Io penso che...

martedì, gennaio 26, 2010

..., ma è un'opinione del tutto personale e che so non condivisa da altri rigattieri, che più continua il massacro a Paolo Nori sul manifesto, più mi convinco delle sue ragioni, e del coraggio delle sue azioni contro un certo fastidiosissimo conformismo di sinistra.

non perché collaborare a Libero sia la migliore delle idee possibili: ma perché il tono delle repliche, le argomentazioni per nulla convincenti degli oppositori mi convincono sempre di più della forza della decisione di Nori, in barba alle ortodossie e alle presunte appartenenze (di casta più che di classe).

questo qualunque sia la sua decisione d'ora in poi, e comunque vada a finire questo affaire.

l'ho detto.

il capo

BNF

venerdì, gennaio 22, 2010

Mi trovavo nella sala fotocopie della sala P. Da solo. Sperduto, mi guardavo attorno. Ho toccato la fotocopiatrice. Non l'avessi mai fatto.

Entra di corsa un uomo, mezzo pelato, sguardo allampanato.

- Cosa sta facendo?
- Ma io veramente dovrei fare delle fotocopie..
- Lei non può stare qui. Per fare le fotocopie deve venire al bancone, poi veniamo noi a fare le fotocopie.
- Mi scusi, non volev...
- Comunque, mi dica.
- Dunque dovrei fotocopiare qu..
- No.
- ?
- Cioè non No!, le spiego perché no. Quella che lei ha in mano è una rivista che non ha rilegatura, solo due spillette sul bordo. Si rovinerebbe, aprendola.
- Mi scusi, ma proprio perché ha due spillette sul bordo non si rovinerebbe, aprendola.
- Mi dispiace, no.
- Ma...
- No.
- No le volevo dire, che io in realtà non devo fotocopiare questa rivista, ma un inserto che c'è dentro...
- (con curiosità altezzosa, ovvero faccia di minchia da francese) vediamo... ah no no (ridacchiando), ma si figuri! questo non ha manco le spillette! è incollato! ma non esiste proprio.
- Ma...
- Che poi, mi scusi, ma al piano di sopra ci sono le stesse riviste, e le fotocopie costano 10 centesimi meno!
- Ho capito, ma insomma se non me lo fa fotocopiare Lei perchè dovrebbero farlo di sopra... ma poi mi scusi che c'entra?
- Niente. Quante fotocopie deve fare?
- Ma pochissime! 3-4!

(si guarda attorno, sperduto. Tocca la fotocopiatrice. Non l'avesse mai fatto.)

- Comunque sopra costa meno.
- Eh, lo so, ha perfettamente ragione...
- Vabbé su. Mi dia la sua carta.
- Grazie.

(mette la carta nella macchina).

- Lei ha solo 3 fotocopie a disposizione. Qui sotto. Sopra sarebbero 5. Che facciamo?
- Guardi, la ringrazio per l'interesse, ma insomma mi faccia queste tre maledettissime fotocopie e le altre le farò dopo. Non importa, veramente.
- Come vuole. Anche se sopra...

fa le tre fotocopie. un pensiero dolce si affaccia nella sua mente di burocrate. mi guarda. guarda la rivista. sento le rotelle del suo cervello, si muovono, griciolano (gracidano o come cacchio si dice. ma griciolano rende l'idea, secondo me).

- Mi aspetti qui.

esce. mi lascia solo nella sala dove non sono autorizzato a stare solo. forse è una trappola, forse uno scioglilingua. mi caco. panico. griciolano anche le mie, di rotelle, ma ci mettono più tempo, nel frattempo lui arriva. con in mano le altre fotocopie, si è nascosto per fotocopiarmi tutto l'articolo. mi rende la rivista, con sguardo piacionico. gli rendo lo sguardo, fiero di avergli permesso questo grave strappo alla disciplina. me ne vado, racconto la storia agli amici.

non mi crede nessuno.

l'ami de mes amis

lunedì, gennaio 11, 2010



in omaggio, in memoria, per chi ha amato la bellezza tanto da saperla regalare
per chi ci ha incantati con la forza delle sue immagini
per chi ha avuto la forza di seguire un percorso al di là delle mode e degli allori

per chi non lo conosce, che da oggi ne approfitti

La sorella zitella e l'invidia.

sabato, gennaio 09, 2010


Lettera trovata cucita sulla copertina di un libro antico [fine XVIII secolo-metà XIX?].



Fratello Dilettis.mo

Ho letto quanto ti compiacesti scrivermi nella lettera che drizzasti al Sig. Papà Grande, e ti ringrazio assai dell'affettuose espressioni. Io non veddo l'ora di riabbracciarti col caro fratello Giorgio, ma spero presti [sic] restar contenta. Le sorelle Monache hanno aspostatato, e non sono più Monache, quando verrai potrai scomunicarle.
La Mamà Grande ti abbraccia con Giorgio e sempre penza [sic] a voi ed ella vi vuol bene più di tutti. Io ti abbraccio colla stessa e Papà Grande e sono

Tua Sorella
Marianna.

e se invece di scomunicare le sorelle ex-monache il fratellino prelato avesse trovato uno stalliere  premuroso per la sorella rimasta in casa?



Ritratto della Contessa Anastasia Spini - 1838/1840