“Ieri in Italia sono finiti gli anni Ottanta”, scrive oggi il grandissimo Gramellini su La Stampa.
È stato un rito di passaggio collettivo, ora possiamo dirlo.
E al di là dei decimali e delle dichiarazioni, sono successe delle cose di cui sentiremo le conseguenze soltanto fra poco tempo.
Non solo a Napoli ha perso il centrodestra, ma è crollato anche un sistema di potere che teneva in piedi, in un circuito tumorale, il centrodestra colluso con ambienti camorristici e una generazione di centrosinistra morente, inutile, dannosa.
Non solo a Milano ha vinto una persona perbene, ma si è sciolto un legame perverso che da vent’anni legava costruttori, ciellini, affaristi e speculatori.
(Non solo la Moratti ha perso con la campagna più ridicola della storia, ma non ci sarà più il vicesindaco De Corato, lo sceriffo che amava mettere in riga i bimbi rom)
Non solo le amministrative hanno dato un segnale al Paese, ma hanno insegnato alla sinistra che la struggente retorica della sconfitta (ricordate, noi non ci saremo) è davvero una povera cosa in confronto a una strategia seria e rigorosa, che ti consente di vincere come e dove vuoi (a Gallarate, per esempio…).
Non solo Milano e Napoli cambiano la geografia politica, ma vedono salire due persone preparate, che dicono innanzi tutto “non faremo sconti a nessuno” (del centrosinistra, ovvio…).
Non solo c’è stato finalmente un ricambio vero di candidati, ma è spuntata una speranza nuova, un sindaco precario di trent’anni, che ha portato via Cagliari e tutte le nostre paure (Massimo Zedda, nella foto: è il nostro candidato; noi siamo anche un po’ lui…).
Comments
2 Responses to “Non solo”
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Io sono contento che abbia vinto Zedda a Cagliari, ma di sicuro lui non è un po' me. Lo dico dopo averlo visto ieri a Ballarò. Imbarazzante. Speriamo si rifaccia in giunta!
02/06/11, 00:23Io non so chi sia Zedda, e un po' temo per De Magistris a Napoli. Non per De Magistris, per Napoli. Speriamo bene, và.
02/06/11, 07:50Posta un commento