Mi trovavo nella sala fotocopie della sala P. Da solo. Sperduto, mi guardavo attorno. Ho toccato la fotocopiatrice. Non l'avessi mai fatto.
Entra di corsa un uomo, mezzo pelato, sguardo allampanato.
- Cosa sta facendo?
- Ma io veramente dovrei fare delle fotocopie..
- Lei non può stare qui. Per fare le fotocopie deve venire al bancone, poi veniamo noi a fare le fotocopie.
- Mi scusi, non volev...
- Comunque, mi dica.
- Dunque dovrei fotocopiare qu..
- No.
- ?
- Cioè non No!, le spiego perché no. Quella che lei ha in mano è una rivista che non ha rilegatura, solo due spillette sul bordo. Si rovinerebbe, aprendola.
- Mi scusi, ma proprio perché ha due spillette sul bordo non si rovinerebbe, aprendola.
- Mi dispiace, no.
- Ma...
- No.
- No le volevo dire, che io in realtà non devo fotocopiare questa rivista, ma un inserto che c'è dentro...
- (con curiosità altezzosa, ovvero faccia di minchia da francese) vediamo... ah no no (ridacchiando), ma si figuri! questo non ha manco le spillette! è incollato! ma non esiste proprio.
- Ma...
- Che poi, mi scusi, ma al piano di sopra ci sono le stesse riviste, e le fotocopie costano 10 centesimi meno!
- Ho capito, ma insomma se non me lo fa fotocopiare Lei perchè dovrebbero farlo di sopra... ma poi mi scusi che c'entra?
- Niente. Quante fotocopie deve fare?
- Ma pochissime! 3-4!
(si guarda attorno, sperduto. Tocca la fotocopiatrice. Non l'avesse mai fatto.)
- Comunque sopra costa meno.
- Eh, lo so, ha perfettamente ragione...
- Vabbé su. Mi dia la sua carta.
- Grazie.
(mette la carta nella macchina).
- Lei ha solo 3 fotocopie a disposizione. Qui sotto. Sopra sarebbero 5. Che facciamo?
- Guardi, la ringrazio per l'interesse, ma insomma mi faccia queste tre maledettissime fotocopie e le altre le farò dopo. Non importa, veramente.
- Come vuole. Anche se sopra...
fa le tre fotocopie. un pensiero dolce si affaccia nella sua mente di burocrate. mi guarda. guarda la rivista. sento le rotelle del suo cervello, si muovono, griciolano (gracidano o come cacchio si dice. ma griciolano rende l'idea, secondo me).
- Mi aspetti qui.
esce. mi lascia solo nella sala dove non sono autorizzato a stare solo. forse è una trappola, forse uno scioglilingua. mi caco. panico. griciolano anche le mie, di rotelle, ma ci mettono più tempo, nel frattempo lui arriva. con in mano le altre fotocopie, si è nascosto per fotocopiarmi tutto l'articolo. mi rende la rivista, con sguardo piacionico. gli rendo lo sguardo, fiero di avergli permesso questo grave strappo alla disciplina. me ne vado, racconto la storia agli amici.
non mi crede nessuno.
Comments
3 Responses to “BNF”
Post a Comment | Commenti sul post (Atom)
Io ti credo solo perché hai detto disciplina.
22/01/10, 19:24io ti credo perché questa storiella mi ricorda l'altra tua avventura bibliotecosa, e mi fa ridere e anche l'altra mi aveva fatto ridere e ho voglia di ridere e allora rido e ti credo
22/01/10, 20:13sono preoccupato che alla BNF possa esistere un funzionario così lassista, così spudoratamente anarchico rispetto al Regolamento..
25/01/10, 00:27dove mai andrà a finire la Republique, di questo passo?
denuncialo subito al tribunale rivoluzionario
Posta un commento