(r)i gatti ruzzi IX - psicopost

sabato, giugno 26, 2010

1) Quando ho troppe cose da dire, o mi sembra che quelle poche cose che ho da dire mi si accavallano nel cervello, e il filo rosso che forse le accomuna si assottiglia, o diventa bianco, o diventa trasparente come il filo interdentale, io, che non ho mai scritto una scaletta in vita mia per nessun tema, tesi, o componimento, sento il bisogno di scrivere per punti. E una volta che li ho scritti non mi va di togliere i numeretti.
2) Dunque questa non è una scaletta, perché non rimanda a nessun altro testo che sarà scritto in seguito, né lo prepara.
3) I numeretti servono solo a redimere la libertà e, paradossalmente, ad amplificarla con la loro potenziale infinità.
4) Infatti penso che l’idea di numero sia limitante solo quando utilizzata per la misurazione.
5) Un autore a me molto caro definisce la misurazione così: “L’essenza della misurazione consiste nello stabilire una relazione o corrispondenza biunivoca uno-uno tra la cosa che dev’essere misurata e i numeri.Ogni cosa che può essere posta in corrispondenza biunivoca con l’insieme dei numeri o con un suo sottoinsieme è misurabile”.
6) Questo signore però, per sua stessa dichiarazione, si propone un compito piuttosto arduo e strano che, detto così come lo sto per dire, a chi ha fatto studi umanistici potrebbe sembrare anche un po’ deprimente.
7) Il compito è: misurare le emozioni.
8) L'autore è: Ignacio Matte Blanco.
9) Comunque, lui non è che sia così accecato dalla hybris da non accorgersi che è un’impresa quasi impossibile. Lo sa, lo sa eccome. Lo sa per definizione che solo le manifestazioni fisiche possono essere messe in corrispondenza con la serie dei numeri.
10) Ma, a un certo punto, si accorge che tutto ciò che è mentale nell’uomo è legato indissolubilmente al fisico, come le immagini visive.
11) Così, chiede a un suo paziente un po' aggressivo di descrivergli la fantasia di "fare a pezzi qualcosa". Questo evidentemente gli racconta cose terribili, tipo che sogna di vivisezionare una cavalletta, o di smontare la macchina del vicino che gli ruba il parcheggio e di rivendere i pezzi allo scasso, o di tagliare la testa in quattro a quello che gli ha fregato la fidanzata, o di castrare il padre padrone ecc...
12)Il caro psicanalista ottiene un’immagine materiale molto simile a un evento, anzi ottiene più immagini materiali. E vorrebbe misurarle. E si potrebbe anche fare, ma quelle sono solo quattro e restano ancora tutte le altre infinite possibili, e insomma il tempo è quello che è
13) E siamo punto e a capo.
14) Guardando la partita della Spagna ieri sera, che ho onorato più mangiando un boccone di jamon serrano che con l'attenzione prestata al gioco, devo dire che ho fatto molta fatica ad appassionarmi. Il problema è stato che avevo promesso al fornitore del suddetto prosciutto che sarei stata solidale con lui come lui era stato con me l'altro ieri, a piazza di Siena, mentre la Capitale assisteva attonita alla tremenda disfatta. Siamo fratelli, sosteniamoci a vicenda boicottando le squadre del Nord Europa, tu hai tifato per me ieri, oggi io tifo per te. Diciamo che questa storia della solidarietà tra nazioni con gli spagnoli non ha retto più di tanto. Per quanto a me sia parso di avercela messa tutta,
15) a cuor non si comanda.
16)E dove andava il cuore? In Cile. E perché mai? Perché a occhio e croce era la squadra meno favorita, che infatti ha perso. (Anche se con onore, anche se ha passato il girone lo stesso e alla fine, siglato l’armistizio, hanno lasciato che gli spagnoli giocassero a passarsi la palla )
17) Non credo che in questo istinto di tifare i cosiddetti perdenti, non importa che maglia abbiano, si celino reali buoni sentimenti. Si cela piuttosto la paura di fallire e il desiderio di vederla esorcizzata, anzitempo, o in seconda battuta, o a ripetizione, da altri. Si tratta di vedere gente che ce la fa nonostante i numeri e il destino, di celebrare la vittoria di (presunti) buoni piccoli piccoli contro l'esercito sempre nutrito delle forze avverse, si tratta di credere in un trasferimento della loro fortuna (o della loro virtù infine premiata) direttamente alla tua persona. Per fare che non si sa, e neanche perché.
18) Una specie di catarsi, insomma. Già, la solita teoria della catarsi. Io però, che ho cambiato facoltà, direi che si tratta piuttosto di una sintesi tra i principali meccanismi difensivi della psiche: scissione, identificazione, proiezione e identificazione proiettiva.
19) Diciamo anche solo l'identificazione proiettiva, seppure io una diagnosi non so ancora farla. Identificazione proiettiva che ti porta, un giorno insospettabile di calma piatta, ad identificare non la tua persona intera (per fortuna), ma un segmento debole del tuo Sé, con undici o ventitré individui coi quali hai in comune solo la terra natìa, proiettando su di essi tutto il tuo desiderio onnipotente di miracoli e di rivalse.
20) Tra le infinite possibili fantasie di riscatto, tu hai scelto proprio quella, e la tua fantasia e il tuo riscatto adesso hanno un nome, una bandiera, dunque un'immagine fisica finita e una situazione spazio-temporale definita entro cui avere luogo. Inoltre, l'oggetto del tuo nuovo investimento emotivo, possiede un dispositivo naturale di misurazione del successo dell'investimento stesso: goal e punti. Entra persino in gioco qualcuno che ti suggerisce un metodo per misurare tutto costantemente, in tempo reale. Quel qualcuno, nella fattispecie, ti ha suggerito di iscriverti al ruzzino, e il ruzzino oltre all'aggiornamento in tempo reale ti promette qualcosa di più.
21) La visione d'insieme. La possibilità di confrontare i valori che hai assegnato alle tue emozioni con la realtà. La possibilità di fare lo stesso con le proiezioni degli altri.
22) Insiemi infiniti contenuti in una sola classifica.
23) L'hai quasi fregato, a Matte Blanco.
24) Ma questo ruzzino ti spara in alto, poi capricciosamente ti fa ridiscendere, poi ti fa riguadagnare qualche posizione e ti fa abituare all'alta quota, finché non ti rispara quasi in vetta e da lì riesci a guardare nitidamente giù, e a vedere quel precipizio che ora si allarga ma che ti aspettava dall'inizio, e lo sapevi. Perché avevi già chiamato le cose col loro nome.
25) Sapevi che era una missione impossibile che l'Italia vincesse i mondiali. Che, né tu né l'Italia, potete campare facendo affidamento sul culo. Sapevi che era impossibile misurare l'emozione. Sapevi pure che lo psicanalista cileno non intendeva misurarla in quel modo.
26) Boia. Ho capito solo ora perché ieri sera tifavo Cile.
27) Potenza dell'inconscio.
28) Beh, mi dispiace non aver parlato di calcio. Ne avevo tutta l'intenzione.
29) Però dico, ti aspettavi veramente che una donna potesse farlo?
30) Davvero non sapevi che tutto si ripete come in un film di serie B?


