(Dis)integrazione
venerdì, maggio 22, 2009
Essere bambini, e per di più stranieri, è una provocazione crimonosa della sinistra.
Figurarsi avere l'ardire di frequentare una scuola italiana...
Roma. "Nonostante sia stata cancellata dal ddl sicurezza la
norma Presidi-spia gravissimi episodi stanno accadendo all'interno
delle scuole, per quanto riguarda la 'caccia agli immigrati'". Lo
afferma Federconsumatori che prosegue: "Si tratta di segnali
allarmanti che, non solo emarginano sempre di piu' gli immigrati,
trasformandoli in cittadini invisibili, ma che violano i principi
fondamentali della nostra Costituzione, a partire dal diritto allo
studio". "Quello che ci preoccupa, inoltre -sostiene Rita Battaglia,
vice presidente Federconsumatori- e' l'influenza negativa che questa
atmosfera inquisitoria ha sull'educazione all'interno delle scuole
che, invece di favorire l'integrazione, da luogo a comportamenti
discriminatori, che avranno effetti sulla formazione della societa'
futura". Federconsumatori, in quanto associazione per la tutela dei
diritti dei cittadini, "si associa alla protesta della societa'
civile, al fine di respingere provvedimenti di questo genere, che
provocano nel nostro Paese sempre piu' divisioni e intolleranze, non
degne di un paese democratico e solidaristico". (segue)
(Pab/Ct/Adnkronos)
22-MAG-09 12:46
Comments
2 Responses to “(Dis)integrazione”
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Concordo.
22/05/09, 15:55"da", però, si scrive con l'accento.
Così...tanto per restare in tema di educazione e diritto all'istruzione.
...per amor di precisione [leggasi altresì sindrome da maestrinomania]: "da" si scrive con l'accento (i.e.: dà) quando è terza persona singolare del presente indicativo del verbo dare.
22/05/09, 15:58E questo un giornalista dovrebbe saperlo.
Almeno, secondo me dovrebbe proprio saperlo...
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