vino rosso e pane azzimo

mercoledì, aprile 14, 2010

Da queste parti si usa bere vino rosso e mangiare pane azzimo tre volte al giorno con abiti sfarzosi. Così fa il pastore vestito di scuro che si avvicina al suo gregge. Un po' paonazzo e incerto per il vino del mattino, con lo sguardo vuoto, si dirige verso il più giovane dei suoi agnelli, Come sei bello, piccolo bianco e puro mio agnellino, così tenero e indifeso... Lo sguardo pieno dell'agnello, gli occhi grandi e gonfi di chi non può conoscere e tuttavia sa quello che sta per accadere, si perde nello sguardo adesso avido del buon pastore. Vieni mio giovane amico, tra le mie braccia io posso proteggerti e preservare la tua purezza, disse il pastore passando la mano ruvida sul manto del giovane che adesso tremava, giusto un attimo prima di versare l'unica lacrima, un attimo prima che lo stilo pasquale penetrasse le sue teneri carni.


Comments

6 Responses to “vino rosso e pane azzimo”
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Via Rigattieri ha detto...

è un onore inaugurare la svolta etica del blog, con questo post poetico e rivoluzionario, dallo stile inconfondibile. per recuperare la dimensione critica e sociale che in fondo ha da sempre contraddistinto il disinteresse rigattieresco.

14/04/10, 16:37
Happy ha detto...
Anonimo ha detto...

miserino come commento happy. io direi che noi ci siamo un po' rotti di sto paese dove le cose vanno a cazzo di cane e ci sono sempre due società civili: poveri e ricchi, chi va in sardegna e chi si impicca (o viene ucciso in carcere), chi va in ferrari e non ha neanche i soldi per piangere. E sti partiti di sinistra che a posto di ricucire questo strappo (ossia di cucirlo per la prima volta nella storia) stanno un po' di qua e un po' di la. Uno si fa una canna e viene pestato a morte un altro si fa un bambino ed è una materia su cui ragionare e meditare.

14/04/10, 17:07
Anonimo ha detto...

io sono stato fortunato. Il prete che frequentavo da piccolo, non era dedito ai fanciulli - in molti in effetti non lo sono, bisogna riconoscerlo. Lui era dedito ai cavalli e alle donne. Ed era un grande giocatore, per questo aveva tutto il mio rispetto. Ho sempre pensato che i preti si possono dividere in due categorie. Gli impostori che, avendo compreso tutti i vantaggi dell'essere prete, lo fanno per guadagno e intanto hanno donne, famiglie etc. E quelli che molenstano - non per forza fisicamente - i bambini. Non crediate, c'è anche una parte di quelli che lo fanno veramente per vocazione e fede, ma di solito o sono stroncati dalle gerarchie stesse, o si rinchiudono in qualche convento.

Non so come non si capisca: la natura non mente, se togli e privi da una parte, bisogna prendere da un'altra. Altro che le cazzate sull'omosessualità.

Fralanz

14/04/10, 17:15
Il fu oca ha detto...

Utile guardare questo video.
Qui la prima parte: http://www.youtube.com/watch?v=8FoTCiBPb-Q
qui la seconda: http://www.youtube.com/watch?v=d6c6Rqx3vq8

18/04/10, 18:52
capo ha detto...

è un po' pesante, ma soprattutto (forse quasi solo) perché abusa della sua posizione, e questa è la cosa particolarmente triste. cioè non mi sembra molto diverso se qualcun altro, non prete, fa lo stesso, anche con persone di sesso diverso. è questa la cosa più squallida. come dire: il fatto che faccia parte dell'organizzazione più retrograda e reazionaria e colpevole dell'arretramento culturale più detestabile del mondo contemporaneo alla fine non mi pare che abbia molto a che fare con la sua condotta. quello che un po' mi dà fastidio nel servizio delle iene è prendersela con un singolo (che potrebbe anche alla fine essere un poveraccio, poi magari è un pezzo di merda, non so) invece di attaccare con coraggio l'istituzione Chiesa Cattolica.

19/04/10, 10:55