Il Lido veneziano giace ormai abbandonato, dismesso, rinchiuso di nuovo nella sua bolla di silenziosa solitudine che presidia costantemente gli ordinati viali e le ville nobili.
Quella sofisticata, pacifica invasione che viene messa in atto dal pubblico festivaliero – cineasti, industry, attori, gente comune – appare come per incanto una volta l’anno, resta quindici giorni scarsi e poi si smaterializza di nuovo, lasciando le strade del Lido nell’identico stato di prima: un isolato rifugio per anziani riccastri veneti.
Non c’è comunicazione tra le due realtà, Mostra e Lido; convivono ignorandosi a vicenda, estranei l’uno all’altro per finalità e consistenza.
Non c’è comunicazione tra le due realtà, Mostra e Lido; convivono ignorandosi a vicenda, estranei l’uno all’altro per finalità e consistenza.
Passando lungo i viali malinconici del ritorno alla terraferma, dunque, viene da chiedersi cosa sia accaduto veramente in quei giorni: che cos’è la Mostra? E noi, ghezzianamente parlando, ci siamo stati per davvero?
Inizierà qui, nei prossimi giorni, un po’ per divertimento e un po’ per rianimare questo luogo virtuale, una serie di post dedicati a Venezia. Scritti e interpretati da chi ci è passato per davvero – noi cineamatori saltuari o vocativi.
Venezia, che è “stata”, letteralmente, già archiviata nella nostra memoria. E dunque, è già “post”.
Comments
2 Responses to “Post-Venezia 1”
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Be rimane sempre bella Venezia, forse meglio senza tutto il casino!
14/09/11, 17:53sì, fa tanto film di Antonioni!
14/09/11, 18:44Posta un commento