Comments

13 Responses to “(r)i gatti ruzzi IX - psicopost”
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archeologo ha detto...

avrai anche cambiato facoltà, ma wittgenstein ce l'hai nel sangue - e meno male!

26/06/10, 13:03
Capo ha detto...

cazzarola. è da studiare, 'sto post. NON VORREI ESSERE NEI PANNI DI CHI DEVE SCRIVERE DOMANI

26/06/10, 13:24
Ciccì ha detto...

maledetti. vi odio tutti. BASTA, DISERTO!!!

26/06/10, 14:21
Anonimo ha detto...

Proprio vero, domani una cosa impossibile. Chi completerà l'escalation? ci vuole proprio uno bravissimo, io non sarei capace...

fra

26/06/10, 14:31
incostanza ha detto...

Wittgenstein RULEZ. E non sarà mai sostituito nel mio sangue da nessuno, selbstverstaendlich

26/06/10, 15:16
Anonimo ha detto...

No, vi prego andate su facebook sulla pagina di cannavaro, vi prego,
ecco un esempio dei commenti, tutti lo amano:

Rieko Kannavaro FABIO...non ho potuto ricevere ...questa tristezza....
se io sto vicino a te, piango con te,se io sto vicino a te, rivolgo la parola a FABIO direttamente....
cosi, io posso ricevere questa tristezza poco....
pero, in effetti, io sto lontano da te....non posso ricevere da sola....questa tristezza e' troppo grande...:-(((((
almeno leggi il mio messaggio........


Poi se ci fate caso sono tutti stranieri e tutte donne, quante orientali anche. Le pubblicità gilette servono a qualcosa, chi erano? cannavaro, woods e chi più?

26/06/10, 15:30
neomi ha detto...

stèndin ovescion senza titubanze per l'autrice del post!

26/06/10, 15:51
sciapò82 ha detto...

non solo la bellezza del post, ma anche la dolcezza di quei due rimandi (wittgenstein e matte blanco), che omaggiano due grandi maestri che abbiamo perduto.
sciapò.

26/06/10, 18:50
Anonimo ha detto...

sempre co sti maesti però, basta, e facciamoci un po' maestri di noi stessi!
polemico82

26/06/10, 19:24
madoveavevolatesta82 ha detto...

qui si parla addirittura di maestri di maestri, di maestri al quadrato, penzampoté dove trovano la dolcezza certi sdolcinati che chissà dove hanno perduto la virilità...

26/06/10, 19:39
charlie ha detto...

Sr Naranja vs Blanco?

bene bene. Molto bene e mille chapeaux.

E lasciami un po' di jamòn serrano per dopo i mondiali.

Il Runzino

26/06/10, 22:34
charlie ha detto...

e scusate, ma avrei anche scritto, ma dopo la psicanalisi non resta nulla da dire...

26/06/10, 22:36
Happy ha detto...

sono incantato.
trattasi di un rarissimo, forse unico, esempio di post "cullante"..
me lo rileggo, e il mio cervello gode del massaggio sublime...

grazie mille, augusta autrice..

27/06/10, 22:44