Guardate
l'infografica di Repubblica.it. C'è tutto.
1) Rcs Libri
è un carrozzone da 200 mln di fatturato, che partorisce un topolino di 2
milioni di utile l'anno. Per la Rcs di oggi, insostenibile. Chi poteva salvare
un simile pachiderma (non solo autori, ma: editor, marketing, addetti alla
distribuzione, catalogo, diritti, i debiti, etc.)? O un acquirente straniero o
un italiano.
2) Chi altro
poteva comprare Rcs Libri? A guardare l'infografica, oggi in Italia solo una
via era concretamente percorribile: Mondadori è l'unica che ha le spalle grosse per assorbirla.
Può contenere i debiti, fare efficienza gestionale, generare guadagni.
3) Poteva
esserci un'altra via italiana? Sì, certo. Se si guardano le quote di mercato,
abbiamo Gems (10%) + Giunti (6%) + Feltrinelli (4%). Messe insieme,
teoricamente, avrebbero fatto un competitor delle dimensioni poco inferiori a
Mondadori (20% circa). Ma perché non si fa questa cosa? Perché le suddette
aziende sono a controllo familiare. Le famiglie sono ancora forti e guidano le
strategie aziendali. Sono allergiche ad aprire la proprietà a editori terzi.
Sì, è un dramma. Ma è trasversale al capitalismo italiano. Piuttosto che
vendere al mio fraterno nemico, chiudo baracca o vendo a uno straniero. La
triste parabola della moda italiana docet (piuttosto che vendere a Miuccia, re
Giorgio va a trovarsi un acquirente kazako che tesse rami di giunco secco).
4) Si viola
l’antitrust? In teoria, con l’uscita dell’Adelphi di Calasso, no. La soglia
dovrebbe essere sotto il livello di guardia (35%). In ogni caso, la nuova
Mondadori avrebbe la possibilità di cedere qualche altra cosa per evitare
casini (Marsilio?).
4/1) Va
bene, tutti noi stiamo guardando alle future quote del colosso. Ma nessuno
guarda al territorio libero? Circa il 40% è di piccoli-micro editori. Noi Rigattieri
lo sappiamo bene! ;-) Il mare magnum sono loro, microscopici, individualisti
fino a la muerte, uno spazio variegato che purtroppo, nel mondo di oggi, resta
senza una forza e una direzione precisa. Ma lì andrebbe trovata la nuova linfa,
o il nuovo “campione nazionale”.
5) Ma
quindi, tutto ‘sto bordello è male o bene? Beh, qui si lascia il terreno solido
dei numeri e si va sull’impressionismo personale… In teoria, quando succede uno
sconvolgimento così grande in un settore ci possono essere due reazioni: far
finta di niente e barcamenarsi finché dura; oppure attrezzarsi e cambiare di
conseguenza. La spinta endogena del sistema dovrebbe portare – a titolo
difensivo, tattico – alla fusione di qualche medio editore. Per farsi le spalle
un po’ più solide. Fantascienza sarebbe se i protagonisti minori (vedi punto 3)
decidessero di fare i ganzi per davvero e dichiarare guerra. Ma qui si ritorna
allo scoglio del controllo familiare. In ogni caso, è bene dire che se hai i
conti a posto, non c’è motivo di agitarsi tanto. In prospettiva più a lungo
termine, però, considerando il tema delicatissimo del retail (più del digitale,
che pare essersi assestato), bisognerà che un giorno i nostri cari editori
decidano che fare: quanto pubblicare? Come distribuirlo? Come remunerare
l’investimento? Cosa fare dei punti vendita? In questo senso, anche la mossa di
Mondadori è da leggere in chiave puramente difensiva. Tutto scorre e io divento
più grosso per resistere. Forse però è arrivato il momento per questo mondo di
crescere un pochino e abbandonare l'incomprensibile, quieta, provinciale baruffa su chi vincerà
il prossimo premio Strega.
NdA: questo post è stato scritto la mattina successiva all'annuncio dell'operazione. Purtroppo ha dovuto subire l'onta di una tirannica censura. Il che significa che, non solo in Mondazzoli, ma anche sotto i cieli fulgidi di Via Rigattieri l'intelletto scomodo deve tracciare la propria strada con il sudore e con il sangue.
Comments
2 Responses to “Breve nota sull'acquisizione Mondadori - Rcs Libri”
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Che io però volevo dire anche una cosa:
13/10/15, 21:16Messaggerie, ovvero vabbè i libri, ma anche come arrivano a scaffale, ecco, conterebbe.
E un'altra: che GeMS, che è di Messaggerie (o viceversa) ha fatto un sacco di shopping familiare, dài.
Giusto. Avevo circoscritto la cosa alla semplice operazione. Ma ci sta, questo e altro.
13/10/15, 23:19Posta un commento