c'è contentezza per questo ritorno di massa sulle piazze. sa di gioia, di vita, di voglia di partecipazione. è sempre bello quando accade e accade troppo poco spesso. anche noi, nel nostro piccolo, partecipiamo come possiamo a questo grande movimento.
"crani"
"croin"
"crani, c'è il corteo"
"croin, andiamo!"
"ma crani dobbiamo studiare"
"ma croin, ne va del nostro futuro! stanno smantellando l'università pubblica! tagliano i fondi all'università! tolgono borse di dottorato! aumentano le tasse! cacciano i cervelli! picchiano gli stomaci! massacrano le palle! dobbiamo manifestare!"
"ma crani, dobbiamo studiare"
"ma croin, ma non capisci, a pisa occupano gli aeroporti, i ponti, le torri, io ti odio, dobbiamo fare qualcosa, croin, facciamo il corteo, almeno facciamoci questo corteo!"
"ma crani, ma piove"
"ma croin, ma insomma, non possiamo stare a guardare, c'è la crisi, il governo sta per cadere, dobbiamo farci forza tutti assieme e buttare giù tutto, è ora!"
"ma crani... piove e dobbiamo studiare"
"..."
"e vabbene crani, hai ragione. facciamoci 'sto corteo. in fondo la ricerca va portata avanti, d'accordo, ma non dobbiamo mica chiuderci in questa biblioteca d'avorio, perché la ricerca deve avere un contatto con la realtà, ne va del nostro futuro o di quello dei nostri simili, insomma, fra quattro giorni devo consegnare la tesi di dottorato ma non importa, manifestiamo, sotto la pioggia, uniamoci al corteo!"
"bravo croin! così mi piaci! coscienza di classe, senso della situazione!"
"hai ragione crani, bisogna fare qualcosa! non possiamo stare qui a guardare! andiamo, uniamoci alla lotta!"
"grande croin, così mi piaci!!!"
"arriviamo fino a Massaro, cornetto alla ricotta, e torniamo?"
"in realtà pensavo ci fermassimo al bar precedente. ma vabbene, Massaro è anche meglio di quell'altro, ci sto, rivoluzione, rivoluzione!"
il giorno successivo, a casa. solite facce sveglie davanti al computer. voci dalla strada ("noi la crisi non la paghiamo!", "giù/lemàni/dall'ùnivèrsità!", e quant'altro).
"crani"
"croin"
"c'è la manifestazione!"
"scendiamo?"
"ma dobbiamo scrivere crani"
"e dai croin, sempre a rompere..."
"ma devo consegnare la tesi, crani"
"e io devo inventarmela, croin! ma se non c'è futuro, cui prodest?"
le voci aumentano. il latinorum di crani invoglia sempre più.
"crani"
"croin"
"ho un'idea"
"dimmela croin, non sto nella pelle"
"crani"
"croin"
"affacciamoci al balcone!"
"sei un genio croin"
"lo so"
"andiamo"
spinta lombare sullo schienale, ricerca simultanea dei piedi verso le tappine, spinta sulle braccia per farsi forza. tre passi, balcone.
"guarda, crani!"
corteo degli studenti medi, festanti e urlanti. dall'alto sembrano formichine che fanno di noi una piccola vedetta al safari. Sorridiamo, rientriamo felici e pieni di orgoglio.
"crani"
"croin"
"non sei contenta?"
"sono molto contenta, croin"
"e anche oggi la nostra manifestazione ce la siamo fatta"
"come starei male a non dare il mio apporto, croin. come mi sentirei inutile"
"anch'io crani. ma per fortuna non siamo come gli altri, meno male che abbiamo questa coscienza, noi non siamo come quelli che fanno finta di niente"
"quanta ragione nelle tue parole, croin. ragione e saggezza"
"crani"
"croin"
"lo buttiamo giù questo governo, vero?"
"se continuiamo così lo buttiamo giù, croin. ce la faremo"
"facciamocela, crani, sennò tutti i nostri sforzi saranno stati inutili"
"facciamocela, croin. che si mangia per pranzo?"