la sostenibile stupidità dell'essere

giovedì, novembre 25, 2010

La Zeit mi arriva a casa, silenziosa si apposta sugli scalini all’ingresso, poco lontano dal posto della spazzatura. È una delle cose che mi mancherà di più dopo dicembre. Anche se non la leggi tutta, anche se non la capisci tutta, ti rimane sempre qualcosa e, soprattutto, impari sempre qualcosa. Anche il 18 novembre era lì, un po' bagnaticcia, tanto che ho pensato, ma se ne rendono conto quelli che la consegnano della responsabilità che hanno?

La riprendo in mano durante la settimana, fino al giovedì dopo. Di solito la mattina quando bevo il caffè. Nella Zeit del 18 novembre, con mia sorpresa, nel numero dedicato a Tolstoj nell’anniversario della sua morte, trovo un contributo di P. Flores D’Arcais dal titolo “Die Dummheit der Linken” (http://www.zeit.de/2010/47/P-Berlusconi). Ecco, io sono sempre stato un sostenitore della stupidità della sinistra. Immaginate la contentezza nel trovare questo articolo. Allora ho pensato che forse possiamo leggerlo insieme. Poi lui è una persona intelligente, un grande intellettuale. Non solo per quel nome che ha, che sicuramente non è semplice e quindi affascinante, ma anche perché dirige una grande rivista come MicroMega ed è anche giornalista, professore e filosofo, come la didascalia del giornale ci ricorda.

Si parla della questione Silvio e si comincia una una tesi in pieno spirito illuministico: le spiegazioni più semplici sono le meno affascinanti. Per questo ricevono meno attenzione. Vero? Falso? Io penso che sia abbastanza vero. Certo, sono contrario a questi inizi generali. E poi penso anche che una cosa sia prima affascinante e poi semplice o complessa. Ad ogni modo, il Nostro ci parla della stupidità della sinistra, sostiene la mia tesi. Possiamo dunque procedere.

La posizione di P. Flores D’Arcais emerge subito: nessuno pensa alla risposta più semplice, ossia che la forza di Silvio, seine ganze Kraft, si spiega con la debolezza della sinistra e con gli errori dei suoi leader. Ecco il punto, anche io lo penso. Molti lo pensano, non è una scoperta. È inconfutabile che i vari leader della sinistra abbiamo fatto disastri. Ricordo solo le varie bicamerali di D’Alema, le strategie domenicali di Veltroni, l’autodistruzione della sinistra radicale (non vi fa ridere l’espressione sinistra radicale?) etc.

Però mi viene anche da dire che questa tesi è un po’ fortina. ‘Seine ganze Kraf’... ma veramente tutta la sua forza è spiegabile con gli errori dei vari sventurati che in Italia hanno distrutto quella che era una buona tradizione politica? Io fino a questo non mi ero spinto, pensavo invece che oltre all’incapacità dei leader della sinistra, ci dovesse essere qualcosa altro. Però io sono pronto ad accogliere la tesi forte e allora andiamo avanti nella lettura.

Il primo errore, secondo la ricostruzione storica del Nostro, l’ha compiuto, con narcisistico slancio e stupidità, A. Occhetto quando si è candidato rifiutando il candidato della società civile nel 1994. Assolutamente d’accordo, Occhetto è narcisista un po’ stupido. Precisiamo, non è che io a dieci anni le capivo bene queste cose, però un paio di anni fa l’ho visto a Roma, in via del Governo Vecchio. Molto invecchiato rispetto a quando lo vedevo in televisione. Però sembrava abbastanza narcisista, tanto che mi chiesi come mai poi scomparve dalla circolazione? Forse avrà pagato per qualche errore e allora i conti tornano. Si può sbagliare e poi pagare per gli errori, è umano. Poi con Occhetto si chiude un ciclo, si tagliano i ponti con il passato comunista. La cosa coincide però anche con l’innesco di un processo molto berlusconiano, di cui ora viviamo le conseguenze. I titoli di questo processo sono: antipartitismo, commercializzazione di politica e istituzioni, banalizzazione delle realtà di fatto. E il nostro infatti, tra un errore e l’altro, fa riferimento anche a questo.

