Minima moralia. 2 - Contro la filosofia "like"

venerdì, aprile 22, 2011





Nel ridicolo crepuscolo italiano che stiamo vivendo si stanno diffondendo varie degenerazioni neurologiche che affliggono e ottundono le menti.
Oltre alle sopravvivenze inspiegabili di soggetti come Asor Rosa (scusate, provo sincero sconcerto per la scomparsa selettiva di certi accademici a discapito di altri…), oltre alle proposte gruppettare di Paolo Flores D’Arcais (“usciamo tutti fuori dal Parlamento!!”: benissimo, così poi Lui chiude la porta alle nostre spalle e tanti saluti…), assistiamo al diffondersi di fenomeni anche da parte di nostri quasi-contemporanei (diciamo, dai cinquant’anni in giù: i ggiovani, insomma).

Tra le tante cose che ci sarebbero da moralizzare in questa rubrica minima, cercherò di parlare questa volta di un fenomeno ben preciso. La filosofia “like”.
Come sapranno molti di voi, il pensiero “like” si ricollega alla prassi diffusa su Facebook di alzare il pollice virtuale in segno di approvazione. Questa funzione di per sé idiota del social network sta diventando sempre di più una forma mentis. È diventato un riflesso immediato cliccare sopra i contenuti più svariati. Non importa se stai cliccando sopra una brutta notizia, l’ennesima contestazione politica sulla rete, la notizia della morte di un cagnolino: è tutto “likebile”.
E quindi, in definitiva, non possiamo/vogliamo dire più nulla di significativo. A volte, anzi, basta il gesto come condensazione massima di tutti i nostri micro-pensieri.

Più in generale, mi sembra, il pensiero “like” va a sommarsi a un ulteriore fenomeno: la diffusione della conoscenza tramite web. È la conoscenza “linkabile”. Potenzialmente infinita, consente l’accesso a un tripudio di collegamenti privi di gerarchia e, soprattutto, privi di un limite sensato (quante informazioni e quanti link riusciamo a sopportare? Dopo quanto tempo l’informazione diventa puro surfing?).
Sono cose poco simpatiche da dirsi. Ma le sperimento tutti i giorni. E mi è venuto spontaneo e immediato metterle per iscritto dopo che un nostro Padre Fondatore ha confessato l’altro giorno su Facebook di essersi arreso alla propria indole di destra: non ce la faceva più, dopo anni di estenuante “militanza” nella sinistra più insulsa dell’occidente.
Ecco, io più o meno ho provato una cosa simile, ma di segno diverso. Si tratta della necessità di recuperare un minimo di “gerarchie” mentali: ovvero, la capacità di strutturare un pensiero compiuto.

Così, per cominciare, ho messo giù un piccolo elenco di cose da fare:
-          proseguire nella battaglia ideologica contro i “creativi digitali” (solo l’espressione mi fa venire istinti omicidi);
-          considerare FB una fonte di informazioni e di comunicazione tra persone (e basta);
-          leggere qualche saggio noioso e lungo (ho il cervello atrofizzato);
-          recuperare Kant e Hegel dal manuale del liceo;
-          ripassare il principio di non contraddizione.

Non ce la farò mai. 

Comments

11 Responses to “Minima moralia. 2 - Contro la filosofia "like"”
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capo ha detto...

Ovviamente ho subito laiccato il tuo post, caro happy! A proposito di saggi lunghi (noiosi non so, mi sa di no): dopo anni e anni, frutto orgoglioso del mio primo buono feltrinelli da 30 euro, ho finalmente cominciato Massa e Potere di Canetti. Quanno ce vò ce vò.

scusa, forse non dovevo commentare.

"mi piace"

22/04/11, 12:26
Happy ha detto...

Il tuo like mi pare un buon viatico per il recupero del principio di non contraddizione. Savasan...
Massa e Potere, dopo anni di purgatorio sopra il comodino n. 327 di ViaRigattieri è giunto finalmente alla posizione più consona: in t'a capa...
io rispondo con Destini personali di Bodei...

grazie Capo

22/04/11, 12:48
Anonimo ha detto...

ma chi sono i "creativi digitali"?
càni

22/04/11, 14:49
Anonimo ha detto...

io mi aspetto da marcello cofino, che sicuramente come me non l'ha letto, una recensione congrua di destini personali

22/04/11, 22:29
Anonimo ha detto...

ma invece di incarognirvi contro nonsochi, potreste parlare un po' di più di romanzi italiani, onde evitarmi di leggerne di brutti come il farmaco di gilda policastro?
un altro esempio: mi sono appena comprato la vita oscena di aldo nove e solo dopo, cioè solo dopo aver speso 16 euri, cofino confessa che l'ha letto e fa schifo. Dico io, non poteva scriverlo prima?
pg

22/04/11, 22:32
càni ha detto...

dai pg, però pure tu ad abboccare agli spot della bignardi...già l'intervista alla fidanzata doveva distoglierti dal buttare 16 euri.

23/04/11, 09:10
Anonimo ha detto...

Scusa pg, potevamo dirtelo, anche perchè io lo comprai proprio dopo che una sera ne parlammo insieme... e ogni volta che ci chiedevamo scocciati perchè lo stavamo leggendo, pensavamo a te e a quella chiacchierata!
kiss pavi

23/04/11, 09:57
marcello cofino ha detto...

caro anonimo,
lo farei volentieri, di recensire Destini personali, ma putroppo mi è capitato di leggerlo (non proprio tutto, ma comunque troppo per scriverne una recensione imparziale). se per te va bene uguale, recensisco Massa e potere.

caro pg,
non ho detto che fa schifo, semmai ti ho consigliato di leggerlo in Feltrinelli, che certamente non vale 16 euri, ma 0 certamente sì.
per scusarmi, eccoti una recensione in tempo reale: a pagina 270, Uomini che odiano le donne è ancora una noia mortale. (e qui mi vorrei aspettare una caterva di insulti).

23/04/11, 11:05
Anonimo ha detto...

il creativo digitale è un problema minore.
presto dovremo combattere l'invasione degli ultracorpi. gente strana, ingannata. loro. http://it.wikipedia.org/wiki/Nativo_digitale
E noi siamo e saremo semplici immigrati. non ci sarà concesso di viaggiare comodamente sul treno della dignità analogica. mai.

26/04/11, 10:16
Happy ha detto...

scusate, torno appena oggi dall'estero...

@cofino: la citazione in causa di bodei era una chiara provocazione nei tuoi confronti. per me, rappresenta il più sicuro viatico serale verso un sonno repentino e senza pensieri.
Uomini che odiano le donne diventa godibile intorno a pag. 350 o giù di lì... a propos, spero tu possa gioire del fatto che david fincher sta iniziando le riprese della versione made in usa.. (è il mio regista preferito, al momento...)

@pg: sulla narrativa italiana, rispondiamo esclusivamente dei consigli di lettura espressi sul blog, sui vari collegati e sui nostri profili anobii. a volte, il silenzio è il migliore e più caritatevole recensore...

27/04/11, 18:46
Anonimo ha detto...

ripassate un po' di glam, va'...
http://www.songlyrics.com/sparks/likeable-lyrics/

s-q

02/05/11, 16:12