso un'azienda del settore
tessile. E come molti italiani, facevo molta fatica ad arrivare a fine mese,
pagare le tasse del mutuo, le rate della macchina, l'IMU, l'asilo per i bimbi…
e ahimè, vacanze e divertimenti erano ormai diventati un sogno nel cassetto.
Poi, un mio amico mi ha mostrato come guadagnare e avere uno stipendio
extra, dedicando a questa seconda attività solo qualche ora del mio tempo libero!

Essendo molto titubante e, non avendo molti soldi a disposizione,
sono partito con un investimento iniziale di appena 200€….
e ora, a distanza di 
2 mesi e mezzo, quei 200€ sono diventati 14.456€!


Finalmente riesco a coprire tutte le spese, godermi la vita e riuscire persino
a mettere da parte dei soldi per il futuro dei miei figli!

Se vuole saperne di più, clicchi sul seguente 
link, così avrà tutte le istruzioni
su come fare.
In bocca al lupo!

a modest proposal

venerdì, novembre 13, 2009


Mi scuserete il post un po' moralista, ma di tanto in tanto non è detto che faccia male.
M’è venuto in mente parlando col povero crobino (che mi chiedeva indietro mille euri di cui non vi sto a raccontare la storia) che è una vergogna che noi altri si discorra tanto e poi non si faccia mai nulla per fare qualcosa di concreto, non ci impegniamo mai in prima persona per creare nei fatti il mondo migliore di cui tutti ci riempiamo la bocca. Per questo avevo chiesto a Betty di lasciar perdere le sue sporche mille bucce e di buttarle con me in un progetto ambizioso, volto a creare un  po’ di gioia in questo triste mondo. C’è altro che conti, oltre a cercare di creare della gioia in questo triste mondo? No, non c’è altro, garantisco.
Dunque il progetto era questo: fare una colletta per mandare me a passare natale e capodanno a Cuba. Ora che allargo la richiesta a tutti voi non servono mille euro a persona, basta anche meno, diciamo dueccinquanta a capoccia, se partecipate (partecipiamo, che anch’io metto la mia quota) tutti (un cinquemila carte, secondo i miei calcoli, poi più partecipate e più gioia ci sarà, naturalmente). In questo modo io potrei andare a sputtanare in senso letterale i vostri quattrini, facendo brindare alla vostra salute le più belle gnocche cubane con coppe ricolme del mio seme. Non siate piccoloborghesi, col ditino indice alzato e la falsa morale: nessuno di voi, sono certo, resterà attaccato allo sterco del demonio rinunciando alla possibilità, non sempre facile da incontrare, di creare felicità su questa terra.
Certo, vecchi sofisti, mi obietterete: tanto varrebbe dare i soldi agli africani che muoiono di fame (sempre la retorica degli africani che muoiono di fame, grigio e noioso ritornello di quelli che non si impegnano o delle mamme che vogliono far finire i broccoli ai figli: “Mica lascerai i broccoli? Ma lo sai che ci sono i bimbi africani che muoiono di fame?” “E che pensi, genio di una mamma, che se finisco i maledetti broccoli (ormai diacci) i bimbi africani poi stanno meglio, si sentono più sazi?”). Ma, vi rispondo domandando di rimando (e allitterando):  cosa se ne fanno in Africa dei vostri cinquemila cheeseburger, quando non hanno acqua che non sia marrone? Cioè, quelli magari li mangiano volentieri, i cheeseburger, ma poi non è che se la passano tanto meglio, restano sempre mediamente molto infelici. Capite, l'unico modo per rendere questo mondo migliore, per fare la vostra parte di uomini sensibili e interessati e di sinistra, è quello di donare un piccolo obolo a Ferari, in modo che li unisca e li trasformi in gioia pura, con infinite ripercussioni, sempre cariche di gioia (la gioia dell'ultimo baluardo comunista, la gioia di tanti tegami e tanti barmen cubani, la gioia di airfrance, gioia, gioia che prolifera e si moltiplica, inno alla gioia). Cinquemila euri a cinquemila persone sono un sacco di gioiette inutili, ma cinquemila euri a me sono una gioia immensa, incalcolabile (lo dice anche Marx: la quantità si trasforma in qualità). Naturalmente anch’io contraggo impegno formale con tutti voi a divertirmi un sacco, che il vostro sacrificio non vada sprecato.
Mi obietterete ancora, meschini: perché non ce li teniamo, i nostri soldi, e pensiamo ognuno a creare la propria gioia e a farla proliferare (anche se non mi sembrate dei tipi tanto egoisti da voler usare i vostri soldi per la vostra gioia)? La risposta è semplice: perché i vostri duecentocinquanta euracci non basteranno a fare la vita da nababbo (= più gioia) che invece farei io (in vostro onore). È il vecchio principio socialista, per cui l’unione fa la forza: voi con i vostri duecentocinquanta euri siete i soliti (= meno gioia), mentre io con tutti i vostri soldi ci vado a Cuba.
Vi pregherei per altro di fare in fretta, che sennò i prezzi degli aerei salgono (poi sotto le feste) e dopo vi tocca pagare di più per avere la stessa quantità di gioia.