Però, come ricorda PFd’A, il governo di Silvio dura solo otto mesi. Poi un governo tecnico. Poi nel 96, un cattolico progressista di nome Romano Prodi. A quel punto silvio se la vede brutta, quasi lo fanno fuori, anzi hanno tutti i mezzi per farlo fuori. Succede però che D’Alema, che intanto aveva fatto le scarpe a prodi, invita silvio a riscrivere insieme la costituzione. Allora berlusconi riacquista credibilità e rivince nel 2001 (pensiamo un po, contro rutelli). D’Alema capo dell’opposizione, prodi lo mandano a Brussel e silvio è il capo di due governi disastrosi: berlusconi II (2001- aprile 2005) e berlusconi III (aprile 2005-maggio 2006). Nel 2002, siccome massimo non oppone, ci sono i girotondini. Come scordarli i girotondini. Mi rimane il dubbio se anche loro fanno parte della stupidità generale oppure no. Però riflettendoci no, infatti la stupidità in questione è quella dei leader. Invece questi sono artisti e intellettuali che combattono silvio ma anche l’opposizione che non oppone.

Nel 2006 si ripropone prodi. Silvio è indietro nei sondaggi e bisognerebbe solo aspettare le elezioni per estrometterlo. Invece errori su errori e i leader della sinistra gli offrono un dialogo e si rivolgono contro la protesta della società civile. Il risultato è la vittora di prodi che tutti ricordiamo, tanto instabile che due anni dopo il buon mastella fa cadere il governo. Silvio rivince nel 2008.

Ora questa lettura generale è condivisibile. Anzi integrabile con ulteriori elementi di flagrante stupidità. Infatti non viene menzionato il paladino della stupidità della sinistra con le sue diverse sconfitte: governo, roma, sardegna e pure il suo stesso partito. Non sono stati menzionati altri movimenti popolari come quelli di grillo. Non è stato menzionato di pietro. E così via. Comunque la lettura rimane in larga misura condivisibile. Alla fine dell’articolo la mazzata: oggi siamo allo stesso punto, ossia al punto in cui la possibilità di sconfiggere berlusconi verrà cancellata dalla stupidità dei leader del partito democratico. Ecco ora mi è tutto chiaro, gli stupidi sono quelli del partito democratico e della loro tradizione. Oppure, malignamente, mi viene il sospetto da condividere con l’autore, che anche loro facciano parte della Casta. Caspita, questa si che è un ipotesi interessante, l’ho sempre pensato che D’Alema potesse fare parte della casta!

Però bisogna anche essere onesti e fare delle riflessioni. Per prima cosa mi pare che questa sia una tesi molto meno semplice e molto più complottista di quello che il nostro cerca all’inizio. O meglio, è una tesi semplice sono tutti d’accordo, sono tutti dei parassiti privilegiati... Però è una tesi di una semplicità qualunquista e un po’ inutile, non certo di una semplicità illuministica. Infatti, o la si dimostra seriamente e allora non vale la tesi iniziale del nostro, perché vorrebbe dire che il potere di berlusconi non deriva dalla stupidità dei leader ma da una complessa e articolata, tutt’altro che semplice rete di rapporti. Oppure, se la tesi finale rimane indimostrata nei dettagli è semplice, ma anche essa stupida. In altre parole, il dilemma o sono stupidi o sono d’accordo è stupido anche esso.

In realtà, è anche possibile che tutte e due le cose siano vere. Infatti in politica non ci sono vere contraddizioni. Può essere che a sinistra ci siano degli infiltrati berlusconiani che sfruttano la stupidità di compagni di partito per fare un favore a silvio. Bisogna però riflettere anche su un’altra cosa. Su qualcosa che nell’articolo si pone al margine come bistrattato e incompreso barlume di speranza: I girotondini, i grillini etc... Questi sono gli intellettuali che hanno cercato di contrastare la stupidità della sinistra. Ancora però nessuno mi spiega come sia possibile che la sinistra sia diventata quello che è. Che una scuola politica seria e una tradizione solida si sia schiantata completamente. Certo mica il comunismo cade al livello internazionale senza creare disagio. Però la domanda da fare è: è stato silvio che ha distrutto i partiti e la cultura politica italiana, oppure nella distruzione generale della cultura della sinistra italiana quel genio di silvio ha trovato una via maestra per costruire un impero?

In entrambi i casi non può essere che il suo potere si spiega con la stupidità della sinistra. E se anche questo fosse vero, bisogna chiedersi da dove questa stupidità provenga e bisogna anche caratterizzarla. Non tutte le stupidità sono uguali. Ed è certo che in un partito possano convivere disonesti, stupidi, arrivisti, complottisti, berlusconisti. La forza di un partito sarebbe quella della maggioranza dei componenti 'educati’ da una certa cultura che possa contrastare i disonesti, gli stupidi etc. Se questa parte manca vuol dire che manca una cultura di base, oppure che la cultura di base è essa stessa stupida. Come la mettiamo con questa ulteriore riflessione? Insomma qualcuno mi dice anche perché questi capi sono così stupidi?

