mi è arrivata via mail, da un francese non meglio identificato, un'immagine del vulcano che tanto sta incidendo in questi giorni sulla vita degli europei - e dunque, direttamente, di svariati rigattieri sparsi. la posto, perché mi pare un segno del destino. è un'immagine in qualche modo segreta, di cui non posso rivelare la fonte per evidenti ragioni di sicurezza. posso solo dirvi che è stata scattata ieri da uno degli aerei dei guardacoste islandesi.
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5 Responses to “le visage du volcan”
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Direi che è uno spettacolo sublime, la vista di questo vulcano che sembra quasi un mostro delle profondità marine, se non fosse che ieri il suo ruttino mi ha costretto a scendere dall'aereo in cui cui ero già seduta da mezz'ora, cinture allacciate e valigie imbarcate, mentre col mio compagno di viaggio incontrato all'aereoporto si discuteva amenamente di Coleridge, di Vico, di Leopardi, di filosofia e di letteratura, ma anche di week-end londinesi o birminghamensi... di partenze, di arrivi, non certo di ritorni... Incamminandoci verso l'uscita, la scritta "ben venuti a Pisa", che ci veniva incontro, era palesemente una pernacchia a cui c'era poco da rispondere...
16/04/10, 22:31Suite à des problèmes de transport liés au nuage volcanique, Marc Ribot ne pourra pas assurer sa prestation ce soir.
19/04/10, 08:43Le concert est néanmoins maintenu avec le plateau suivant:
Première partie:
Anthony Coleman, piano
Henry Grimes, contrebasse
Joey Baron, batterie
Deuxième partie:
Jim Hall Trio
Attention : ligne 1, les quais de la station Charles de Gaulle sont fermés pour travaux
che fregatura capo, ma quindi come è stato? fra
19/04/10, 09:22noto ora l'avviso riguardante la linea 1. che fichi sti francesi... fra
19/04/10, 09:23ma che in islanda ci prendono pure pu'u culu che non sappiamo pornunciare sta schifezza di nome di sto bastardo di vulcano??? eh??? no, dico io!
19/04/10, 16:11bastardi......
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