QUAESTIO II. DE IUXTA POSICIONE DOMINI DIEI.

mercoledì, ottobre 20, 2010





Praesentatio
Sciascia, nella postfazione al suo Candido,ovvero un sogno fatto in Sicilia, dice che ci sono libri che ne generano centinaia di altri, e questo è il caso del Candide del grande filosofo illuminista Voltaire (che tra gli altri ha generato appunto pure il Candido di Sciascia). Allo stesso modo, a mio avviso, ci sono post che ne generano altri, e questo è il caso di “Sisì e l’America 2.0” del grande filosofo illuminista Cc (che tra gli altri ha generato appunto pure il presente post).
In particolare, il grande Cc ci sfida a pensare una grande alternativa: la domenica dovrebbe essere all’inizio o alla fine della settimana? All’inizio, come vorrebbero gli americani (in questo, temo, più biblicamente corretti di noi, visto che pare che il Signore si sia riposato di Sabato), o alla fine, come vorremmo nel vecchio mondo (in questo, rivendico, più filologicamente corretti di loro, visto che domenica è il giorno del signore e dio si è riposato alla fine del lavoro, e non prima di cominciarlo)[1]?

Digressio
[Prima di porre il problema in modo da offrirne la soluzione, vorrei fare una breve considerazione antropologica, sottolineando come i due modelli si adattino perfettamente alle diverse culture che li esprimono: qui prima esci con una e poi (dopo lunghe e meditate riflessioni) vede se te la dà o meno, là tanto per cominciare ti fanno un blowjob[2], e poi si vede se uscire (almeno così dicono)].

Disputatio
A favore della domenica a fine settimana si può dire che:
- sembra una giusta ricompensa per una dura settimana di lavoro (e sembra anche che, in ultimo, si giustifichi l'intera settimana: visione cattolica della settimana).
- Inoltre, sembrerebbe stupido riposarsi prima di aver lavorato (sarebbe come pulirsi prima di farla[3]).
- Se infine ti giochi subito la domenica, con che spirito la prosegui, poi, la settimana? Lavori pensando costantemente che non ti riposerai fino alla prossima settimana: un tempo gigantesco, a pensarci, il che toglie oggettivamente ogni slancio.

Ma, d’altro canto, la domenica come primo giorno della settimana ha non di meno i suoi vantaggi.
-       Se muori di venerdì sera, per esempio, non hai di che rammaricarti: ormai la domenica te la sei goduta, nessuno te la toglie più. È come mangiare le cose buone all’inizio del pasto, così se poi ti passa la fame ormai quelle sono in saccoccia. O meglio, è come se ti dessero la pensione tra i 20 e i 35 anni, e poi ti facessero lavorare finché non tiri le cuoia.
-       Ma soprattutto: se la domenica è a fine settimana, ci arrivi senz'altro molto stanco, e finisce che non te la godi, mentre se ce l'hai a inizio settimana sei bello fresco (e diventa un giorno di piacere e non di riposo: la domenica non è più in funzione della settimana lavorativa, ma diventa domenica in sé).
-       Il giorno di riposo a fine settimana ha un repellente odore di finalismo.


Determinatio
A questo punto, l’ago della bilancia non pendendo da nessuna delle due parti, credo che l'unica soluzione sia mettere la domenica all'inizio e alla fine della settimana, il che risolverebbe tutti i problemi.
Be', quasi tutti: per esempio, dovremo fare due domeniche coincidenti nello stesso giorno, o due giorni separati, uno all'inizio e uno alla fine della settimana? Se ne può discutere, ma la prima ipotesi temo che tenderebbe a creare confusione (come lo spieghi, ai poveri di spirito, che due giorni coincidenti non sono lo stesso giorno?), e dunque bisognerà optare per la seconda: due domeniche per settimana (ciò che è per altro sancito chiaramente dalle Sacre Scritture).
Ma ancora: faremo dunque settimane di otto giorni? Non credo proprio, visto che sarebbe una contraddizione in termini!
Dunque bisognerà sacrificare un giorno della settimana per trasformarlo nella seconda domenica.
Io direi il martedì.


[1] Certo, loro la chiamano Sunday, ma noi non accettiamo filologie pagane.
[2] Un signore di una certa età mi disse che una volta in Italia non si facevano pompini, che era una roba d’esportazione dagli Stati Uniti, come le patate e le chewing-gum, e che erano il corrispettivo erotico del fast food.
[3] Cfr. R. Benigni, L’inno del corpo sciolto: “Quindi cacate, perché è dimostrato/ ci si pulisce il culo dopo aver cacato”.

Comments

11 Responses to “QUAESTIO II. DE IUXTA POSICIONE DOMINI DIEI.”
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neomi ha detto...

Pelamordiddìo!
è già un trauma sufficiente per me affrontare un lunedì alla settimana! se mi mettete due domeniche mi ritrovo con due lunedì e dunque con due traumi! nn credo potrei sopportarlo....

20/10/10, 21:04
capo ha detto...

Prima di cominciare, non posso che rimarcare la struttura anfibolica di questa quaestio dei nostri tempi, visto che, a onor del vero e da che mondo è mondo, una quaestio si struttura nella seguente maniera (come rimarcavo in un articolo giovanile): posizione del problema, rationes contra, rationes pro, respondeo, confutazione delle rationes contra. Devo confessare di non trovarmi dunque troppo a mio agio a discutere in un latinorum un po’ appiccicaticcio, dal momento che, come credo (e sono d’accordo con me, come avrebbe aggiunto il mio amico Piero), la forma non è meno determinante del contenuto.

Ciòpremesso, mi limiterò a due brevi considerazioni.