Comments

10 Responses to “la sostenibile stupidità dell'essere”
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capo ha detto...

forse sei riuscito a confondermi le idee più di quanto non fossero già confuse; di certo mi sento molto stupido.

25/11/10, 18:00
Anonimo ha detto...

ah, questi pugliesi...che si sentono più a sinistra di tutti e vincono pure le primarie;)
vontrotta provocatrice

25/11/10, 19:07
Via Rigattieri ha detto...

1) io non sono più di sinistra da quando non so più che vuol dire essere di sinistra, di questo mi lamento nel post. 2) trovo ingiusto e infondato che vendola possa presentarsi alle primarie, ossia non ne capisco lo spirito. A meno che non si faccia l'ulivo, si intende. Però in quel caso ognuno dovrebbe fare la sua parte. Insomma non è come arrivare a fine festa e papparsi tutta la torta? 3) per fortuna non sono neanche pugliese.

autore del post

26/11/10, 10:40
Happy ha detto...

Beh, ragazzi, ve lo devo confessare ma credo proprio che attualmente il Pd stia tenendo in vita artificialmente il governo. Spero che, detta da me, questa cosa vi appaia in tutta la sua enormità.
sto raccogliendo elementi fattuali in proposito.
le motivazioni?
essenzialmente due:
- il terrore fottuto delle elezioni;
- l'incapacità quasi commovente di una classe politica ormai morta, afasica, cerebrolesa.

riguardo al primo punto, vorrei farvi riflettere: oggi in Parlamento c'è solo il Pd.
se si andasse alle elezioni oggi, Vendola potrebbe arrivare tranquillamente al 7%. Quindi molti parlamentari del Pd non verrebbero più eletti, in favore dei nuovi entrati vendoliani.
questa è una ragione sufficiente per mantenere in vita Berlusconi?
Sì.

26/11/10, 17:27
Via Rigattieri ha detto...

intanto il comunicato del consiglio dei ministri è una prova concreta di fascimo: sono tutte cose contro di noi: pompei, la monnezza, finmeccanica, Wikileaks... Tutte mistificazioni!

26/11/10, 17:28
Anonimo ha detto...

e questa classe politica è ormai morta, afasica e cerebrolesa perché gli mancano le idee, una coscienza e un fine. Ditelo a Flores che si metta a studiare una strategia, un fine. Dite che tirino fuori delle idee originali.

In questo, bisogna essere onesti, vendola si sforza. Forse per questo ha successo, perché la gente capisce che comunque si sforza di trovare delle idee. Poi uno le può condividere o meno. Il problema però è che vendola non ha da solo i mezzi per realizzare i suoi programmi, ammesso che le sue idee siano veri programmi. E questo lo si dimostra il fatto che ha bisogno di fare le primarie di un partito che non è il suo. Cosa che io trovo un po' strana. Perché allora non le facciamo fare anche a casini le primarie? oppure a di pietro.

Comunque sono d'accordo che il pd abbia paura del voto. Ma non penso sia questo che mantiene il governo in piedi. Nessuno di questi vuole le elezioni. In problema è che sono confusi anche loro questa volta. Vedi casini proposte e controproposte.... Intanto il comunicato di oggi suona davvero fascista. Ho sempre pensato che berlusconi fosse troppo vecchio per una svolta autoritaria. però uno poi si fa due calcoli. Questo ce lo puppiamo ormai da 16 anni: non si guardi alle svolte ma ai cambiamenti lenti e silenzioni!

greg

26/11/10, 17:43
charlie ha detto...

mah!
essere stupidi è sempre stato molto democratico....be stupid!

Te lo immagini un Parlamento di premi Nobel? Chi rappresenterebbe? Sarebbe più che altro un'oligarchia 'eletta'.

Essere stupidi, invece, è sempre stato molto democratico.

Smart says no,
Stupid says yes.
Be stupid!

26/11/10, 22:01
SìSì ha detto...

Ti hanno assunto alla diesel?

27/11/10, 01:32
Anonimo ha detto...

linciatemi, ma sulla riforma dell'università sono d'accordo con Fini!
greg

28/11/10, 15:59
capo ha detto...

e io a che cosa ne penso della riforma ti rispondo con un nuovo post. tiè.

http://viarigattieri.blogspot.com/2010/11/manifestazione.html

28/11/10, 18:06