Italia, anno 1999: La casa produttrice di gelati Algida viene acquistata da Unilever, una delle più grandi aziende di distribuzione del mondo. Nello stesso anno, Algida decide di fermare la produzione del più buon gelato confezionato mai prodotto: il Winner Taco. Un caso? Noi crediamo di no. Tutti volevano il Winner Taco. Il Winner Taco era il gelato più popolare al mondo. Il Winner Taco era il gelato del popolo.
Anno 2001: Unilever inizia a riempire i bar e i supermercati con un altro gelato: il Magnum. Il Magnum non è un gelato come gli altri. Il Magnum è mutevole. Il Magnum cambia forma. Il Magnum trasforma continuamente i gusti della borghesia. Molte forme di Magnum vengono commercializzate in edizione limitata. Con il Magnum, il gelato modifica la sua essenza: da fonte di bontà e gioia, esso diventa un surrogato di vuota bellezza, da possedere e non più da godere. Il gelato diventa status symbol. Il Magnum non è il gelato del popolo, anzi odia il popolo, e il popolo è sull’orlo di un precipizio… ma ancora non lo sa.
Pisa, 2005: in un post che solo apparentemente parla d’altro, ViaRigattieri butta lì un commento, che sembra non c’entrare proprio un bel niente. Il commento dice: “io non lascerei sotto silenzio neanche la scandalosa questione dei winner taco...”. ViaRigattieri sapeva. ViaRigattieri si era accorta di tutto. Perché ViaRigattieri non è solo longeva: ViaRigattieri è anche lungimirante. La tattica ci era ormai chiara: erodere dall’esperienza del gelato tutta la felicità possibile, per scatenare una crisi economica senza precedenti. ViaRigattieri non poteva fare di più per avvisarvi: eravamo (allora come ora) troppo controllati. Dovemmo rintanarci nel nostro umido attico seminterrato, e attendere lì l’inevitabile.
Mondo, 2008-2013: Questi sono stati anni oscuri, cari miei. Anni oscuri come il Magnum Double Chocolate. Il popolo, privato di ogni croccante felicità biscottosa, si è piegato al ricatto del naming e del packaging. Magnum Temptation, Magnum Essence, Magnum Infinity… Si sono inventati di tutto per metterci in mano quello stupido bastoncino di legno, metafora di tutto quello che siamo stati costretti a ingoiare in questi anni – da una parte e dall’altra del nostro apparato digerente. Abbiamo toccato il fondo. Ma poi qualcosa si è mosso. Al popolo si può togliere la felicità, non certo il desiderio di essere felici. Il nostro messaggio, lanciato così in un commento, come fosse per caso, si è finalmente diffuso fra i molti che ancora ricordavano l’antica felicità. Esso è diventato il baluardo di un mondo nuovo e nuovamente possibile. Alla fine il dissenso si è trasformato in rivalsa. “Ridateci il Winner Taco!” si sentiva dire da sempre più parti. La voce del popolo tornava a farsi sentire. Una voce che non poteva più rimanere inascoltata.
Italia, 2014: Dopo tanti rumors, finalmente è ufficiale: stiamo uscendo dalla crisi! Negli ultimi mesi si erano già manifestati i primi segnali di ripresa: lo spread in discesa, il Mago Otelma che si laurea in filosofia, io che trovo un nuovo lavoro… Poi, finalmente, l’annuncio ufficiale: il Winner Taco tornerà presto nei bar, nei supermercati, sulle spiagge. Dovunque vogliate cogliere un briciolo di felicità, lì ci sarà un Winner Taco ad aspettarvi! Il ciclo del Magnum, il ciclo della finzione e della crisi, si è chiuso. Finalmente il popolo riavrà la sua felicità. Finalmente il popolo riavrà il suo Winner Taco!