Tu dici che la nostra “DOMENICA” ha a che fare con DOMINUS e dunque giorno del signore? Pesante. La lectio non è esente da dubbi, visto che (per me, per esempio, e sono d’accordo) domenica si contende un’origine da DOMUS, essendo dunque – più laicamente – il giorno in cui tinni stai ‘a casa. Quelli in california escono perché c’è il sole, da noi piove (ops: scusate, da voi piove, qua no) e quindi stai a casa. Anche perché se il signore si è riposato il sabato non si vede perché noi dobbiamo dedicargli la domenica.

Secondo di poi, l’idea delle due domeniche potrebbe anche essere allettante, ma io sarei per raddoppiare i mercoledì. È profondamente ingiusto dover sacrificare o il cinema o il calcio (aut aut). Non puoi nemmeno dire che la domenica è del calcio, visto che ormai non si capisce più niente e le partite le fanno dal venerdì al lunedì. Io farei tranquillamente a meno del sabato, terrei la domenica per il campionato (come prima della controriforma) e raddoppierei i mercoledì.

In questo modo i conti non tornano, direte voi: ma a me i miei amici deleuziani mi hanno insegnato parole come INCOMPOSSIBILITA’. E se non capite che significa, beh, lo dice il post stesso: mi sa che siete un po’ poveri di spirito.

21/10/10, 10:11
mc ha detto...

la - pur arguta - risposta precedente mi lascia un po' perplesso, soprattutto perché trasuda reazione a ogni frase.
mi permetto di evidenziare da cosa questa mia impressione sia giustificata.
- anzitutto dalla richiesta di ingessare il pensiero entro schemi costrittivi e vetusti di quaestio, senza prevedere la possibilità di rinfrescare il genere (tanto più che qui si muove dal presupposto del tertium datur, cosa che scardina la scansione classica a fortiori).
- (questa la contesto per motivi logici e non politici). come ho già evidenziato alla nota uno, non accettiamo filologie pagane, come quella di domus anziché dominus, senza contare che in america piove più che da noi, e quindi hanno più motivo di stare a casa (nonostante il nome sunday, che, lo dico a scanso di equivoci, è un nome convenzionale e al limite di buon auspicio, e non significa che ci sia PER FORZA il sole). del resto la contradictio in adjecto è già testimoniata dalla stramba proposizione "lì (che poi per me sarebbe qui) piove, qua (che poi per me sarebbe là) no", ove lì, qui, là e qua indicano lo stesso posto (nella grande alternativa su cui si muove il post).
- quanto alla proposta del mercoledì, mi sembra un po' fuori luogo (anche se molto affine al capo), ma in sè passi (tra l'altro raddoppiare i mercoledì e rinunciare al sabato è perfettamente compossibile). non passi invece la filippica in cui ci si dice cosa SI DEVE fare di domenica (stare a casa a vedere le partite, che poi putroppo in quest'epoca di caos le fanno anche di sabato, ahinoi, che si stava meglio quando si stava peggio), e cosa si DEVE fare di mercoledì (cinema o cempions).
la nostra proposta era di raddoppiare le domeniche, mica di dire alla gente che deve fare.

21/10/10, 12:15
charlie ha detto...

Dall'immagine parrebbe che noi condividiamo il sistema della domenica-finesettimana con i giapponesi, il che potrebbe andare a svantaggio dei sostenitori della domenica catto-italica, dato che notoriamente tutto quello che c'è in Giappone è assurdo.

Però, d'altra parte mi chiedo che senso ha aver importato il costume del week-end se qui non c'è proprio nessun end? forse si tratta di un week-start, o il week-end non comprende il Nichiyoubi? E allora perché noi diciamo che facciamo un week-end fuori città per dire che domenica famo na gita a li Castelli, Nannì Nannì?

Enlighten me!

21/10/10, 15:34
SìSì ha detto...

devo dire, non senza un certo rammarico, che il commento del capo, così permalosamente costruito, non riesce nonostante l'altisonanza a non suonare, in fondo, un po' geloso. come se non essere l'autore del post, né avere meriti sull'opera che l'ha ispirato, fosse per lui di difficile digestione...

certo, noi da un capo ci aspetteremmo un po' di più! che sappia accettare, e anzi incoraggiare i risultati dei capeggiati - gioielli da esibire, come Cornelia diceva dei suoi figli.

ma io ho paura che il capo sia sceso sulla terra - e dovrà allora stare attento a non somigliare troppo ad un semplice paio di piedi.

21/10/10, 19:27
charlie ha detto...

a me pare che più che altro il rammarico è quello di aver abbandonato i suoi studi sull'eternidad del mundo...ma un vero Caput Mundi potrebbe sempre stupirci.

21/10/10, 19:56
neomi ha detto...

lumachina-cofino: bravo, marcellino! dinnene a vello lì! [là?qui?qua?quo?boh!]

lumachina-sisì: pesante

21/10/10, 20:43
incoerenza ha detto...

Morire la domenica...
http://www.youtube.com/watch?v=YjHmojAo3fc

22/10/10, 16:05
Anonimo ha detto...

Qui nessuno ricorda la vera e unica soluzione delle questione...la diede un certo carlo c, parlando di un certo paese baloccante con una settimana fatta di sei giovedì e una domenica...

No! C'era una volta un pezzo di legno...

25/10/10, 22:18
neomi ha detto...

....quanto alla vexata quaestio, questo può servire??
http://www.explosm.net/comics/2092/

09/11/10, 22:54
capo ha detto...

ci hanno evidentemente plagiato, pretendiamo i diritti!

10/11/10, 15:32