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Coppino è un vocabolo che evidentemente non ha traduzione in lingua alcuna. Eppure non esiste parola più precisa, il che la dice lunga sulla superiorità del siciliano. Mestolo in tedesco si dice invece Kochlöffel, cucchiaio da cuoco, ma è un’altra cosa. In Toscana il coppino si chiama ramaiolo, ma è un dialettismo che non mi è utile né può aiutarmi a descrivere l’oggetto che ho in mente. Allora siccome ho già fatto un grande sforzo per capire che mattarello si dice Teigroll (“Haben sie das Gegenstand das du um Pizza zu machen benutzt?” “ah, die Teigroll!”), ora dovrò andare in giro per spiegare cos’è un coppino. Quello che potrei dire è più o meno:
Hallo, ich suche einen besonderes Löffel, das man benutzt wann Minestrone man hat gemacht, um die Minestrone im Fußboden nicht einzugießen. Können Sie bitte mir helfen?
Ma sono sicuro che – oltre agli errori per i quali prego i germanofoni frequentanti il blog di correggermi – non mi capirebbero, perché questi tedeschi NON HANNO IL COPPINO! Sembra proprio che non lo usino! Eppure hanno un aggeggio particolare per prendere le patate dalla pentola dove bollono, oltre alla classica schiumarola. Bah…
Ma siccome quando avrò messo tutto questo sul blog il minestrone sarà già stato gegessen da circa due giorni, immagino che dovremo arrangiarci con delle tazze da tè, sbrodolando tutto il parquet finto. Accidenti. Vi terrò informati comunque sull’esistenza del coppino in Germania, chiedendo informazioni a Takeshi (il nome è di fantasia), cuoco giapponese/tedesco/spagnolo/italiano amico di Blume (altro nome di fantasia) che ci apprestiamo a conoscere nei prossimi giorni.
Tschuess….
p.s.: da quando ho scoperto il verbo benutzen, non riesco a farne a meno. Qualcuno riesce a capirmi?