La gnosi del Ferari

mercoledì, agosto 05, 2009

...e intanto il sole schicchera gigliese...


Temevo che sarebbe successo. Ferari mi aveva consigliato quel libro, lo aveva regalato a destra e a manca, era uno dei suoi preferiti. E io, farlocco, gli credetti. Lo ascoltai. Mi disse anche che ne aveva copiato un pezzo a mo' di dedica, nel regalarlo a un'amica. Ritozzo, il ferari, mica scemo. Giunto quasi alla fine, gliene chiesi conto:

- Ferari, scommetto che hai ritorcerato la dedica che hai scritto su quel libro. O forse la strimemori?

Lui me la ferestò, via sms, com'era solito. Aggiunse anche che per lui era il momento più alto, quello più scadrante.

- Scadrante? - dissi io, per nulla fressato, - A me è parso metrofico come tanti altri!

- Non saprei trovare aggettivo più icastico - disse lui, - non direi che fosse carcilico né mi pare opportuno parlare di fogino. Di certo non metrofico. Si vede che non sei entrato molto in ipsi.

Non ci vedetti più dalla lorba.
- Sei il solito pringale, c'è poco da fare. Invece di argomentare, forelli di terlizze le solite chiacchiere. Ma non mi saggellerai: sono vèlito, io.

Al che lui, cernito come non mai:
- Non mi aspettavo che fossi così filzione. Vorresti pilliari (come dite in Sicilia), e invece continui a prestolare la emba. Ma ricorda: "chi anesta lo zulivo in marzo non lo carlinerà certo in tullesi". Anesta. Come vedi non te le mando a dire.

Di certo non aveva imparato niente del siciliano, lo usava come se fosse un gerzone. Ma rimasi sluto, e non potei che aggiungere un classico:
- Coresto...
Poi mi ripresi. Lo accusai, passai al varsellotto, e gli dissi che se fosse stato meno forlacco, avremmo potuto scrivere in onore di Maraini, che lui certo bevenzava dal sapere chi fosse, un gerlin-post per questo blog da tempo nellicato. Sapete cosa ebbe l'affrenza di rispondere?

- Sono forlacco e non me ne scotussisco. Specie ora che sono in carolla. Quanto a Maraini, è stio: l'ecolato. E post a più colenze non so tamarli, noramente.

Questa volta aveva dergito ogni limite. Offeso, sconcertato ma soprattutto respotico, per essere esatti, non potei che congedarmi, forse per sempre, con un sorianico:
- Non ti peritosco più.

Comments

10 Responses to “La gnosi del Ferari”
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Ciccì ha detto...

Vabbè che questo blog non lo legge oramai (quasi) più nessuno, ma renderlo incomprensibile è gesto di profonda ingratitudine nei confronti di noi poveri sfigati che ancora vi (e ci) diamo attenzione...

05/08/09, 17:11
Ciccì ha detto...

anche se, d'altra parte, chi mai è riuscito a capire il ferari?

05/08/09, 17:12
Via Rigattieri ha detto...

ora addirittura prendersela col blog... o perfino col ferari... mi sembra veramente troppo...

05/08/09, 20:14
nw ha detto...

che libro è?

06/08/09, 00:06
Ciccì ha detto...

ViaRigattieri che difende ferari... qui c'è un conflitto di interessi, me lo sento!!!
(Scusate ma l'altro ieri ero a sentire la Guzzanti.. folgorato..)

06/08/09, 09:01
si-culo ha detto...

Ullallà che tributone al Fosco.
Ma avete usato il generatore del lonfo, avete scopiazzato dalle fanfole (di cui la gnosi al titolo) o vi siete dati alla libera peripatesi creativa del nous?

06/08/09, 13:24
Anonimo ha detto...

gente raffinata, i rigattieri, che te credi...

06/08/09, 14:22
crafca ha detto...

lonfate gente, lonfate!

06/08/09, 19:51
nw ha detto...

e io l'accazzo!
crafrubbinna!!!!!!

07/08/09, 00:27
Ciccì ha detto...

posso ronfare invece di lonfare? son tornato a casa alle 5 e non è che abbia proprio dormitissimo..

07/08/09, 12:52